Glion, università dell’alta hotellerie di Montreux, inaugura una specializzazione in Luxury Brand Management, per formare giovani per le maison del lusso
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Di Sara Magro per luxury24 (IlSole24Ore.com)
«Va tutto benissimo» dice in italiano uno studente mentre parla al telefono con la madre, seduto al tavolo della caffetteria. E come potrebbe essere diversamente con una giornata che comincia con caffelatte, croissant e una vista pazzesca sul lago di Ginevra, circondato da maestose Alpi? Sono le nove del mattino, alcune lezioni sono già iniziate, altre invece concedono una colazione prolungata con i compagni di corso. Gli allievi sono impeccabili, i ragazzi in giacca e cravatta, le ragazze in tailleur, capelli ordinati e scarpe lucide. Fa parte del dress code, dice Peter Cross, direttore dei campus di Glion, istituto universitario specializzato in Hospitality Management, Tourism ed Event, Sport and Entertainment Management (http://www.glion.edu/). Per tre anni e mezzo, gli allievi si specializzano nell’alta hotellerie in tutti i suoi aspetti, iniziando dalla pulizia delle stanze fino alla gestione del personale, al marketing all’amministrazione finanziaria. La stessa scuola era un albergo, e gli allievi lo usano come se lo fosse tuttora, a volte come clienti, a volte come impiegati per abituarsi a osservare le cose da diverse prospettive. A Glion si comincia sempre dalla pratica, e i ragazzi lavorano nei diversi reparti, compreso l’Hotel des Alpes, il ristorante gastronomico aperto al pubblico, dove si invitano i parenti in visita: tavola apparecchiata per bene, lampadari di cristallo, abbinamento studiato di piatti e vini, servizio formale. Anche qui, svolgono tutte le mansioni, da lavapiatti e aiuto chef a maitre, sommelier e bartender. Il direttore Cross sottolinea che gli allievi sono spinti a uscire dalla “comfort zone”, a mettersi in gioco per essere pronti poi agli stage nei vari Four Seasons, Starwood, Mandarin Oriental, Kempinski, Relais & Châteaux.
Ora, a reclutare stagisti e giovani da impiegare tra gli allievi di Glion, non ci sono più solo le compagnie alberghiere, ma, sempre più numerose, le aziende del lusso. Il programma accademico sviluppa infatti abilità interpersonali, come la conoscenza delle lingue e il savoir faire con la clientela che aprono posizioni nelle maison dell’alta moda e dell’orologeria, nelle banche e negli istituti finanziari. Se a questo si aggiungono i dati incoraggianti del rapporto Deloitte sui beni di lusso che indica il 14,3 % di crescita annua nel settore, si spiega la scelta di istituire, dal prossimo luglio, anche un corso di specializzazione in Luxury Brand Management, con lezioni di commercializzazione, comportamenti d’acquisto, comunicazione, pianificazione media, design e workshop organizzati dalla Domus Academy di Milano, una delle scuole più open minded in Italia, insieme a partner del livello di Cartier, Christie’s, De Beers, Moncler e Salvatore Ferragamo.
Fondata nel 1962, Glion è una delle tre facoltà più prestigiose della Svizzera, che a sua volta per storia, tradizione, pionierismo nell’industria del turismo moderno è stata soprannominata la “Silicon Valley dell’ospitalità”. I corsi, perlopiù in inglese salvo qualche sessione in francese, durano 7 semestri: il 1° e il 2° al campus di Montreux, il 4°, 6° e 7° a Bulle, poco distante, nella regione di Gruyère. Il 3° e il 5° sono dedicati agli stage. I 114 docenti, ex professionisti dell’ospitalità e accademici, sono svizzeri ed europei, mentre i 1850 studenti arrivano da tutto il mondo, prevalentemente Europa (il 57%) e Asia (il 29%), e in percentuali minori da Medio Oriente, Africa e Americhe. Ci sono anche 50 studenti italiani, come Emanuele, 21 anni figlio di albergatori romani che ha scelto Glion per l’impostazione manageriale e l’ambiente internazionale; e Martina, 24 anni, che dopo aver fatto la cameriera per sei mesi al Mandarin Oriental di Ginevra, ha deciso di specializzarsi appunto nel settore del lusso. Sperano, dopo un po’ di esperienza di alto livello all’estero, di portare il know how acquisito in Italia, che «nel turismo e nel lusso, ha grandi potenziali di sviluppo», affermano ottimisti i due giovani. «La scuola è impegnativa, anche economicamente (costa 35mila franchi svizzeri a semestre, ndr), ma l’investimento farà senz’altro crescere il nostro albergo vicino a Roma», dice sicuro di sé Emanuele. Per Martina invece, «durante gli stage ti fai le ossa, impari ad ambientarti e resistere in un posto di lavoro, ad avere a che fare con personale vero. E la scuola ti aiuta concretamente. Per esempio, al corso di Personal Development and Planning insegnano a scrivere propriamente il curriculum e la lettera di motivazione, e danno consigli pratici su come affrontare un colloquio di lavoro: guardare negli occhi l’interlocutore, parlare con voce ferma, vestirsi senza griffe in vista. Sono informazioni utili per un giovane che si affaccia per la prima volta nel mondo professionale».
Ovviamente lo svago è contemplato, con una bella palestra, la biblioteca, bar e ristoranti, e un club con terrazza panoramica per svagarsi, chiacchierare, leggere, ma l’impegno scolastico è notevole, con lezioni tra le 8 e le 18, e altre ore di studio la sera. Gli allievi però sono motivati e ottimisti perché sanno che, alla fine, il giorno della laurea, l’85% di loro riceverà 2-3 proposte di lavoro o assunzione.