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Giardini aperti a Bergamo

Arte in corte: il 18-19 maggio e il 25-26 si visita (eccezionalmente) Palazzo Moroni a Bergamo Alta

Arte in corte: il 18-19 maggio e il 25-26 si visita (eccezionalmente) Palazzo Moroni a Bergamo Alta


Di Giulia Valsecchi

A giardino aperto. Così si potrebbe definire il richiamo evocato da una nicchia con un tenace Nettuno che impugna il tridente al centro della corte di uno tra i palazzi storici italiani più prestigiosi. Palazzo Moroni, a Bergamo Alta, riflette l’incrocio generoso tra un patrimonio che risale al Seicento e un’architettura di giardini terrazzati e parterre fioriti in affaccio sui colli. È il segno di un talento antico che, combinato alle nature primaverili, preserva una grandezza espositiva oggi sotto la tutela della Fondazione Museo di Palazzo Moroni, grazie alla donazione del conte Antonio Moroni e all’abnegazione di partner pubblici e privati.

Forte di una prima esperienza ben accolta nel 2012, nei weekend del 18-19 e 25-26 maggio Palazzo Moroni riaprirà al pubblico gli interni per visite guidate e i giardini per i quali è previsto, per chi lo desidera, anche un biglietto dedicato. Un’iniziativa che replica sui temi del verde declinato nel leit motiv delle rose protagoniste dei circa due ettari di oasi coltivata anche a vigne e alberi da frutto, e ritagliata in elevazione da una torre pensatoio e in estensione da un roccolo. E saranno sempre le rose, nelle nuances dal rosso acceso al cipria, a vestire le sale del palazzo in omaggio al capolavoro di casa Moroni, il celebre Cavaliere in rosa o Ritratto di Gian Giacomo Grumelli, negli stessi giorni in prestito presso la sede del Credito Bergamasco per una mostra dedicata al suo autore, Giovan Battista Moroni.

Nei due pomeriggi di sabato sono in programma corsi di arte floreale a cura di Claudia Tinor Centi di Hanami, che realizzerà anche l’allestimento degli spazi, mentre la domenica sarà dedicata ai bimbi coinvolti in ateliers all’aria aperta per momenti di gioco e creatività a metà tra arte e natura. Sempre immersi nelle vastità, che dalla torre medievale abbracciano una porzione a ortaglia, sarà inoltre possibile acquistare cestini da pic-nic da gustare sull’erba.

Se è inoltre vero che Palazzo Moroni è testimone di una tradizione tenuta viva da una passione condivisa e affidata alla competenza di più attori, è essenziale inseguirne il fil rose anche per riconoscerne l’impegno diretto con il pubblico. Si rinnova infatti la campagna di sensibilizzazione proposta della Fondazione Museo di Palazzo Moroni per rilanciare, con un’offerta libera da 1 a 30 euro, una tra le aree green più preziose oltre che caratterizzanti del paesaggio bergamasco. Un rosa al giorno… è il suo motto, cui corrisponderanno cadeau profumati e curiosi, sempre in linea con quella selezione di rose da salvare e arricchire con la dedizione che finora ne ha mantenute intatte essenza e gradazione di colore. Non meno trascurabile e, anzi, fiore all’occhiello del collezionismo lombardo e nazionale, la raccolta di opere e arredi interni cui si accede da uno scalone monumentale affrescato da Gian Giacomo Barbelli.

Se si tratta a tutti gli effetti di una dimora storica che vanta l’eccellenza pressoché quotidiana di casa abitata, l’unicità di Palazzo Moroni è visibile sia negli ammodernamenti e decori ottocenteschi, sia nelle tappezzerie e telerie che guidano il visitatore in un itinerario che coinvolge storia famigliare, mecenatismo, gusto per la combinazione degli stili e devozione per il dettaglio mai scomposto, ma frutto in massima parte di maestranze della pittura lombardo-veneta tra cui spiccano, oltre al già citato Moroni, anche Bernardino Luini, Giambettino Cignaroli e Cesare Tallone.

Di stanza in stanza, fino ad affacciarsi sulla corte sobria e già grandiosa in prospettiva, il visitatore può immergersi in una versione della scena sociale e artistica italiana che unisce l’austerità della propria eleganza a una conservazione floreale dove la bellezza finisce per rifugiarsi volentieri. Ed è la stessa bellezza che salva il mondo a far credere, una volta in più, che a vestire l’arte sia  il connubio felice tra il rito delle nature e degli uomini che le ritraggono in timpani spezzati, giganti, battaglie ed episodi del mito in cui l’immaginazione può finalmente sconfinare libera.

18/19 Maggio – 25/26 Maggio

Fondazione Museo di Palazzo Moroni

Visite orario continuato 10.30- 18.30

Via Porta Dipinta, 12 – Bergamo

tel. 035-244870 / e-mail: info@fondazionepalazzomoroni.it