Ad Expo, il 12 giugno, un’occasione unica per degustare il Kallmet, un vino rosso albanese sconosciuto in Italia

di Andrea Foschi
“Kallmet: un’uva, un vino, un territorio” 12 giugno dalle ore 12 alle 14 – Expo – Cluster Bio Mediterraneo – spazio eventi
Un evento che unisce il momento della degustazione guidata a quello dell’approfondimento di temi fondamentali quali quello della comunicazione e del patrimonio culturale legato alla viticoltura e al vino in un paese come L’Albania. Non è facile assaporare un vino se non se ne conosci il territorio, la sua storia, le sue caratteristiche. Questa la condizione di molti vini albanesi prodotti con uve autoctone. L’Albania è trattata con brevi cenni nelle più importanti enciclopedie del vino, eppure preserva un patrimonio di variabilità genetica che da più di duemila anni si rinnova ogni anno, quando i viticoltori si preparano alla potatura o quando decidono di piantare un nuovo vigneto.
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Il programma del 12 giugno:
• Formazione e comunicazione nelle nuove frontiere della cultura enologica
Dr. Roberto Rabachino, A.S.A’s national Chairman, I.W.T.O’s Chairman, Development Manager FISAR International.
• La storia della viticoltura nel nord Albania, il Kallmet e il suo territorio
Dr. Andrea Lo Iacono, rappresentante LVIA in Albania.
• Il Kallmet, aspetti enologici, viticoli e terroir
Dr. Alberto Cugnetto, Universita’ di Torino.
• Degustazione guidata di vini Kallmet
Kallmet, Shtoj i Ri, microvinificazione tesi 3M, 2012, Cantina sperimentale Consorzio
Kallmet, Shtoj i Ri, microvinificazione tesi 1M, 2012, Cantina sperimentale Consorzio
Kallmet, Pjetroshan, microvinificazione tesi 1T, 2011, Cantina sperimentale Consorzio
Kallmet, 2013, Cantina Kajoshi
Kallmet, 2010, Cantina Kallmeti
Kallmet Prestige, 2010, Cantina Kallmeti
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L’Albania presenta un caso unico di isolamento geografico e, al tempo stesso, di scambio tra Oriente e Occidente. Le varietà attualmente diffuse in Albania sono per la maggior parte coltivate nel centro-sud del paese, come se avessero avuto un unico punto di diffusione, fa eccezione il Kallmet che è coltivato esclusivamente nel nord Albania. Il 12 ad Expo si potrà conoscere gli aspetti storici e organolettici di una delle uve piu’ importanti d’Albania. Quello che è certo è che Kallmet è anche il nome di un villaggio nel nord Albania noto almeno dal 1404 quando Papa Innocenzo VII scrive al Vescovo di Lezha concedendogli il diritto di usufruire delle rendite della chiesa parrocchiale di S.Eufemia a Kallmet.
Ma la storia della viticoltura in Albania e’ ben piu’ antica e risale alla storia del popolo illirico il quale ha difeso con fierezza la propria autonomia nei confronti dell’Impero Romano per poi diventarne parte integrante. Con le invasioni barbariche, l’Albania, ormai oltre il confine dell’Impero d’Occidente, sprofonda in un Medioevo senza tempo. Dalla caduta del castello di Scutari nel 1479, fino alla conquista dell’indipendenza nel 1912, l’Albania diviene parte dell’Impero Ottomano. A partire dal secondo dopoguerra, seguono cinquanta anni di isolamento fino all’autarchia. Queste alcune delle “epoche” che hanno segnato la storia dell’Albania, del suo popolo, della sua cultura e della sua ricchezza agroecologica.
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Il Kallmet ha percorso tutte queste tappe, per giungere fino a noi grazie al lavoro di migliaia di generazioni di viticoltori; è dunque nostro dovere preservare e far conoscere questa ricchezza, con l’orgoglio e lo spirito di accoglienza che contraddistingue il popolo albanese.
Per proiettare il settore vitivinicolo nel futuro, o meglio nella modernità, questo non è sufficiente, ma è necessario compiere almeno tre passi importanti: l’Albania deve diventare membro dell’OIV (organizzazione internazionale della vigna e del vino), deve essere avviato un programma pluriennale per la selezione clonale delle varietà autoctone ed infine deve essere strutturato un sistema per la realizzazione delle denominazioni di origine.
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L’evento è organizzato dalle ONG CELIM Milano e LVIA in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Gestione risorse Idriche albanese, AIDA – Agenzia Albanese dello Sviluppo e degli Investimenti, nell’ambito del Progetto “Rafforzamento delle Filiere Agroalimentari delle Comunità Montane e Rurali di Pukë e di Cukalat in Albania per uno Sviluppo Agricolo Sostenibile”, finanziato dal Comune di Milano nel quadro del Bando Sicurezza Alimentare 2013.
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Info: ingresso libero all’evento con prenotazione: albania@lvia.it – ingresso Expo: biglietti a 25 euro contattando CELIM – info@celim.it