Eremito è proprio un Hotelito del Alma dove ci si ritira in nome della solitudine, della meditazione, a esclusivo contatto con la natura e senza wifi
di Alessandra Turci
“Il silenzio esige la capacità di sostare”. Tenete a mente le parole del monaco Sabino Chialà quando varcate il portone dell’Eremito. L’ingresso è un’impressione che non si dimentica, un’emozione in bilico tra la meraviglia assoluta e il timore reverenziale: un lungo corridoio, luce soffusa, profumo d’incenso e l’Ave Maria di Schubert in sottofondo a scandire i passi.
Benvenuti all’Eremito. Hotelito del Alma, un vecchio eremo ricostruito ad arte, con garbo e intelligenza, new entry tra gli indirizzi del lusso in Umbria. Non lasciatevi ingannare dal termine hotel, decisamente riduttivo per questo concept di turismo unico e innovativo, tanto da essersi guadagnato l’appellativo di “monastero del terzo millennio”, oltre a una nomination come Best Hotel 2014 Travel + Leisure Award.
Tra le colline della Valle Tarina (provincia di Terni) non si arriva facilmente con la macchina, si sale a piedi come pellegrini oppure vi vengono a prendere con il 4×4. La strada e il torrente da guadare sono il primo brivido dell’abbandono della civiltà. Il cellulare diventa un gingillo superfluo perché non prende. L’Eremito appare come un maestoso corpo di pietra a guardia di un mare verde. Il silenzio è assordante e intorno non c’è niente. O c’è tutto, dipende dalla prospettiva con cui si sceglie di guardare. Questo è il “lusso del nulla” che viene offerto.
Cosa si trova quassù? Si trova un posto autentico di pace dove i turisti-viandanti solitari sono i protagonisti: le 14 camere-celluzze, sobrie e accoglienti nella loro disarmante semplicità (ispirate proprio alle celle dei frati e degli eremiti), sono solo singole. La doppia non c’è, e non esiste eccezione alla regola. Lo stesso vale per internet e il wi-fi. Del resto, la connessione telefonica dell’Eremito è un ponte radio capriccioso come il tempo e non sempre funziona.
Dentro, ogni spazio è un invito al relax e al raccoglimento, dal grande salone con tatami e cuscini per sedersi – e sdraiarsi – in terra alla sala benessere con bagno di vapore e una piccola vasca riscaldata ricavati dentro una grotta. Quando tramonta il sole, il caldo abbraccio dell’acqua è la consolazione a qualunque pensiero.
La bellezza dell’Eremito non ha eguali perché non appartiene a nessun canone estetico esistente. Marcello Murzilli, anima del progetto, ha saputo declinare in chiave laica l’atmosfera religiosa dei monasteri: “La vita monastica va vissuta, non guardata. Altrimenti si rischia di non comprenderla fino in fondo” spiega. Creare un hotel che regali questa opportunità è stato il suo colpo di genio.
E la vita monastica la si sperimenta in tanti dettagli e “abitudini”. La cena è in silenzio, per esempio. Perché il cibo non ha bisogno di parole. La colonna sonora è il canto gregoriano che, come una preghiera, sa elevare lo spirito. Si arriva soli ma non si sta in solitudine perché ci vuole poco a sentirsi di casa in mezzo agli “eremiti”: oltre a Marcello, ci sono Sergio (il cuciniere vegetariano che imprime nei cuori la sua zuppa di castagne e lenticchie) e Miguel (detto Eli, instancabile e adorabile factotum della casa).
Le persone arrivano come ospiti, se ne vanno, spesso ritornano. Molti chiedono di potersi fermare a lavorare, stare, vivere. In fondo c’è tanto da barattare per avere in cambio un assaggio di silenzio che aiuti a riempire nuovamente il vuoto di un senso.
La cella costa 235 € a persona a notte tutto compreso. Pacchetto di Capodanno: minimo tre notti, special price per le coppie (215 euro a persona a notte).
Eremito. Hotelito del Alma
località Parrano (Tr), tel. 0763891010
info@eremito.com
www.eremito.com