
Tra le famiglie storiche del vino italiano c’è sicuramente la Tommasi che, fin dal 1902, produce etichette d’eccellenza, come l’Amarone, nel cuore della storica Valpolicella classica, ma non solo. L’azienda vitivinicola omonima, non distante da Verona e dal Lago di Garda e oggi diretta dalla quarta generazione dello stesso nucleo familiare d’origine, si è infatti ampliata e sviluppata negli anni privilegiando tradizioni enologiche di eccellenza di tutta Italia (www.tommasi.com). Attualmente, oltre alla Tommasi Viticoltori nel Veneto, possiede un totale di circa 570 ettari vitati in altre quattro Regioni dello Stivale: la Tenuta di Caseo nell’Oltrepò Pavese (Lombardia), il Podere Casisano a Montalcino e Poggio al Tufo in Maremma (entrambi in Toscana), la Masseria Surani a Manduria (Puglia) e la Tenuta Paternoster in Basilicata.

Oltre all’indiscussa vocazione per i vini d’eccellenza, la Tommasi si distingue nel panorama enologico italiano per la grande passione per l’accoglienza. Passione dalla quale è nato il progetto “Hospitality”, concretizzato in un insieme articolato di strutture che permettono agli ospiti di rilassarsi e al tempo stesso conoscere i vini (e i cibi tipici) nella loro realtà di produzione: Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & Spa, in Valpolicella; Albergo Mazzanti e Caffè Dante Bistrot nel centro storico di Verona; l’Agriturismo Poggio al Tufo a Pitigliano, nella Maremma Toscana.

Come sottolinea Michela Tommasi, responsabile ospitalità dell’azienda, «abbiamo finalmente riaperto le porte delle nostre Tenute a turisti e visitatori e non possiamo che esserne felici. I mesi trascorsi sono stati complicati, non solo per gli operatori del settore turistico o enologico, ma per tutte le famiglie italiane costrette a casa dalla pandemia. Si vede, per fortuna, la luce in fondo al tunnel e non vediamo l’ora di mettere a disposizione le nostre offerte enoturistiche a quanti vorranno scoprire le meraviglie di paesaggi e luoghi unici, dalla Valpolicella alla Toscana, fino al Vulture».

Anche Barbara Tommasi, l’altra responsabile dell’ospitalità, sottolinea l’impegno e la passione della famiglia nel promuovere le wine destination: «Il turismo del vino è una risorsa preziosa per tutto il Paese e sono convinta che rappresenterà anche la locomotiva per la ripresa dell’intero comparto. In questi mesi abbiamo migliorato e potenziato la nostra offerta ricettiva, consapevoli che il settore turistico è cambiato rispetto agli anni scorsi: il turismo di prossimità, più lento e destagionalizzato, il rispetto per l’ambiente e la riscoperta delle campagne e del patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico che racchiudono, ci hanno dato lo stimolo per proporre ai wine lover esperienze immersive di un livello sempre più alto, fedeli allo spirito di ospitalità e accoglienza che da sempre guida la nostra famiglia».

Il punto di partenza (e soggiorno) ideale per degustazioni e visite nelle Tenute venete della famiglia Tommasi, raggiungibili anche lungo incantevoli percorsi cicloturistici che si snodano tra vigneti e colline, è sicuramente Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & Spa (www.villaquaranta.com), magnifico resort situato a Ospedaletto di Pescantina, in posizione strategica fra Verona e il Lago di Garda. Il complesso comprende l’albergo, un ristorante, un centro congressi ed eventi, le Terme della Valpolicella Spa e una deliziosa chiesa romanica. Le stanze dell’hotel sono in tutto 79, tra suite, mini suite, family room, triple, doppie deluxe e doppie standard. Tutte arredate in stile classico ed elegante e dotate di ogni comfort.

A pochi passi dall’albergo, c’è Villa Quaranta, deliziosa dimora seicentesca, tra le più belle della Valpolicella classica, che ospita il ristorante Borgo antico: il menu è preparato quasi esclusivamente con prodotti stagionali e del territorio, mentre per quel che riguarda abbinamenti e degustazioni vengono proposte, oltre a quelle firmate Tommasi, circa 1.300 etichette nella carta vini, premiata con 2 bicchieri dal prestigioso magazine americano Wine Spectator per sei anni consecutivi (www.ristoranteborgoantico.com).

