
Caschetto biondo, occhi verdi, accento toscano. Livornese a voler essere precisi. Serena Milani è la comandante di Explora I, la nuova fiammante nave del gruppo Msc, emblema di un nuovo modo di fare le crociere: più lussuose, con servizi migliori, dal cibo alla spa, più sostenibili.
Sì perché – e ci tiene a ribadirlo la capitana Milani che ha partecipato al progetto lavorando direttamente con Fincantieri per dare gli input tecnici – questo è il prototipo di una nuova generazione di imbarcazioni meno inquinanti, con l’obiettivo di arrivare a zero emissioni di CO2 entro il 2030». La seconda Explora è già in costruzione e ne seguiranno altre per consolidare la scelta del gruppo per navi più piccole, meno impattanti (le prossime saranno a metano, gli itinerari sono pensati per consimare meno carburante, l’acqua a bordo è desalinizzata, anche quella potabile).
Fa piacere saperlo a chi viaggia, perché sente così di ridurre la sua impronta senza rinunciare ai piaceri della vacanza spensierata. La crociera è un villaggio itinerante. Ti addormenti a Southampton e ti svegli a Edimburgo. Senza cambiare hotel, cambi scenario nel giro di qualche ore. Poi su fino sosta alle Isole Faroe, l’Island, la Groenlandia e via verso il Canada, fino ad arrivare al porto di New York. Da lì, la rotta è verso i Caraibi, dove trascorrerà l’inverno.

Mentre la nave va, si conduce la vita rilassata del resort. Di piscine ce ne sono quattro di cui tre all’aperto a sfioro per confondersi con il mare, gli idromassaggi sono cinque per cui un angolino intimo si trova sempre. Il centro fitness è super attrezzato e prevede diverse attività guidate da istruttori competenti, come il maestro indiano di yoga dinamico che in mezz’ora al mattino presto e al tramonto aggiusta postura ed energia. A volte la lezione si svolge mentre la nave è in movimento, e guardare il mare può far perdere l’equilibrio. Sul tapis roulant, stessa vista, sembra di volare sulle onde, mentre sul 12° ponte, il più alto, c’è un anello per camminare o correre con lo iodio puro che ti riempie i polmoni.
Un difetto che genericamente si imputa alle crociere sono le dimensioni, con navi spesso più alte degli skyline che fiancheggiano. E poi troppa gente, troppo cibo, spesso tristemente sprecato, troppi drink…Explora ha solo 461 suite (le navi da crociera superano anche le 2000) che ospitano al massimo 1000 persone, più 640 di personale. Sembrano numeri spaventosi, in realtà non è così, almeno a giudicare dagli spazi, così generosi (le cabine più piccole misurano 35 mq, tutte con balcone vista mare) che sembra di essere sempre in pochi. Niente file, niente lunghe attese per il proprio turno al buffet (stile pranzo di Babette) o al ristorante raffinato dove si alternano chef blasonatissimi, come il primo, orgoglio nazionale, Mauro Uliassi che di stelle ne ha ben tre. Nota bene che lo chef di grido qui non firma il menù e sparisce, come succede sempre con le consulenze, ma è presente a bordo, e se non lo è lui, c’è il suo braccio destro. Perciò l’esperienza è rilevante! I ristoranti sono sei, compreso uno di ispirazione orientale, dal sushi al pad thai, e uno dedicato ai tagli di carne pregiata, wagyu incluso. Poi ci sono altri dodici posti per un gelato, un drink o l’afternoon tea ogni pomeriggio al bar dell’11° ponte. Concessione sibaritica, la colazione in camera: un mini buffet sul terrazzino privato guardando il mare e ogni giorno un panorama diverso.
Con Explora Journeys, l’armatrice Raffaella Aponte voleva portare la crociera a un livello più alto. E si vede anche negli arredi. Sei comodo sulla poltroncina? Probabilmente è di Molteni, ti piace il tavolo in terrazza? Sarà di Manutti. E così via, specialmente pezzi dei grandi nomi italiani che in termini di design non hanno quasi competitor. Legno, metalli pregiati, lampadari con intrecci alla Escher e una scala teatrale che progetterai di scendere indossando l’abito più bello per il reel di successo. Nella suite trovi anche libri, per esempio la raccolta dei 36 hours del New York Times, ma anche narrativa in tutte le lingue, pensando a quelle dei passeggeri.
A bordo il tempo si dilata. Ma vola con l’intensa agenda giornaliera. Ci vediamo per un idromassaggio al ponte 5? Non posso, vado all’appuntamento con i «solo traveller», per conoscere nuovi amici. Vieni a sentire il concerto di chitarra? E se invece andassimo alla serata jazz & swing, così si balla un po’? Non serve fare troppi programmi (d’altronde ricordatevi che siete in vacanza), ogni mattina trovate un foglio con le attività del giorno. Ma un consiglio spassionato: la spa è di prim’ordine con trattamenti non scontati e cosmeceutici anti age del Dr Levy.
PS. Non portatevi l’inseparabile asciugacapelli Dyson. Lo trovate in suite. Se proprio dovete, mettete in valigia gli accessori a cui non potete rinunciare.
Info: explorajourneys.com