DESTINATIONS

Il Museo dell’Innocenza

Lo scrittore turco Orhan Pamuk apre l’esposizione ispirata al suo libro sul disperato amore di Kemal per Fusun

Una combinazione tra fiction e realtà: lo scrittore turco Orhan Pamuk apre l’esposizione ispirata al libro

Di Pietro Tarallo

Nel 1999 lo scrittore Orhan Pamuk compra una palazzina dei primi del Novecento, appartenuta a una famiglia greca, di quattro piani, nel cuore del quartiere per farne la sede del Museo dell’Innocenza, specchio fedele dell’omonimo romanzo uscito nel 2008, dove narra la storia d’amore fra Kemal e Füsun. In questa storia, in parte autobiografica, Kemal colleziona ossessivamente nel museo che costruisce gli oggetti toccati da Füsun, in ricordo della loro complessa vicenda amorosa. Dopo nove anni sia il romanzo sia il museo sono nati quasi contemporaneamente. Si tratta di un progetto che il romanziere turco aveva in mente già al momento della stesura del libro, anzi ha addirittura affermato che prima cercava un oggetto o un vestito particolare, e solo dopo averli trovati lo inseriva nei capitoli del libro. Gi oggetti inventati invece (tipo le bottiglie di gazzosa Meltem) sono stati riprodotti da alcuni artigiani. In pratica in questa casa-museo vi sono tutti gli oggetti di uso comune descritti nel libro (più di 700, tipici degli anni Sessanta e Settanta), organizzati in 83 teche (tante quanti sono i capitoli del libro). È un museo vero, ma nello stesso tempo è un museo virtuale, in quanto raccoglie tutto ciò che fece parte della vita di una donna e del suo amante: gioielli, vestiti, oggetti di arredamento, le bibite preferite, la marca delle sigarette fumate, l’osso di seppia del canarino tanto amato. Qui c’è qualcosa di più e di diverso: il trionfo e la celebrazione della finzione, il personaggio che prende il posto dell’autore. E’ lo specchio fedele di un’ossessione. Appena si entra sulla destra c’è un’intera parete con un pannello di filtri di sigarette (4213) fumate da Füsun con l’impronta delle sue labbra dipinte con un rossetto rosso acceso. Un’aerea scala ovoidale, che riprende la forma degli orecchini della protagonista del libro, collega l’atrio di ingresso con i piani superiori fino alla mansarda con il letto della protagonista. Sulle pareti sono proiettati filmati tratti dai film turchi di quegli anni con lunghe sequenze di baci appassionati e scorci di Istanbul, spesso censurati.

Inaugurato il 27 aprile 2012 dopo lunghi anni di lavori, il Museo dell’Innocenza (Masumiyet Müzesi in turco) si trova in Çukurcuma Caddesi 24, Firuzaga Mahallesi, Çukurcuma, www.museumofinnocence.com. Si entra in Dalgic Ciknazi 2. Orario: da martedì a domenica, dalle 10 alle 18. Ingresso: 20 TL, biglietti venduti per Internet, visita guidata gruppi di 10 persone l’uno.