
Prossima fermata o, meglio, prossime fermate: alcuni degli scorci più belli del territorio elvetico, ma non solo. Gli “stop con vista” in questione corrispondono infatti alle stazioni dove sosta il Trenino verde delle Alpi, il convoglio dotato di ampi finestrini panoramici che collega Domodossola, in Italia, a Berna, capitale della Svizzera, percorrendo chilometri e chilometri di visioni mozzafiato tra le località di Briga, Eggberg, Ausserberg, Hohtenn, Goppenstein, Kandersteg, Frutigen, Mülenen, Spiez, Thun, Münsingen. Senza contare che dalla strada ferrata percorsa dal Trenino, chiamato verde non solo perché attraversa paesaggi incontaminati ma anche perché è alimentato per il 95 % da elettricità ottenuta da centrali idroelettriche, si dipartono numerosi altri collegamenti delle ferrovie svizzere. Collegamenti che permettono di visitare in lungo e in largo il Vallese, l’Oberland bernese, i monti dello Jungfrau e il lago di Thun.

In altre parole, a partire dal percorso di questo convoglio ferroviario, ciascuno può costruirsi un itinerario secondario “su misura” in base ai propri gusti e alla disponibilità di tempo. Andando alla scoperta di luoghi rilassanti, belli e ricchi di cultura, arte, natura – dai laghi ai castelli, dai musei ai sentieri di montagna – grazie alla mobilità dolce: treni appunto, ma anche bus, battelli e biciclette da cavalcare in tutta sicurezza lungo le numerose piste ciclabili disseminate nel territorio. Tra le fermate citate del Trenino verde delle Alpi, Goppenstein, per esempio, è il luogo di partenza per la Lötschental, la più grande valle laterale del versante nord del Canton Vallese, percorsa da numerosi percorsi sterrati. Come il sentiero avventura di Lauchernalp, un’escursione di circa due ore, delle quali una sola di cammino, durante la quale grandi e piccini possono approfondire la conoscenza della vita sull’alpeggio attraverso illustrazioni ed esperienze dirette, come mungere una mucca di legno o falciare l’erba con attrezzi appositi (www.lauchernalp.ch).

Fermata imperdibile anche Kandersteg, villaggio punteggiato di tipici chalet di legno, dal quale si possono raggiungere luoghi indimenticabili. Uno su tutti: lo spettacolare lago di Oeschinen, alimentato da torrenti glaciali che scendono dalle sovrastanti vette alte più di 3.000 metri, dove in estate si può nuotare, fare un giro in barca a remi o sfrecciare lungo le sponde sulla pista per slittino estivo che copre un dislivello di 150 metri (www.oeschinensee.ch).
Per ammirare il panorama dal Niesen, la vetta più famosa dell’Oberland bernese definita la “piramide svizzera” per via della forma, ci si può fermare alla stazione di Mülenen e prendere la funicolare che raggiunge la cima (www.niesen.ch). Da qui un sentiero conduce a una piattaforma panoramica che offre uno scenario incredibile: le Alpi bernesi, il Mittelland bernese fino al Giura e il laghi di Brienz e Thun. A proposito di quest’ultimo, che prende nome dall’omonima località, su di esso si affaccia un altro grazioso paese dove ferma il Trenino verde delle Alpi. Si tratta di Spiez, gia citato e dominato da un castello e da una chiesetta medievali e da vigneti che digradano verso il bacino lacustre (www.thunersee.ch; www.schloss-spiez.ch). L’imbarcadero locale è una delle fermate dei battelli che conducono i visitatori a Thun e alla scoperta del suo limpido lago, circondato dal già citato Niesen e dallo Stockhorn a ovest, dalle pendici boschive di Beatenberg a est e dalle vette innevate dell’Eiger, del Mönch e della Jungfrau a sud.

Vale la pena di salire a bordo di uno dei natanti (https://www.bls.ch/it) scivolando sulle acque tranquille e ammirando le verdi rive disseminate di dimore aristocratiche, come lo Schloss Hünegg a Hilterfingen, costruito intorno al 1860 nello stile dei castelli della Loira, o lo Schloss Oberhofen, maniero risalente al Duecento situato nell’omonima località, dotato di un imponente mastio medievale e immerso in giardini lussureggianti (www.schlossoberhofen.ch). Anche Thun, città dal centro storico medievale situata sul fiume Aare – lo stesso che passa per Berna – è dominata da un antico castello-museo, costruito attorno al 1190 sulla collina dello Schlossberg e caratterizzato da alte torri rotonde che svettano verso il cielo (www.schlossthun.ch). Per arrivarci, si percorre una suggestiva scalinata coperta che parte dalla Obere Hauptgasse, una lunga via piena di negozi sormontati da terrazze sulla quali si aprono altre botteghe. Imperdibile la passeggiata alla scoperta dei 13 ponti, dei quali diversi coperti da travature di legno, che attraversano l’Aare e lungo le sponde di quest’ultimo: intorno alla Mühleplatz, sono piene di ristoranti e locali caratteristici dove vale la pena fare una sosta rilassante.

