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Cosa c’è di nuovo a Venezia

Inizia la 71a Mostra del Cinema e continua la Biennale dell’Architettura. Un’occasione per tornare in Laguna e scoprire qualche novità

Inizia la 71a Mostra del Cinema e continua la Biennale dell’Architettura. Un’occasione per tornare in Laguna e scoprire qualche novità

di Sara Magro

Ci siamo: il 27 agosto al Lido di Venezia comincia la 71a Mostra del Cinema (www.labiennale.org), con il suo immancabile parterre internazionale di star. Fino al 6 settembre, party e aperitivi sono uno via l’altro negli alberghi più belli della città, e oltre al programma fitto fitto di anteprime, ci sono le mostre della Biennale dell’Architettura, quest’anno curata da Rem Koolhaas (fino al 23 novembre).

C’è però un pericolo tra le allettanti proposte tentacolari che la Serenissima offre: sono troppe, ed è facilissimo perdersi in una giostra illogica a meno di non adottare piccoli accorgimenti, e qualche strategia, tipo provare qualche novità, scovare qualche vecchio indirizzo e vedere le mostre del momento.

Intanto: il Lido è il quartier generale del festival del cinema. T

Il Lido è il quartier generale del festival del cinema. Tutto si concentra in pochi metri quadrati: gli edifici modernisti dell’ex Casinò e del Palazzo del Cinema, il PalaBiennale, il Lion’s Bar (Lungomare Marconi 31), ritrovo di attori e critici, l’Excelsior (www.hotelexcelsiorvenezia.com), cinque stelle da sempre legato all’appuntamento: qui, nel 1932, si svolse la prima edizione, qui soggiornano ancora attori e registi e si organizzano eventi prestigiosi, come il Premio Kineo Diamanti al cinema italiano, il 31 agosto. Tutti gli hotel più eleganti di Venezia sono teatro di feste e serate a invito, ma basta anche un drink o una cena per respirare l’atmosfera di quei giorni. Nei quattro hotel Starwood si ordinano menu sul tema del flashback cinematografico, che cominciano con antipasti che sembrano dolci e finiscono con dolci che ricordano gli antipasti, un po’ come “Banjamin Button” che nacque vecchio e crebbe bambino. Ma la serata più attesa è al Ristorante Terrazza dell’hotel Danieli (http://www.danielihotelvenice.com/it), dove il 26 agosto inaugura la kermesse mondana “The Grand Venice Hotel”, gala per Alexandre Desplat, presidente della giuria e compositore della colonna sonora di Grand Budapest Hotel, ultimo film di Wes Anderson. Al St.Regis Venice San Clemente Palace, la new entry di Starwood, il 31 agosto si festeggia invece il cinema francese con la serata “Un nuit et un Ile”. La Palazzina G (www.palazzinag.com), boutique hotel progettato da Philippe Starck, diventa lounge per produzioni e cast, e ospita dinner e after dinner di alcuni dei lavori più attesi, da The Humbling con Al Pacino al film social Italy in a day di Gabriele Salvatores.

Al Belmond Cipriani (http://www.belmond.com/hotel-cipriani-venice/), ci sono buone probabilità di incontrare l’affezionatissimo George Clooney con la promessa sposa Amal Alamuddin apparentemente in dolce attesa. Ma la vera attrazione del momento all’hotel storico della Giudecca è lo chef Davide Bisetto, che con la sua brigata e le due stelle Michelin già conquistate in passato fa dell’Oro Restaurant la nuova meta gourmet di Venezia. Chi va a caccia di star, potrebbe incontrare Al Pacino al Centurion Palace (www.centurionpalacevenezia.com), ma se va buca, ci si consola felicemente al ristorante Antinoo’s Lounge, dove lo chef veneziano Massimo Livan prepara con cotture veloci o a bassa temperatura piatti della tradizione decorati con fiori e verdure come quadri bucolici.

La sera a Venezia si va per bacari. Breve ripasso: un bacaro è un’osteria dove ci si ritrova per qualche amuse-bouche (cicchetto, in veneziano), vino a volontà (ombra de vin) e quattro chiacchiere. Il giro dei bacari è un po’ come quello delle tapas, uno non basta. Per esempio si può giocare sul confronto “new entry-vecchie tradizioni”. Si comincia quindi al bacaro contemporaneo Vino Vero (Fondamenta della Misericordia, Cannaregio 2497) che serve al calice vini di piccole produzioni biologiche e crostini salutisti in un locale minuscolo, che ha però grandi tappeti persiani fuori, di fianco al canale, per sedersi o sdraiarsi. Quindi si passa alla Mascareta (www.ostemaurolorenzon.it) dove attendono i divertenti sermoni in vino veritas dell’oste Mauro Lorenzon, e una carta creativa di gin tonic con 80 distillati selezionati e acque toniche ricercate, simpaticamente intitolata “Ginecologia scientifica”

Per una pausa dalla folla, la meta è la Serra dei Giardini (viale Giuseppe Garibaldi 1254, Castello) dove ci si rilassa in giardino, si parla alle piante e si mangia una buona insalata. Sempre in zona, c’è il Covino (covinovenezia.com): di recente apertura, ha pochissimi tavoli, menu fisso a 33 € con presidi slow food e vini regionali e bio.

