A Samos, dove il mare incontra boschi verdissimi e l’agricoltura si pratica tutto l’anno
Di Redazione Roma
Samos, è un’isola verde, ricca di boschi, con valli disseminate di folte pinete e punteggiate di cipressi, un’isola dove il Monte Kerkis, vulcano spento bello e selvaggio, si innalza quasi a 1500 metri, e le sue pendici scendono a mare disegnando cale e calette di grande bellezza e assolutamente da scoprire.
A Samos si pratica l’agricoltura – si coltiva l’ulivo e la vite che produce un vino da dessert Grand Cru. A Samos si fa turismo, ma non è un’isola turistica, perché è un’isola vera, con molta storia ed abitata tutto l’anno. Ha due porti: Karlovassi e Pythagorio, dove in estate attraccano gli yachts e le barche da diporto, dove sono negozi, gioiellerie, ristoranti e locali. Ci sono anche piccoli villaggi di pescatori come Ormos Marathokampos, o borghi di montagna tipici, con le case antiche costruite in pietra affacciate su vicoli scoscesi. Le spiagge sono tantissime e per tutti i gusti, sabbiose e non, alcune nascoste e isolate, altre ben attrezzate e più frequentate.

A Samos nacquero Pitagora, Aristarco, Epicuro, ma secondo il mito vi nacque Hera, regina degli dei e moglie (e sorella) di Zeus. Del tempio a lei dedicato, una delle meraviglie del mondo antico, oggi non rimane molto, ma è un suggestivo luogo da visitare, non lontano da Pythagorio.
Samos fu occupata da Romani, Goti, Unni, veneziani, genovesi poi per secoli, rimase sotto la dominazione turca, di tanta storia conserva castelli, fortezze, chiese e monasteri; è un luogo di cultura, di siti archeologici, di musei ed è da visitare il tunnel di Eupalino, l’architetto ingaggiato dal tiranno Policrate, che 2600 anni fa scavò un lungo tunnel per migliorare il sistema idrico della città.
L’isola, fa brevissima distanza dalle coste della Turchia è stata un luogo di sbarco per le popolazioni in fuga dall’Oriente, accolte e generosamente aiutate dagli abitanti. E’ un problema molto ben gestito dall’amministrazione dell’isola e che non deve essere fonte di preoccupazione per i turisti. L’isola è grande, ben organizzata, e poi ai tempi di Pitagora, la sola città di Samos aveva una popolazione di 250.000 abitanti, sei volte superiore a quello di tutta l’isola oggi.