HOSPITALITY

Hotel con villa

Il Grand Hotel Tremezzo prende in gestione Villa Sola Cabiati, dove organizza eventi privati e soggiorni in esclusiva

Il Grand Hotel Tremezzo prende in gestione Villa Sola Cabiati, dove organizza eventi privati e soggiorni in esclusiva 

villa_solaIl Grand Hotel Tremezzo, cinque stelle storico sul Lago di Como, ha acquisito la gestione della vicina Villa Sola Cabiati, residenza settecentesca dei duchi Serbelloni. Si tratta di un’importante aggiunta al cinque stelle di lusso, come sottolinea Paolo De Santis, amministratore delegato dell’hotel: «È un gioiello d’arte che possiamo utilizzare in esclusiva, offrendo un’esperienza -ne siamo certi – che permetterà di scoprire l’anima aristocratica del Lago, rendendo ancora più memorabile il soggiorno”.

La residenza nobiliare ha grandi saloni affrescati dalla scuola del Tiepolo al pianterreno, adatti a eventi e matrimoni, fino a 250 persone considerando i giardini, e una “Stanza degli Stucchi” al piano nobile che si presta per cene private di otto persone. Nelle due ali laterali sono disposte anche sei suite che, adeguate ora agli standard dell’ospitalità di lusso dell’hotel, possono essere affittate in toto per soggiorni in villa.

«In albergo non amiamo organizzare eventi privati. Facciamo solo piccole cose, come il pacchetto “Dimmi di sì” nell’angolo più intimo del nostro parco. Per il resto evitiamo di disturbare la quiete o limitare gli spazi a loro dedicati. Con la villa, grande e splendida, abbiamo ora un’intera struttura per organizzare gli eventi più esclusivi, senza disturbare gli ospiti dell’hotel e senza limitare loro l’accesso agli spazi pubblici!», racconta Valentina De Santis, figlia di Paolo nonché interprete giovane e innovativa del Tremezzo.

Una parte della residenza è adibita a museo privato, con porcellane, argenti, opere d’arte, violini e cimeli appartenuti alla famiglia fino agli ultimi discendenti Sola Cabiati, che vi hanno abitato fino al 1983. Tra questi sono curiose le statuine giapponesi con la testa mobile che nell’Ottocento erano usate per rilevare le scosse di terremoto e la loro intensità. Ci sono anche il letto a baldacchino di Napoleone Bonaparte e gli arredi della sua stanza quando fu ospite a Palazzo Serbelloni a Milano, oltre al cappello al tipico copricapo a caravella del Generale e altri suoi oggetti personali.

All’ultimo piano invece si visita l’appartamento dell’abate Giuseppe Parini, spesso ospite della villa: il soggiorno, lo studiolo con la biblioteca, la camera da letto con accesso diretto a una piccola cappella per le preghiere.

Grand Hotel Tremezzo e Villa Sola Cabiati sono a pochi minuti di distanza in limousine o in barca via lago.

Grand Hotel Tremezzo
tel. 0344 42491
www.grandhoteltremezzo.com

Storia in breve di Villa Sola Cabiati

Era stato Giuseppe Parini, poeta, scrittore, protagonista dell’Illuminismo italiano, ma soprattutto precettore del duca Gian Galeazzo Serbelloni dal 1754 al 1762, a battezzare “La Quiete” l’amatissima residenza estiva dei duchi Serbelloni sulla Riviera Tremezzina del Lago di Como. E nella seconda del ’700 fu proprio Gian Galeazzo Serbelloni, figlio di Gabrio e Maria Vittoria Ottoboni, a offrire alla villa l’aspetto di oggi, dallo splendido corpo centrale, affiancato da due eleganti ali laterali, al grande scalone, dai balconi in marmo alle persiane azzurre, omaggio al colore del lago, fino naturalmente al magnifico giardino all’italiana, diviso in quattro grandi parterres fioriti, e risalente sulla destra verso la montagna tra sentieri di felci e osmanti profumati.

Per la decorazione interna della villa, Gian Galeazzo chiamò Muzio Canzio, raffinato stuccatore della Val d’Intelvi, e Francesco Conegliani, allievo della bottega milanese del Tiepolo, che realizzò un ciclo di affreschi ispirati all’Eneide di Virgilio, tema suggerito probabilmente da Giuseppe Parini.

Accanto alla straordinaria collezione di arazzi e di vasi e maioliche, la villa accoglie nella sua parte museale, visitabile accompagnati da un membro della famiglia, importanti arredi e tra questi spicca la camera da letto di Napoleone e di sua moglie, Joséphine de Beauharnais, salvata dal bombardamento che distrusse una parte del Palazzo Serbelloni a Milano durante la seconda guerra mondiale, e quindi trasferita qui.

In seguito alle nozze di Luisa Serbelloni e del marchese Lodovico Busca, l’intera proprietà passò alla famiglia del marchese. L’eleganza e la notorietà della villa non sfuggirono ai contemporanei, tanto che Carlo Amoretti, scienziato e studioso d’arte milanese del XVIII secolo, scrisse: “Tremezzo ha molte ville amene e magnifiche, la Villa Clerici, o Sommariva, quindi le ville dei Brentani, dei Mainoni, dei De Carli, ma le supera tutte la Quiete dei Serbelloni, ora dei Busca”.

Nel 1813 l’architetto Francesco Bernardini Ferrari disegnò lo splendido imbarcadero, “ombreggiato dai platani che maestoso per quadruplice scalea mette alla Villa Quiete”, come lo avevano descritto le cronache del tempo.

Infine la villa venne ereditata dai conti Sola Cabiati, uniti ai Busca grazie al matrimonio tra Andrea Sola e Antonietta Busca nel 1871. Quindi nel 2017, la famiglia dei proprietari del Grand Hotel Tremezzo annuncia lo straordinario sodalizio con Villa Sola Cabiati e in esclusiva ai suoi ospiti offre questo meraviglioso esempio di arte, cultura e saper vivere italiano.