Un tour in treno per immergersi in luoghi e vicende che costituiscono pagine importanti nell’arte e nella storia del Trentino

Ogni sabato, fino al 5 settembre, alle 8.45 parte il Trenino dei Castelli sulla ferrovia Trento-Malè. Dopo la colazione offerta da Melinda, il treno lascia la stazione di Trento per risalire le valli del Noce e visitare quattro manieri appena restaurati, con soste enogastronomiche. Si visita il Castello San Michele di Ossana al cospetto della Presanella, si scende (in pullman) a Castel Caldes, che da secoli controlla l’accesso alla Val di Sole. La giornata prosegue a Castel Valer, residenza privata con un’altissima torre poligonale, e a Castel Thun. Quindi si torna a Trento alle 19.30.
La prenotazione è obbligatoria (fino ad esaurimento posti) contattando l’Agenzia Viaggi Guida Vacanze (tel. 0463423002, info@guidavacanze.it), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 12.
La tariffa, comprensiva di trasporto, visita guidata e degustazioni, è di 55 € (44 € per gli under 18). Inoltre è previsto uno sconto uno sconto del 20% sulla tariffa libera per i possessori della Trentino Guest Card.
Info: www.iltreninodeicastelli.it – info@visitvaldinon.it
PRIMA TAPPA – CASTELLO DI OSSANA
Il maniero, nell’omonimo borgo, conosciuto anche come Castello di San Michele dal nome del santo a cui è dedicata la cappella, sorge su uno sperone di roccia in posizione strategica. Con tutta probabilità risale all’epoca dei Longobardi, ma le prime notizie scritte sono datate 1191. Alla sua guida si succedettero varie famiglie nobili: dai Principi Vescovi di Trento ai conti Tirolo-Gorizia, poi nel XV secolo l’investitura passò ai de Federici, quindi agli Heydorf ed ai Bertelli. A cavallo fra Ottocento e Novecento fu comproprietaria del maniero Bertha von Suttner, Premio Nobel per la pace nel 1905. Il castello ha nel suo possente mastio, alto 25 metri, l’elemento architettonico più caratteristico e meglio conservato dell’intero complesso.
SECONDA TAPPA – CASTEL CALDES
Il maniero presenta una tipologia architettonica frutto dell’incontro delle culture veneta, tedesca e lombarda, tipico di questa zona al confine del Principato vescovile di Trento. L’interno è affascinante e presenta soffitti a volte, rivestimenti lignei e sale affrescate. Notevoli sono la stanza del conte ed il salone da ballo. Salendo la scala in legno della torre si entra in una stanza con voltino a crociera completamente affrescata, teatro di antiche leggende riguardanti la prigionia della sfortunata contessina Marianna Elisabetta Thun, conosciuta anche con il nome di Olinda. Si racconta che la giovane venne qui rinchiusa dal padre Rodemondo per impedire il matrimonio con Arunte, menestrello di corte per il quale morì d’amore. La leggenda vuole che tutti gli affreschi della piccola stanza siano opera della fanciulla.
Terminata la visita guidata, l’atteso momento del pranzo, curato dall’Associazione Trentina Cuochi e arricchito dai vini e dalle bollicine della Cantina Rotari Mezzacorona. Ora è tutto pronto per rimettersi in viaggio con destinazione la Val di Non.
CASTEL VALER – TERZA TAPPA
Nelle vicinanze di Tassullo, in posizione panoramica e circondato dai frutteti, sorge Castel Valer. La sua torre, la più alta del Trentino con i suoi 40 metri d’altezza, caratterizzata dalla pianta ottagonale e costruita in parte di granito importato, primeggia per imponenza e particolarità su tutte le altre della provincia. Le prime notizie della storia di Castel Valer risalgono al 1211, quando, di proprietà dei conti Appiano, fungeva da guardia militare.
Le serie successive di cinte murarie atte a contenere la crescita del perimetro del maniero seguono il modello ottagonale imposto dalla torre antica e racchiudono le due serie di edifici da cui il complesso è formato: la più antica, risalente al XIV secolo, è denominata Castel di sotto, mentre la seconda, risalente al XVI secolo, Castel di sopra.
Generalmente chiuso al pubblico, il compendio è visitabile per l’occasione grazie alla disponibilità del proprietario, il Conte Ulrico Spaur.
CASTEL THUN – QUARTA TAPPA
Il compendio, situato a Vigo di Ton, venne costruito nella metà del XIII secolo e fu la sede della potente famiglia dei Thun, che nelle valli di Non e di Sole possedeva altre prestigiose residenze. È un esempio fra i più interessanti di architettura castellana trentina: la struttura civile-militare è tipicamente gotica ed è circondata da un complesso sistema di fortificazioni formato da torri, bastioni lunati, fossati e cammini di ronde. Fra i numerosi locali, ancora riccamente arredati e impreziositi da numerose opere, il più pregevole è la “stanza del vescovo”, interamente rivestita di legno di cirmolo, con il soffitto a cassettoni e una porta monumentale. Castel Thun è fra i più insigni edifici monumentali pubblici non soltanto per l’ottimo stato di conservazione in cui si trova, ma anche perché ci racconta otto secoli di storia del Principato vescovile.
A conclusione del tour, prima del ritorno a Trento, immersi nelle atmosfere di un tempo si potrà gustare una tisana di erbe officinali.