Nel 2022 il numero di visitatori di Grandi Giardini Italiani, network che conta 148 giardini in 13 regioni, leader nel settore dell’Horticultural Tourism, ha superato il record pre pandemico del 2019: quasi 9 milioni, contro gli 8,2 milioni nel 2019.
« È il sintomo che in Italia il turismo sta cambiando direzione, con un crescente interesse verso le destinazioni a contatto diretto con la natura», dice Judith Wade, fondatrice del network. «E siamo convinti che questa nuova porzione di turismo ne aumenterà il peso sul pil nazionale, attualmente pari al 13%». Di seguito alcune case history da record.
Grazie al meteo particolarmente favorevole dell’anno, molti giardini hanno allungato la stagione fino a novembre, e sempre più giardini sono aperti anche in inverno.
Oltre che per il turismo, il 2022 è stato un anno molto importante anche per il numero di matrimoni e di eventi corporate organizzati nel network Grandi Giardini Italiani. Per circa due anni, a causa del Covid, questo versante era rimasto in stand by e si sono così create liste di attesa che si protrarranno fino al 2023.
Molte proprietà hanno investito in bookshop, bar, ristoranti e bed&breakfast, più che raddoppiando rispetto a 10 anni fa il numero di addetti qualificati. Parchi e giardini si confermano come un settore in espansione e strategico per il turismo sostenibile in Italia.
Alcuni esempi
Le Terre Borromeo (Lago Maggiore) hanno raggiunto un record di 916.000 visitatori in 4 proprietà (Isola Bella, Isola Madre, Rocca di Angera e Parco Pallavicino), si tratta del 167% in più in rispetto al 2020; un dato interessante è la conferma dell’aumento di turisti italiani, che nel caso di Terre Borromeo costituiscono il 54% degli ingressi.

Villa Carlotta (Lago di Como) ha registrato un incremento del 109% rispetto al 2021 e del 420% in rapporto al 2020, con 200.000 visitatori; c’è stato un aumento notevole di visitatori francesi.
Castello di Pralormo (provincia di Torino) per l’edizione di Messer Tulipano 2022 ha raggiunto i 65.000 visitatori in 30 giorni, segnando il ritorno del pubblico ad eventi florovivaistici outdoor.
Il Labirinto della Masone (provincia di Parma) ha raggiunto gli 89.440 visitatori, con un aumento del 40% rispetto al 2020, circa l’80% dei quali italiani; ha trovato così conferma la tendenza per cui vengono premiati i giardini che organizzano eventi culturali, mostre e concerti.
Il Vittoriale degli Italiani (Lago di Garda) ha sfiorato i 250.000 visitatori, grazie anche ad un ricco cartellone di eventi.
Il Parco del Museo Ferroviario di Pietrarsa (Napoli) ha registrato un aumento del 23% in rapporto al 2021, con 130.000 visitatori, 70% dei quali italiani.
Villa Monastero (Lago di Como) ha avuto 200.000 visitatori;
la vicina Villa Cipressi (Varenna) ha più che raddoppiato il numero di visitatori, portandolo a 45.000.
Il trend positivo è presente anche nei giardini di proprietà dello Stato, con Villa D’Este a Tivoli (provincia di Roma) che ha registrato sino a metà novembre la cifra di 572.380 visitatori.
La Reggia di Caserta sino al 30 novembre ha registrato 750.000 visitatori, il doppio rispetto al 2021; la forte affluenza è stata favorita anche dalle importanti mostre in corso.
L’Orto Botanico Università di Padova ha registrato 204.711 visitatori, con un incremento del 19% rispetto al 2019.
Villa Tasca D’Almerita (Palermo) ha raggiunto i 100.000 visitatori, con uno zoccolo duro di pubblico creato anche grazie ad un sistema di abbonamento annuo.
Villa Erba Centro Internazionale Esposizione e Congressi (Cernobbio, Lago di Como) ha avuto un forte aumento di richieste come location per film e come sede di eventi corporate.
Parco Giardino Sigurtà (provincia di Verona ) ha registrato 420.000 visitatori in 8 mesi di apertura, grazie anche all’evento Tulipanomania, che ha totalizzato 150.000 visitatori in soli due mesi, marzo ed aprile.
Per avere l’elenco completo delle proprietà, consultare www.grandigiardini.it