DESTINATIONS

Il FAI a Biella

In occasione delle Giornate FAI di Primavera il 23 e 24 marzo la Delegazione di Biella propone 4 percorsi di visita e 6 beni aperti

In occasione delle Giornate FAI di Primavera il 23 e 24 marzo la  Delegazione di Biella propone  4  percorsi di visita  e 6 beni aperti

Di Teresa Cremona

1) BIELLA, Istituto Tecnico Commerciale Eugenio Bona – Via Gramsci 22
Marzo 1913 – Marzo 2013: cent’anni dalla scomparsa di Eugenio Bona, imprenditore e mecenate biellese.
Visite guidate: Sabato 23 Marzo ore 14.30 / 18.00
Domenica 24 Marzo ore 10.00 / 12.30 – 14.30 / 18.00

Un po’ di storia
L’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Eugenio Bona” apre il 4 novembre 1913 grazie ad un generoso atto di donazione dell’imprenditore Eugenio Bona, studioso e amministratore biellese, con l’obiettivo di contribuire alla formazione dei quadri dirigenti ed intermedi dell’industria locale, fornendo loro una preparazione culturale e professionale rigorosa e approfondita.
Dalla sua fondazione, precorrendo i tempi e cogliendo l’importanza delle relazioni professionali con l’estero, l’Istituto ha offerto l’opportunità di apprendere due lingue a scelta tra francese, inglese e tedesco. In tempi più recenti, grazie anche alla diversificazione degli indirizzi, è stato possibile far apprendere fino a tre lingue, con una possibilità di scelta che comprende anche lo spagnolo. Gli allievi possono così conseguire una valida formazione linguistica, certificabile a livello europeo, conoscenze informatiche ugualmente certificabili, assieme ad una preparazione sia culturale e professionale, in linea con l’evoluzione delle conoscenze specifiche del settore e delle tecnologie ad esse collegate.

2) MEZZANA MORTIGLIENGO (BI), BONDARTE: Arte Moderna all’aperto
Visite guidate: Sabato 23 Marzo, ore 14.30 / 18
Domenica 24 Marzo, ore 10 / 12.30 – 14.30 / 18
Un po’ di storia
Sulle colline boscose di Mortigliengo, la frazione Bonda, è minuscola e silenziosa testimonianza delle antiche tradizioni biellesi. Le case dei paesani – ogni ingresso ne ricorda, su piccole tavolette di terracotta, i nomi odierni o remoti state trasformate, in tempi recenti, in un’autentica pinacoteca d’arte moderna a cielo aperto, denominata “Bondarte”.
Il pittore Celso Tempia, che nacque a Bonda nel 1907, fu il prima a dipingere sulla casa di famiglia ‘la Madonna di Sassoferrato’, successivamente, nel 1967 affrescò, con l’intento di preservarne la memoria, la “Madonna del De Bosis”, riproduzione di un dipinto di epoca rinascimentale conservato nel vicino Oratorio di San Rocco, che rischiava di andare perduto.
Dopo di allora, a partire dal 1986, in seguito all’impulso dato da Gastone Cecconello, si sono moltiplicate le più svariate e libere espressioni artistiche: affreschi, dipinti, sculture, bassorilievi, trovano spazio e cornice in ogni scorcio e cantone.
Così, pian piano, la frazione Bonda si è trasformata in una galleria d’arte a cielo aperto.
http://www.bondarte.it/

3) IL CONSORTILE DEGLI AVOGADRO: POTENTI FAMIGLIE VERCELLESI, BIELLESI, NOVARESI
Itinerario a cura delle delegazioni di Biella, Vercelli e Novara
 
Castello di Massazza, via Casetti
Massazza ( BI )
Visite guidate: Sabato 23 Marzo, ore 14.30 / 18
Domenica 24 Marzo, ore 10 / 12.30 – 14.30 / 18

Insediamento arroccato su sperone baraggivo, probabilmente Celto Ligure, poi passato ai Romani e successivamente fortificazione Longobarda; incastellato intorno all’anno Mille.
Tipico borgo difensivo Medioevale, deposito di derrate e prodotti agricoli ricovero delle greggi stanziali nella zona e difesa del paese posto a quei tempi a Nord, sulla Baraggia, derivazione celtica (Mas Axa grande palude è una valida radice). Vi si conservano Are Celtiche con coppelle votive e testimonianze di epoca Templare con simboli della tipica Croce.
E’ caratterizzato dall’alta torre in sasso e da una rocchetta viscontea con tipici merli Ghibellini.
All’interno la Cappella dedicata a Sant’Antonino e Sant’Anna con abside romanica e affreschi trecenteschi.
Nel 1200 fu dei Guala di Casalvolone, nel 1300 dei Visconti di Milano che lo caratterizzarono con monofore tipiche dei castelli lombardi, una in particolare è considerata tra le più belle del Piemonte. Dal 1400 a tutto il 1800 appartenne alla famiglia Avogadro.
Dal 1978 è della famiglia Cavallari, che sta operando un lavoro di recupero rifondando la Rocca come abitazione ed in parte offrendo il bene per eventi, mostre e fiere ; è stato inoltre creato un teatro arena con formidabile acustica e suggestivo impatto scenico.
http://www.castellomassazza.com

