
Una larga parte della collina dell’Oltrarno fiorentino, circondata dalle mura medievali, è occupata dal Giardino di Villa Bardini, la famosa villa di Firenze sede di musei ed esposizioni temporanee che, per la sua posizione invidiabile sopra al centro storico del capoluogo toscano, fu soprannominata Villa Belvedere. Nato a destinazione agricola, il Giardino si è trasformato nel corso dei secoli in uno splendido giardino all’italiana, tra i più belli del Paese e di tutto il vecchio continente. Nei primi anni del Novecento fu usato dal proprietario da cui prende il nome, il collezionista Stefano Bardini, conosciuto come il “principe degli antiquari”, anche come uno spettacolare ambiente di rappresentanza, in cui accogliere la sua facoltosa clientela.

Il Giardino Bardini integra tre giardini, diversi per epoca e stili: il giardino all’italiana, con la magnifica scalinata barocca; il bosco all’inglese che, con i suoi elementi esotici, rappresenta un raro esempio di giardino anglo-cinese; e infine il parco agricolo in cui ha trovato posto un nuovo frutteto e lo splendido pergolato di glicini, tra le piante più suggestive e amate da cittadini e visitatori in viaggio a Firenze.

Il pergolato completamente ricoperto da questi grappoli violacei conduce fino alla Loggia del Belvedere da cui si può godere del migliore panorama sul capoluogo toscano. Come il Giardino e la Villa Bardini, anche questo fiore porta con sé un’antica storia: si narra che il glicine sia stato introdotto in Italia dalla Cina da Marco Polo e anche l’effettivo arrivo della pianta nel nostro Paese è attestato a partire dal ‘700.

La live webcam di Villa Bardini (www.villabardini.it/webcam/) consente di seguire lo sviluppo della fioritura passo per passo: dal lilla al violetto, dall’azzurro malva al rosato, lo spettacolo della fioritura del glicine è ammirabile al massimo del suo splendore tra aprile e maggio. Un’occasione per mettere in agenda un weekend a Firenze questa primavera.

Per info: www.villabardini.it/villa-giardino/giardino/