
Per molti italiani Locarno, località turistica sulla sponda svizzera del Lago Maggiore, è sinonimo del Film Festival, uno dei più importanti a livello mondiale, che si tiene tutte le estati in Piazza Grande da più di 70 anni (quest’anno, 76esima edizione, l’appuntamento è dal 2 al 12 agosto, https://www.locarnofestival.ch/it). In realtà, questa accogliente cittadina ha molte altre attrattive, dal Parco delle Camelie, dove per ben nove mesi all’anno è possibile ammirare bellissime varietà fiorite, al Moon and Stars Festival che, nel mese di luglio, ospita i concerti di star della musica del calibro di Sting e Zucchero (ttps://www.myswitzerland.com/it-it/scoprire-la-svizzera/manifestazioni/festival-moon-and-stars-2). Senza dimenticare a Locarno-Solduno la Fondazione Marguerite Arp, creata nel 1988 da Marguerite Arp-Hagenbach, vedova e seconda moglie del pittore, scultore e poeta francese Jean Arp che, nel 1916, fu tra i fondatori del Dadaismo a Zurigo.

Fino al 5 novembre prossimo, la Fondazione ospita la mostra Arp. Viaggio in Oriente, dedicata a un capitolo poco conosciuto della produzione artistica dello stesso Arp: la creazione di gioielli in argento e opere in ceramica, realizzate in collaborazione con artisti-artigiani israeliani. Per capire meglio come siano nate queste opere, occorre ricordare che nel mese di aprile del 1960 Jean Harp e sua moglie Marguerite intrapresero un viaggio alla scoperta del patrimonio artistico, storico e culturale del Vicino Oriente. Dopo un periodo di circa tre settimane trascorso in Egitto, dove visitarono tra gli altri il Museo egizio del Cairo, le piramidi e la Sfinge, si spostarono in Israele per partecipare alle celebrazioni della Pasqua e per vedere da vicino i luoghi sacri di Gerusalemme, proseguendo poi per Tiberiade e Nazareth. Giunti ad Haifa, si fermarono nel villaggio artistico Ein Hod, creato nel 1953 dall’architetto di origini rumene Marcel Janco, uno dei fondatori del movimento Dada insieme appunto allo stesso Arp e, tra gli altri, Hugo Ball ed Emmy Hennings.

Tra le molte attività svolte a Ein Hod, c’erano la tessitura artistica, la stampa e la lavorazione della ceramica e dell’argento. Arp, aperto e desideroso di mettere alla prova la sua creatività, si dedicò con entusiasmo alla sperimentazione con nuovi mezzi espressivi: nacquero così gioielli in argento e opere ottenute dalla lavorazione dell’argilla, realizzate appunto in collaborazione con gli artisti-artigiani israeliani, e oggi visibili nella mostra allestita in Svizzera. L’esposizione di Locarno inizia con alcune opere del periodo dadaista di Arp, Janco e Sophie Taeuber-Arp (prima moglie dell’artista) deceduta nel 1943. Nelle sezioni successive sono invece in mostra le opere risalenti al periodo del viaggio in Oriente che dà appunto il nome all’esposizione. Periodo in cui il Dadaismo stava conoscendo un revival a livello internazionale. Le creazioni in ceramica e i gioielli, anche se realizzati appunto principalmente nell’arco di tempo del viaggio in Oriente, sono riconducibili a precisi rilievi, opere tessili e su carta realizzati da Arp nel corso della sua lunga carriera, dagli Anni 20 alla maturità (l’artista è vissuto dal 1886 al 1966).
Oltre alle opere di Arp, Janco e Sophie Taeuber-Arp , l’esposizione presenta creazioni degli orafi François Hugo e Peter Johanaan, del pittore e ceramista Itche Mambusch e dell’artista Aviva Margalit.
Informazioni
Lo spazio espositivo si trova in Via alle Vigne 46 Locarno-Solduno, accanto alla proprietà Ronco dei Fiori acquistata dai coniugi Arp nel 1959, ed è aperto tutte le domeniche fino al 5 novembre 2023 dalle 14 alle 18. Aperture straordinarie il 18 e il 29 maggio, durante il Locarno Film Festival (2-12 agosto, tutti i giorni dalle 14 alle 17). Visite guidate e attività di mediazione culturale per scuole su appuntamento scrivendo all’indirizzo: info@fondazionearp.ch; tel. +41 917512543.