Castello di Valdengo, via Raffaello Sanzio
Valdengo ( BI )
Visite guidate: Sabato 23 Marzo, ore 14.30 / 18
Domenica 24 Marzo, ore 10 / 12.30 – 14.30 / 18
Il castello di Valdengo è un complesso di edifici di origine medievale. Oltre al castello vero e proprio sono presenti costruzioni che erano in passato difese da un’unica cinta muraria e che costituivano un ricetto. Il prefisso vald del toponimo è di origine germanica ed è probabilmente collegato al significato di foresta suggerendo che il paese, già presente in epoca romana, sia stato rifondato in seguito da popolazioni di ceppo tedesco.

Castello di Monte Cavallo
Castello di Monte Cavallo, via per Chiavazza 30
Vigliano Biellese ( Bi)
Sabato 23 Marzo, ore 15
Domenica 24 Marzo, ore 10.30 e ore 15
Il Castello di Montecavallo venne costruito da Filiberto Avogadro intorno al 1830, in stile neogotico, sui resti di una casaforte appartenente alla famiglia dal 1200.
All’inizio dell’800, in Francia, in Inghilterra ed in Germania, prese piede una rivisitazione del gotico dovuta all’interesse per il Medioevo. Il romanticismo portò ad identificare nell’architettura medievale il simbolo della storia e della tradizione dei vari paesi europei. Uno dei capolavori del neogotico fu certamente il Parlamento di Londra, costruito nello stesso periodo del Castello di Montecavallo. In Italia il neogotico non si diffuse molto a causa di una mancanza di tradizione di riferimento stilistico. Filiberto si trovò quindi di fronte ad uno stile moderno, all’avanguardia, ed essendo lui uomo di idee molto aperte decise di adottarlo per costruire la sua residenza.
Il progetto fu affidato all’architetto Dupuy che in seguito disegnò anche parte del vecchio Ospedale degli infermi di Biella.
Montecavallo, seppur di recente costruzione rispetto a parecchi castelli medievali delle vicinanze, gode di una certa importanza architettonica in quanto raro esempio di neogotico nella zona Biellese.
http://www.castellodimontecavallo.it

4) TRIVERO

APERTURA STRAORDINARIA DEL LANIFICIO ERMENEGILDO ZEGNA E DELL’ARCHIVIO STORICO CASA ZEGNA
Sabato 23 Marzo dalle 10
Visite guidate del Lanificio (ingresso da Via Marconi, 23)
(solo su prenotazione e fino ad esaurimento posti. Info 015/7591463)

Sabato 23 Marzo dalle 10 alle 18
Domenica 24 Marzo dalle ore 10 alle 18
Casa Zegna, via Marconi, 23
Visite guidate all’Archivio Storico, alla mostra permanente “ Ermenegildo Zegna, cent’anni di eccellenza. Dalla fabbrica del tessuto alla fabbrica dello stile” ed alla temporanea” Ermenegildo Zegna, identità del Gruppo. Evoluzione del marchio dal 1967 ad oggi “.
LABORATORI DIDATTICI PER BAMBINI SULLA SOSTENIBILITA’.
Domenica 24 Marzo a partire dalle ore 14, laboratori per bambini a cura dell’Associazione RE MIDA sul tema della sostenibilità in occasione del “Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005 – 2014” indetto dalla Commissione Italiana Unesco.
Info 015/7591463
www.casazegna.org
archivio.fondazione@zegna.com

Durante il fine settimana, nei pressi di casa Zegna è possibile visitare le installazioni pubbliche del progetto di Arte Contemporanea ALL’APERTO promosso dalla Fondazione Zegna:
Le banderuole colorate, lavoro in situ 2007
Trivero di Daniel Buren,
le panchine – scultura di Alberto Garutti dal titolo ”il cane qui ritratto appartiene ad una famiglia di Trivero”.
I Telepati di Stefano Arienti
Horloge dell’artista RomanSigner, inaugurata nel 2012

Info: www.fondazionezegna.org/allaperto