Biennale e dintorni
Non c’è Venezia senza arte. Quest’anno, inoltre, c’è la Biennale dell’Architettura Fundamentals curata da Rem Koolhas. Le mostre all’Arsenale, ai giardini e in altre sedi sono sempre più del tempo e della resistenza disponibili. Scegliere quindi è indispensabile. Sull’isola di San Giorgio Maggiore, si vedono luccicare (anche da lontano) le nove colonne ricoperte di mosaico dorato e alte 7 metri di The Sky Over Nine Columns, monumentale installazione del tedesco Heinz Mack. Sempre lì, c’è la Glass Tea House Mondrian, il padiglione in vetro ideato da Hiroshi Sugimoto per officiare la cerimonia del tè riformata dal maestro Sen no Rikyû (per date della cerimonia e info: info@lestanzedelvetro.it; tel. 0415229138).
 A Palazzo Cavalli Franchetti (San Marco, 2842), la Lisson Gallery ha invitato 15 tra i maggiori artisti contemporanei (tra i quali Ai Weiwei, Anish Kapoor e Tony Cragg) a creare altrettante sculture per la mostra Genius Loci – Spirit of Place che affronta il rapporto tra paesaggio e arte pubblica. Ca’ Corner della Regina (Calle della Regina, 2215, Santa Croce), sede della Fondazione Prada, inaugura il secondo piano nobile del palazzo del ‘700 con la mostra Art Sound, raccolta curata da Germano Celant di strumenti musicali, sculture da suonare e opere tra cui gli spartiti originali di John Cage e Handphone Table di Laurie Anderson. Da vedere la mostra curata da Andreas Beyer “Solo per i tuoi occhi. Dal Manierismo al Surrealismo”, fino al 31 agosto alla Fondazione Peggy Guggenheim (www.guggenheim-venice.it): per la prima volta sono esposti 110 pezzi da Brueghel a Warhol della Collezione Richard e Ulla Dreyfus-Best di Basilea che tracciano una storia dell’arte dal Medioevo a oggi. Ancora una tappa: di fianco alla basilica di Santa Maria della Salute, uno degli angoli più magici di Venezia è l’abbazia di San Gregorio, capolavoro in sé che ospita la scultura Riflessi d’acqua di Enrico Benetta.

Un po’ di shopping
Le bancarelle di souvenir sono ovunque, con le solite mascherine piumate, le cartoline ricordo, i celebri vetri fatti però chissà dove, probabilmente da qualche parte in Cina. Invece esistono laboratori storici e piccoli negozi dove si scovano autentiche rarità introvabili altrove. Attombri (Sottoportico di Rialto 65, San Polo www.attombri.com) è un piccolo atelier di bijoux fatti a mano con conteria, metallo e vetro di murano. Il risultato sono piccole, preziose sculture da indossare. Se invece volesse il cappello da gondoliere l’indirizzo storico è quello di Giuliana Longo (www.giulianalongo.com): indossato da una donna, è molto sexy! Altro nome storico è quello di Roberta di Camerino: l’atelier Dadhai della stilista veneziana che rivoluzionò la moda negli anni Cinquanta con borse colorate e vestiti trompe-l’oeil è nel meraviglioso palazzo Loredan Grifalconi del XV secolo (Calle della Testa 6359). Acqua Alta (Calle Longa Santa Maria Formosa) è una libreria unica nel suo genere: testi, nuovi e di seconda mano, e cd sono esposti in vasche da bagno o in canoe oppure trasformati in complementi d’arredo. Nel cortile per esempio, le vecchie enciclopedie sono diventate gradini per sedersi a leggere. Si consiglia di fare un salto alla boutique Arco del Paradiso (Calle Paradiso 5751): tra pavimenti in noce, palissandro e rovere, boiserie e una galleria di busti in marmo di Verona si scelgono essenze naturali per la casa e profumi su misura per la persona, bijoux e borse di Francesco Molon. Di fianco è stato appena inaugurato un nuovo spazio solo per profumi Made in Italy.

Dove dormire
NH Collection Palazzo Barocci In un ex teatro, con la reception nella biglietteria, 59 camere contemporanee appena inaugurate in posizione strategica sul Canal Grande (doppia da 270 €; www.nh-hotels.com).
Hotel Londra Palace Un Relais & Chateaux, con camere stile palazzo veneziano affacciate sul Canal Grande: davanti, l’Isola di San Giorgio e il via vai delle gondole (doppia da 285 €; www.londrapalace.com).
Generator Hostel Sull’isola della Giudecca, con l’omonimo canale davanti, un ostello della gioventù dall’atmosfera internazionale (posto letto da 30 €; generatorhostels.com).