Vicino al ristorante, sempre nel nucleo storico del resort, c’è la Bottega del gusto dove, circondati da bottiglie di vino provenienti da tutto il mondo, si possono assaggiare piatti tipici nazionali ed esteri, naturalmente in abbinamento a calici pregiati, o seguire corsi di cucina e show cooking. Anche nella cantina della villa padronale, situata sotto al ristorante Borgo antico, si possono assaporare piatti gustosi e ottimi salumi e formaggi del territorio, esaltati dai migliori vini Tommasi consigliati dall’esperto di cantina.

Da non dimenticare la chiesetta di Santa Maria dell’Ospedale, risalente al 1218, dove, grazie a un professionale servizio di wedding planning, vengono organizzati su richiesta matrimoni in un’atmosfera intima e suggestiva; per quel che riguarda il ricevimento, a seconda della stagione viene allestito nelle sale affrescate del ristorante Borgo Antico o nel verdissimo parco del resort.

Altro fiore all’occhiello di Villa Quaranta è il Centro benessere Terme della Valpolicella: ben 2.500 metri quadrati nei quali trovano posto piscine termali, vasche con acqua sorgiva (ricca di sodio, cloro, calcio, magnesio, solfati e bicarbonati), thermarium con hammam, docce emozionali, sauna, grotta del freddo, percorso Kneipp, palestra fitness con diverse sale (appositamente attrezzate per l’allenamento cardiovascolare, muscolare e a corpo libero), area beauty, dove vengono effettuati numerosi trattamenti viso e corpo a base di acqua termale, olio extravergine d’oliva del Lago di Garda e, ça va sans dire, Valpolicella e Amarone. Non bisogna infatti dimenticare che i vini, in particolari quelli rossi, contengono un’alta concentrazione di polifenoli, molecole dagli effetti biologici molto salutari. A cominciare dal resveratrolo, fitocomplesso contenuto nella buccia dell’uva e nei semi della vite, antiossidante, antinfiammatorio, protettivo per i vasi sanguigni e in grado di stimolare una serie di processi coinvolti nella regolazione del ciclo cellulare e nella riparazione del Dna. Ecco spiegato perché i trattamenti a base di Amarone, ricchissimo appunto di resveratrolo, esercitano sulla pelle un’azione rigenerante antiage, mentre quelli ottenuti a partire dal Valpolicella – fruttato e gustoso, con un alto contenuto di polifenoli antiossidanti – detossinano, idratano e proteggono la pelle dalle agressioni esterne.

Tornando alla scoperta del mondo del vino della Valpolicella Classica, Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & Spa propone diversi itinerari tra le bellezze del territorio, anche pedalando su e-bike a disposizione degli ospiti dell’albergo: i tour tra i numerosi vigneti Tommasi, sullo sfondo di panorami mozzafiato e paesini deliziosi (come Sant’Ambrogio di Valpolicella), sono di grande impatto emotivo. Imperdibile, per concludere in bellezza la biciclettata, l’esperienza di visita e degustazione nella rinnovata Welcome area di Pedemonte, sede storica della Tommasi: sotto la guida di esperti, si può approfondire la storia della Valpolicella attraverso le sue etichette, dal nobile ed elegante Amarone, ormai apprezzatissimo in tutto il mondo, ad altri vini tradizionali del territorio, come il Ripasso, il Valpolicella Classico Superiore e il dolce e indimenticabile Recioto.

Il tour in cantina comprende la spiegazione di tutte le fasi della produzione – con particolare approfondimento della tecnica dell’appassimento delle uve per la vinificazione dell’Amarone – fino ad arrivare di fronte alla bottaia Magnifica, la botte d’affinamento più grande del mondo (333 ettolitri). Senza dimenticare la galleria fiancheggiata da sei grandi botti da 80 ettolitri e 133 barrique per l’invecchiamento di diversi vini e la suggestiva Cantina storica, dove sono esposte le prime tre botti grandi acquisite dal fondatore Giacomo Tommasi nel 1902.

Sempre rimanendo nel Veneto, il percorso enogastronomico proposto dalla famiglia Tommasi continua nella vicina Verona, città dalla ricchissima offerta artistica e culturale, a cominciare dal 98esimo Opera Festival all’Arena (fino al 4 settembre, www.arena.it). Dopo aver ascoltato le arie più belle della lirica e passeggiato alla scoperta delle bellezze della città, vale sicuramente la pena fare una sosta al Caffè Dante Bistrot (www.caffedante.it), nella magica piazza dei Signori, per gustare piatti gourmet, preparati con ingredienti del territorio, in abbinamento alle eccellenze enologiche della famiglia Tommasi.

