GOURMET

La cucina transnazionale di Mohamed Lamnaour

Lo chef di origine marocchina, vincitore nel 2017 della versione italiana di Hell’s Kitchen, al ristorante Terrazza Golden di Torino propone una cucina fusion che racconta una storia di integrazione perfettamente riuscita

Lo chef Mohamed Lamnaour sbuccia un uovo sodo di struzzo
Lo chef Mohamed Lamnaour sbuccia un uovo sodo di struzzo

L’integrazione tra culture e popoli diversi passa anche attraverso pentole e fornelli. Emblematica da questo punto di vista la storia di Mohamed Lamnaour, chef del ristorante Terrazza Golden all’interno del luxury hotel Allegroitalia Torino Golden Palace e vincitore nel 2017 della versione italiana di Hell’s Kitchen, il reality show americano portato al successo da Gordon Ramsay, il cuoco-star più conosciuto del pianeta.

Lamnaour, nato in Marocco ma cresciuto in Alto Adige, dove si è diplomato alla Scuola alberghiera di Merano, propone infatti piatti dall’anima duplice, anzi triplice (come spiega lui stesso, è abituato a confrontarsi con tre cucine: africana, italiana e tedesca) nei quali fonde sapientemente sapori, saperi, profumi e ingredienti diversi. Perché, come sottolinea, «in cucina conta molto la creatività, ma per svilupparla è importantissima la varietà delle materie prime delle quali puoi disporre». Da questo punto di vista, sottolinea il giovane chef (33 anni), «Torino è un’ottima piazza: una città multietnica dove è facile reperire ottimi ingredienti freschi locali, ma anche quelli tipici del Nord Africa che si possono acquistare nel mercato di Porta Palazzo, qui vicino».

DSC_1576

Per il suo esordio ufficiale nel ristorante dell’hotel torinese ha scelto un menu tutto a base di uova – dal caviale a quelle di struzzo, dal risotto mantecato con Parmigiano e tuorlo d’oca allo spaghetto idratato con uova di storione, di salmone e di lumache – ma lui sa preparare anche tutti i piatti della tradizione piemontese, come vitello tonnato e agnolotti (questi ultimi, in “versione sottosopra”: il fondo di cottura all’interno e il ripieno usato come condimento della pasta), la pizza – da provare quella alla zafferano, una rivisitazione del tipico risotto alla milanese, fatta con midollo di bue e farina di riso – e le lasagne tricolore, non a caso battezzate Allegroitalia: un omaggio al brand, preparate aggiungendo barbabietole e zafferano a una parte dell’impasto. Il tutto condito con un guazzetto al ragù di pesce e bottarga, mentre la gratinatura si ottiene scaldando il Parmigiano grattugiato con un cannello da cucina.

uova-caviale-golden-palace

Un ingrediente che Mohamed ama moltissimo è il cumino, molto utilizzato sia nella cucina altoatesina (basti pensare allo Schüttelbrot, il pane tipico dell’Alto Adige) che in quella marocchina: un profumo che gli pensare all’infanzia e ai pasti preparati da sua nonna, ricercati o semplici, come il pane cotto nel forno di terracotta di cui ancora oggi Mohamed ricorda «l’aroma inebriante».
Gli abbiamo chiesto quale sia il suo piatto preferito. Oltre a quelli tipici del suo Paese di origine, ci ha risposto che ama molto gli spaghetti conditi con sugo di pomodoro e basilico, una ricetta apparentemente semplice ma che, come ci tiene a sottolineare, non tutti sanno fare bene. Lui naturalmente ha imparato benissimo: italianità allo stato puro, “condita” con un pizzico d’orgoglio marocchino.

La Suite Superga
La Suite Superga

L’hotel Allegroitalia Torino Golden Palace è un cinque stelle lusso, nel pieno centro della città sabauda (via dell’Arcivescovado 18). Dispone di 195 camere, fra le quali 40 suite di varie tipologie: Executive Suite, Diplomatic Suite, Presidential Suite e altre a tema, arredate in pratnership con i più celebri brand italiani: Superga (www.allegroitalia.it/superga), Cioccolato Gobino (www.allegroitalia.it/suite-cioccolato) e Maserati (https://www.allegroitalia.it/maserati).

La Suite Venini
La Suite Venini

L’ultima inaugurata è la Suite Venini, arredata con oggetti della celebre casa produttrice di vasi in vetro di Murano: non una semplice camera, piuttosto una rassegna delle opere dei più importanti mastri vasai a livello internazionale. Opere che, dal salotto ai corridoi, dai bagni alla camera da letto, danno vita a uno spetaccolo di luce e colori. «I vasi di Venini sono un perfetto punto d’incontro tra tradizione, arte e creatività. Valori condivisi da Allegroitalia: perciò abbiamo deciso di allestarire questo nuovo spazio a tema», spiega Piergiorgio Mangialardi, presidente di Allegroitalia Hotel & Condo.
Informazioni: www.goldenpalace.it