Avendo più tempo a disposizione, un modo alternativo per scoprire la zona intorno a Thun è scendere dal Trenino verde delle Alpi nella già citata Spiez, importante nodo ferroviario, e da qui prendere un altro convoglio fino a Interlaken, località così chiamata perché si trova in posizione panoramica tra due laghi: quello di Thun, appunto, e quello di Brienz. A Interlaken (www.interlaken.ch) vale la pena sostare due o tre notti proprio per visitare i suoi magnifici dintorni, praticare sport (dalla vela al windsurf, dal wakeboard al sup, dal rafting al parapendio), rilassarsi nell’enorme area verde dell’Höhematte Park (14 ettari nel cuore della cittadina, dove un tempo i monaci locali facevano pascolare il bestiame) oppure prendersi una pausa nei numerosi e accoglienti locali disseminati principalmente lungo l’Höheweg, un viale fiancheggiato da alberghi costruiti tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Chi ama la storia può visitare il monastero, un tempo abitato dai già citati monaci, e il castello, del 12° secolo, dove spiccano il campanile del 14° secolo e il chiostro gotico.

Per godere di una splendida vista panoramica sull’abitato, si può prendere la funicolare e salire all’Harder-Kulm, a quota 1.322 sul livello del mare. Dalla piattaforma vicina al ristorante Panorama (www.restaurantharderkulm.ch) la vista spazia dai laghi di Brienz e Thun fino alle pareti dell’Eiger, del Mönch e della Jungfrau. A proposito di questi tre conosciutissimi colossi che dominano l’Oberland bernese, salendo a bordo dell’Eiger Express alla fermata di Interlaken Ost, un’escursione di una giornata conduce fino al valico dello Jungfraujoch-Top of Europe, a 3.454 metri d’altitudine, tra la Jungfrau e il Monch. Dalla stazione di arrivo si gode una vista spettacolare che spazia dalla regione di Interlaken al Ghiacciaio dell’Aletsch, il più lungo d’Europa e Patrimonio dell’umanità Unesco (www.jungfrau.ch).
Di ritorno a Interlaken, vale la pena di fare un salto al Tourismuseum, dove i visitatori possono capire come, nel corso del tempo, si sono evoluti il modo di viaggiare e l’arte dell’ospitalità nelle località alpine (https://www.tourismuseum.ch). Da non perdere anche la visita di Bönigen, un sobborgo situato a est della cittadina, fatto di antiche case di legno ancora intatte e decorate con intagli e dipinti databili tra il XVI e il XVIII secolo.

Una volta di nuovo a Interlaken, i più golosi apprezzeranno sicuramente una tappa al Funky Chocolate Club dove si tengono workshop durante i quali si imparano nozioni e curiosità sulla pianta del cacao (Theobroma cacao) e come da esso si ottengono i vari tipi di cioccolato apprezzatissimi da grandi e piccini in tutto il mondo. Dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo, ciascuno può cimentarsi nella preparazione della sua personale tavoletta – fondente, al latte o bianca – cominciando dal cosiddetto temperaggio, un passaggio cruciale per ottenere cioccolato lucido, liscio e della giusta consistenza (per prenotazioni: www.funkychocolateclub.com). Terminata la visita di Interlaken, si può riprendere il treno, raggiungere Spiez, e risalire sul Trenino Verde in direzione Berna, città assolutamente imperdibile. Ma questa è un’altra storia che vi racconteremo presto su The Travel News. Vi aspettiamo!
Dove dormire e mangiare a Interlaken
Hotel Carlton-Europe Vintage Adults Hotel, in posizione tranquilla ma centrale (si trova sul già citato viale Höheweg), a pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Interlaken Ost. Inaugurato nel 1898, è stato rinnovato e trasformato in un albergo 4 stelle con accoglienti camere e suite. Queste ultime sono dotate di vasca idromassaggio, macchina da caffè Nespresso, balcone con una vista straordinaria sulle montagne e tv a schermo piatto collocata davanti a un letto king-size. Dalla suite all’ultimo piano si accede a una grande terrazza panoramica sulla quale è collocata una casetta con le pareti e il tetto di vetro, dotata di letto matrimoniale: durante il giorno è il posto ideale per ammirare il magnifico paesaggio circostante, mentre di notte si trasforma in un confortevole “planetario” con vista sul limpidissimo cielo stellato (www-carltoneurope-ch). Per chi vuole gustare specialità svizzere o tipiche dell’Oberland bernese, all’interno dell’hotel c’è lo Chalet Beizli, che propone appunto piatti locali, per esempio il rösti di patate, preparati con ingredienti a chilometro zero.

Taverne Restaurant, sempre lungo il viale Höheweg. Si tratta di un altro locale storico, ricavato in un antico edificio che un tempo ospitava monaci e suore, mentre oggi, dopo un’accurata opera di restyling, accoglie appunto il ristorante e l’hotel Interlaken. Anche qui si possono gustare tipici piatti svizzeri, a cominciare dalla fondue, ma sono ottimi anche quelli innovativi, accompagnati da squisiti vini provenienti da diversi Cantoni (https://restauranttaverne.ch).
Informazioni utili
Per prezzi e suggerimenti di itinerari: http://www.treninoverdedellealpi.com; /www.bls.ch/it
Molto utile, per chi arriva dall’estero, lo Swiss Travel Pass, il biglietto all-in-one che rappresenta la chiave di volta dei trasporti pubblici in Svizzera (https://www.myswitzerland.com/it-it/pianificazione/trasporto-soggiorno/biglietti/swiss-travel-pass). Numerosi i vantaggi, tra i quali: libera circolazione su treni, autobus e battelli; uso dei trasporti pubblici in 90 città; ingresso gratuito a oltre 500 musei svizzeri.
Notizie generali e aggiuntive: www.svizzera.it; www.swissworld.org; www.swissinfo.ch