Riapre l’hotel Atlantis by Giardino: rifugio a cinque stelle che svetta su un colle ai piedi della montagna Üetliberg
di Davide Mura
Zurigo ha cambiato faccia negli ultimi anni e oggi può essere considerata una delle città più cool d’Europa. Per rendersene conto è sufficiente percorrere il quartiere di Zurich West: un polo di innovazione nato sulle ceneri della vecchia città industriale, costellato di gallerie, musei, spazi eventi polifunzionali, ristoranti alla moda, boutique di prodotti originali e curiosi assemblati con materiali riciclati.
Sul fronte dell’ospitalità, la città ha un’offerta ricca e diversificata. Io ho pernottato all’hotel Atlantis by Giardino, ai piedi della montagna Üetliberg, da cui si può godere una maestosa vista a 360° sulla città e sul lago, fino alle Alpi.
L’hotel sorge fuori dal centro cittadino ma in pochi minuti si arriva alla stazione ferroviaria grazie al sistema di trasporti pubblici di cui Zurigo è fiera e che tutti, anche gli ospiti di un cinque stelle, tendono a prendere uniformandosi al proverbiale understatement elvetico.
L’hotel si trova in un edificio studiato come esempio del modernismo post-bellico. Il cinque stelle ha riaperto di recente i battenti dopo una radicale ristrutturazione all’insegna della contaminazione di stili, con elementi di arredo degli anni 60 a fianco di creazioni di designer contemporanei come Patricia Urquiola: a prima vista possono disorientare per gli accostamenti quanto meno audaci, ma nel complesso convincono, offrendo un’allure sofisticata. Chic, ma pur sempre svizzero e con evidenti richiami alla natura, come la reception nella hall, scolpita in legno di noce su una base in rame bronzeo. Alle pareti fotografie storiche appartenenti all’hotel ricordano il suo passato e il ruolo che nel corso dei decenni l’hotel ha avuto per l’intera città.
Sul fronte dell’accoglienza, abbiamo 95 camere e suite, con pavimenti in parquet, pareti imbottite, pietra e marmo. Il ristorante stellato Ecco di Zurigo con terrazza è il regno dello chef Rolf Fliegauf.
Il bar e ristorante Hide & Seek si fondono in armonia tra marmo bianco con intarsi in marmo nero a forma di Y, che è pure la sagoma dell’edificio. Gli ospiti possono cenare tra libri d’arte e vetrate panoramiche.
La dipiù Spa è un chiaro esempio di come l’interior designer Inge Moore abbia inserito la natura all’interno dell’hotel. L’area piscina interna sembra scolpita nella montagna e per tutta la Spa si alternano morbide superfici. Già 10 anni fa, Daniela Frutiger, a.d. della società, aveva creato la propria linea di cosmetici che oggi comprende prodotti senza silicone, paraffina e conservanti. Tra i trattamenti proposti nella spa spiccano quelli dedicati alla cura della pelle (da sottolineare quelli energizzanti per il viso e il menu specifico per la pelle dei bambini e degli adolescenti), i bagni (al vino Merlot, oli aromatici alle erbe) e i percorsi ayurvedici.
Originale l’area fitness, in uno dei 300.000 bunker antiatomici sotterranei presenti negli edifici pubblici e privati svizzeri.
Prima di concludere la site inspection, il general manager Martin Vossen mi mostra l’ultimo piano, top secret e riservato all’esigente clientela dei paesi arabi del Golfo, magnati indiani e capi di stato con il loro seguito: qui tutto è opulenza e il minimalismo è bandito. Una delle facce dell’hotel, che come il mitologico Atlante si sobbarca sulle sue spalle un mondo di richieste e capricci senza battere ciglio.
Doppia da 414 euro.
Hotel Atlantis by Giardino