A proposito di Dante, i 700 anni dalla morte possono essere l’occasione per saperne di più sul suo soggiorno a Verona, prima meta dopo la fuga da Firenze. Luxholiday, per esempio, propone una e-bike experience sulle tracce del Sommo poeta. Tra le numerose tappe, la chiesa di San Fermo dove si trova la cappella di famiglia degli Alighieri, e il famosissimo Cortile di Giulietta per un riferimento alle lotte tra fazioni nemiche, le famiglie Capuleti e Montecchi, delle quali si trova testimonianza nella Divina Commedia. Il tour si sviluppa su una distanza di circa 30 km, dura 4 ore e prevede, tra l’altro, pick-up e drop-off partecipanti a domicilio, nel Comune di Verona, con Van Mercedes di lusso sanificato; una degustazione enogastronomica presso il Caffè Dante Bistrot, una e-bike esclusiva e l’accompagnamento di una guida turistica accreditata (www.luxholiday.it; tel. 045 2424114).
Per saperne di più su tutte le proposte di visita Tommasi, anche in altre regioni, oltre al Veneto: www.tommasiwinetours.com

Amarone, il re della Valpolicella
Tommasi si è specializzata negli anni nella produzione dell’Amarone, protagonista dell’eccellenza enologica italiana. Questo vino viene ottenuto da uve autoctone Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta. La Corvina è il componente principale e conferisce raffinatezza, mentre il Corvinone lo rende più ricco, vellutato e intensamente fruttato. La Rondinella ricorda il gusto della ciliegia e l’Oseleta dona un tannino setoso. Dopo più di 100 giorni di appassimento, il vino riposa per almeno 3 anni, in grandi botti di rovere di Slavonia, predilette da Giancarlo Tommasi, responsabile enologo, perché rispettano il vino, non lo “forzano”, lasciando che il prodotto maturi nel modo più tranquillo. Per quel che riguarda l’appassimento delle uve, si tratta di una tecnica originale della Valpolicella classica e da sempre ne rappresenta il tratto distintivo: le uve autoctone, selezionate e vendemmiate rigorosamente a mano, hanno infatti la buccia molto spessa, caratteristica che consente appunto di sopportare l’appassimento prolungato (110 giorni) sulle arele (tradizionali graticci di canna di palude). Oggi la produzione di Amarone Tommasi si distingue in tre prodotti che rappresentano diverse declinazioni e interpretazioni dell’uvaggio.

Tommasi Amarone della Valpolicella Classico Docg
La prima annata di questo Amarone è stata prodotta ufficialmente nel 1959. Da allora in poi, ogni annata successiva è stata per la famiglia Tommasi una ricerca continua per migliorare e perpetuare la norma del bisnonno e il suo sogno di fare vini conviviali, da amare e condividere in compagnia.
Produzione: 300.000 bottiglie circa.

Tommasi Ca’ Florian Amarone della Valpolicella Classico Docg Riserva
Questo vino incarna l’anima giovane della famiglia, l’attuale quarta generazione, e lo spirito di Giancarlo Tommasi, l’enologo del Gruppo. Il Ca’ Florian nasce nel 1990, da uno dei vigneti storici che la famiglia ha voluto dedicare esclusivamente alla produzione di questo vino. Nel 2007 Giancarlo, con la collaborazione del professor Roberto Ferrarini e il suo staff, decise di prendere in mano il progetto Ca’ Florian ottenendo risultati sorprendenti: un Amarone in perfetto equilibrio fra passato e contemporaneità. Dall’annata 2007, il Ca’ Florian diventa quindi l’Amarone Riserva di famiglia, l’Amarone cru e leader della produzione Tommasi: vino di classe, austero e allo stesso tempo intenso e avvolgente, esprime potenza ed eleganza, sempre in armonia con la sua complessità.
Produzione: 9.000 bottiglie circa.

De Buris Amarone della Valpolicella Classico Docg Riserva
De Buris significa immaginare un grande Amarone in modo differente. Nasce come progetto culturale, con l’obiettivo di esaltare il territorio e svilupparne il valore, aprendo la comunicazione a nuove contaminazioni. Concetto focale è il tempo, vero lusso di oggi: «Con De Buris abbiamo voluto raccontare il passaggio generazionale, ma ancor più vogliamo celebrare il territorio, a cui apparteniamo e che ci ha visti crescere, non solo con un grande Amarone ma anche con un progetto di comunicazione per noi innovativo che si rivolge a un pubblico ampio e che richiede contenuti e valori profondi», spiega Giancarlo Tommasi. Tutto ruota intorno ai 110 giorni di appassimento, un tempo per le uve che tornerà moltiplicato nel bicchiere vestito di ricchezza, complessità e profondità, dopo cinque anni di affinamento e riposo in botti grandi di rovere di Slavonia.
Produzione: 8.000 bottiglie circa.