Il Mart di Rovereto celebra il suo decimo anniversario con una mostra collettiva di oltre 1200 opere

Di Teresa Cremona
Il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, celebra i suoi primi dieci anni di vita e riflette sul proprio patrimonio ed intraprende un modo inedito di osservarlo, con una mostra che ridisegna la relazione delle sue collezioni con il pubblico.
“La magnifica ossessione”, mostra che rimane dal 26 ottobre 2012 al 6 ottobre 2013, è un progetto senza precedenti per il Mart, 1200 opere sono accostate secondo un criterio che si potrebbe definire “anticipazione del presente” o “archeologia del futuro” in un percorso che è cronologico, ma che procede in realtà per forti slittamenti tematici. Le opere sono disposte senza gerarchie visive, mischiando le collezioni ed esaltando le differenze tra le categorie.
Allo stesso tempo, l’esposizione può essere letta anche come un racconto delle attività che riguardano le collezioni: la conservazione, il restauro, le relazioni istituzionali e lo studio, aspetti fondanti e in perenne evoluzione della vita di un museo, che questa mostra porta in superficie.
Tematica trasversale all’intero percorso, la ricerca dell’identità stessa di un Museo che si è contraddistinto per la propria dinamicità: dalle opere di Andrea Malfatti e lungo il XX secolo, si giunge alla “Trento Ellipse” di Richard Long, realizzata con pietre di porfido trentino.
“La magnifica ossessione” ospita lavori pensati e realizzati da artisti contemporanei che offrono il loro sguardo alla successione storica delle opere: dalla residenza di Paco Cao, agli special guest Emilio Isgrò, Liliana Moro, Christian Fogarolli e Paolo Meoni.