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La biga di Spoleto

La storia dello straordinario manufatto etrusco al Castello di Postignano fino al 31 ottobre

La storia dello straordinario manufatto etrusco al Castello di Postignano fino al 31 ottobre

Dal 13 settembre al 31 ottobre al Castello di Postignano, la mostra “La biga di Monteleone di Spoleto: storia e restauro” racconta e illustra le affascinanti vicende del più straordinario e meglio conservato pezzo di artigianato artistico etrusco, rinvenuto nel 1902 nei pressi di Monteleone di Spoleto ed esposto al Metropolitan Museum of Art di New York. In mostra anche l’ologramma della biga e la copia dell’inestimabile reperto, realizzata negli anni ’80 per il Comune di Monteleone di Spoleto dagli allievi della Scuola d’Arte di Giacomo Manzù.

IL CARRO è una biga da parata della prima metà del VI secolo a.C. Il telaio, in legno di noce, è completamente rivestito da lamine di bronzo dorato lavorate a sbalzo e decorate da applicazioni in avorio. Sui pannelli sono finemente raffigurati episodi che narrano le gesta di Achille, popolati da figure di animali selvatici, esotici e mitologici.
Era trainata da una coppia di cavalli e servì per più di una generazione come mezzo di trasporto di esponenti di spicco della società umbro-etrusca in occasioni pubbliche e importanti cerimoniali. Infine fu sepolta, insieme all’ultimo dei suoi proprietari, con la compagna e il loro corredo funebre, su un vasto pianoro a 900 metri di altitudine: Colle del Capitano, che domina la vallata del fiume Corno a circa 3 chilometri dal paese di Monteleone di Spoleto, nel cuore più selvaggio dell’Umbria. La Valnerina.

L’esposizione si articola su due sezioni. La prima, “Dalla scoperta ad oggi”, coordinata dall’archeologa Carla Termini e dedicata alle intricate e ancora poco chiare vicende del ritrovamento e del trasporto della biga, è un viaggio che dai boschi circostanti Monteleone di Spoleto porta a Roma, a Firenze, a Parigi e negli Stati Uniti dell’inizio del XX secolo, fino a New York, dove il carro fu acquistato dal primo direttore del Metropolitan, l’italiano Luigi Palma di Cesnola.

L’altra, “Il rimontaggio al Metropolitan”, espone la storia del riassemblaggio e del restauro, effettuati tra il 2002 e il 2006 grazie alle indicazioni e sotto la direzione di Adriana Emiliozzi, archeologa del Consiglio Nazionale delle Ricerche e coordinatrice di questa sezione della mostra. A rendere l’esposizione un evento unico, contribuiscono l’ologramma del “Golden Chariot”, realizzato da Gary Enea, e la copia della biga, in prestito su cortesia del Comune di Monteleone di Spoleto, dove è esposta in modo permanente all’interno del museo dedicato.

Per chi voglia saperne di più: Il libro di Luigi Carbonetti, “La biga di Monteleone di Spoleto. Il trafugamento nei carteggi segreti tra menzogne e verità”, pubblicato nel 2014, è il testo di riferimento per la storia moderna della biga.
l’autore ricostruisce in dettaglio le vicende moderne della biga, declinate come una spy story e corredate da una quantità di scritti, pubblici e segreti, a testimonianza della corruzione e indifferenza nei confronti delle leggi e delle norme che, già all’alba del secolo scorso, proteggevano il patrimonio storico e archeologico italiano. Il libro, edito da Artemide nel luglio del 2014, raccoglie, collega e completa le fonti e i personaggi che hanno partecipato alla storia recente del carro, fino agli ultimi episodi del contenzioso tra il Comune di Monteleone di Spoleto, la Regione Umbria e il Metropolitan Museum per la sua proprietà.
La biga è il centro di attrazione della Leon Levy and Shelby White Gallery for Etruscan Art del Metropolitan Museum di New York

Per informazioni sulla mostra, gratuita e aperta dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19:

Castello di Postignano
Sellano, Perugia
Tel. 0743 788005
www.castellodipostignano.it.