Il recente WTM (World Travel Market) Latin America 2019, la principale fiera mondiale per l’industria di viaggi del continente sudamericano, è stata l’occasione per fare il punto sugli afflussi turistici dal Sud America all’Italia. Secondo i dati riportati dall’ENIT (Agenzia nazionale italiana del turismo) nel 2018 si è registrato un aumento del 6,7 per cento, rispetto al 2017. Il primo posto va ai brasiliani, con una crescita pari a 720 milioni di euro, seguiti dagli argentini. “Quello sud americano è un mercato in espansione che pesca dal passato, si rigenera grazie anche al turismo di ritorno” dichiara il presidente dell’Enit Giorgio Palmucci. Secondo Palmucci, il merito del successo va in particolare all’accordo di cooperazione tra Italia, Argentina e Brasile firmato dal ministro delle Politiche agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio.
Durante il WTM allo stand Italia allestito da Enit, che ha ospitato la Regione Emilia Romagna unitamente a 14 espositori tra cui compagnie aeree, tour operator ed hotel, sono state presentate le offerte per il mercato brasiliano. Punti cardine dell’offerta: città d’arte, food e lifestyle. Il Bel Paese conquista dunque il Sud America, ma l’attrazione è assolutamente reciproca, considerando la passione che gli italiani hanno per le destinazioni sudamericane. Una tendenza in aumento, confermata anche dalla classifica dedicata alle otto mete da non perdere nel 2019 (TOP 8 2019) di Bailey Freeman, editor di Lonely Planet ed esperto del Sud America. Al secondo e terzo posto, dopo il Nuovo Messico, troviamo Brasile e Colombia, seguiti, al quarto posto, dal Perù.
Il Brasile ha moltissimo da offrire al visitatore. “Il Brasile è un paese enorme che richiede visite ripetute per farsi capire davvero, ma fa parte del divertimento“, spiega Freeman. Il Paese è infatti composto da ecosistemi differenti, con peculiarità piuttosto esclusive. Nel Nord-Est, ad esempio, si rimane folgorati dalla bellezza dei parchi nazionali, come il Parco di Jericoacoara nello stato del Ceará, o quello dei Lençóis Maranhenses nello stato del Maranhão, con le sue dune mobili e le lagune cristalline. Altri imperdibili highlights sono i due straordinari ecosistemi naturali nel Mato Grosso, tra gli ultimi santuari del pianeta: il Cerrado, con la Chapada dos Guimarães, che si estende su un altopiano caratterizzato da bizzarre formazioni di arenaria, grotte e magnifiche cascate nascoste nel folto della vegetazione; mentre nel Pantanal (Patrimonio Unesco), la più vasta zona allagata del pianeta e la terza Riserva ambientale più grande del mondo, si può incontrare l’Onça pintada, il mitico giaguaro.