Aperta a Madrid la grande mostra sull’arte italiana organizzata dalla Fundación MAPFRE e dal Mart
Un progetto internazionale in due tappe, la prima nella capitale spagnola dal 17 febbraio al 5 giugno, la seconda a Rovereto, dal 25 giugno al 9 ottobre.
È stato presentato a Madrid il grande progetto internazionale “Dal Divisionismo al Futurismo” che, con due distinte esposizioni in paesi diversi, racconta l’arte dei maestri italiani che, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, introdussero il rivoluzionario cambiamento di mentalità su cui poggiarono le proprie basi le avanguardie del ’900 e in particolare il Futurismo.
Il direttore del Mart Gianfranco Maraniello e la curatrice Daniela Ferrari erano presenti all’anteprima della mostra a cui hanno preso parte il direttore della Fondazione MAPFRE, Pablo Jiménez Burillo, i curatori Beatrice Avanzi, curatrice del Museo d’Orsay di Parigi e Fernando Mazzocca, professore dell’Università degli Studi di Milano.
Pablo Jiménez Burillo ha dichiarato alla stampa:
“Gli artisti italiani si concentrarono nell’esplorazione di temi universali e di idee, tentando di indagare i misteri del tempo, della vita, dell’amore e della morte.
Con questa mostra non guardiamo solo all’Italia, ma arriviamo a vedere come in tutta Europa si percorra un cammino condiviso verso il mondo moderno. Un continente nel quale le stesse idee e preoccupazioni si fondono in una sola unità stilistica”. Per rendere possibile la mostra, a Madrid sono confluite oltre 70 opere tra cui 10 capolavori provenienti dalle Collezioni del Mart: di Giacomo Balla: Artemisia (Fanciulla), 1907; Compenetrazione iridescente n. 4 (Studio della luce), 1912-1913; Velocità d’automobile (Velocità n. 1), 1913; Vortice, 1914. Di Umberto Boccioni: La moglie di Balla con la figlia, 1906 e Nudo di spalle (Controluce), 1909. Di Carlo Carrà: Ciò che mi ha detto il tram, 1911; di Luigi Russolo: Profumo, 1910 e di Gino Severini: Ritmo plastico del 14 luglio, 1913 e Ritratto di Madame M.S., 1913-15. In mostra, inoltre, opere provenienti dai maggiori musei del mondo: Metropolitan Museum of Art, Centre Pompidou, Galleria d’Arte Moderna e Pinacoteca di Brera, Galleria degli Uffizi, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Museo Segantini di Saint Moritz. Con questo progetto il Mart rinnova proficue collaborazioni internazionali e valorizza, ancora una volta, il proprio patrimonio in Italia e all’estero.