La fotografia d’autore racconta il lavoro. Si inaugura a Bologna il 2 ottobre, nel centro storico e alla fondazione MAST, la Biennale Foto/Industria 2015

di Gianmario Marras
Produzione, Post-produzione, produttori, pausa, prodotti. Il lavoro in tutte le sue declinazioni, con particolare attenzione alla produzione industriale, sarà il tema centrale della seconda edizione della Biennale Foto/Industria 2015, in programma dal 2 ottobre al 1 novembre a Bologna. 14 esposizioni ospitate al Mast (Manifattura di arti, sperimentazione e tecnologia) e in altre 11 prestigiose sedi, nel centro storico cittadino. Dopo le immagini di Cartier Bresson, Robert Dosneau, Erwitt e Basilico esposte nell’edizione 2013, a raccontare il tempo del lavoro, saranno gli scatti di alcuni fra i protagonisti di spicco della fotografia del XX secolo, insieme a quelli giovani emergenti e di altri autori, non professionisti, utilizzatori saltuari del mezzo fotografico.
David LaChapelle – Land Scape Castle Rock 2013
Hong Hao – Le mie cose n.7B 2008, oggetti scansionati
Edward Burtynsky Acciaieria Baodteel n.2, Shangai 2005
Winston Link La locomoiva Hot Shot in direzione est, WVirginia 1956
Luca Campigotto Arsenale di Venezia 2000
Neal Slavin Royal National Lifeboat Institution
Gianni Berengo Gardin Cantieri Navali Ansaldo, Genova 1978
Kathy Ryan Office Romance: 7/3/2013, 6,36 p.m. The New York Times
Jason Sangik Noh Pancreas e milza, 2009
Léon Gimpel Luminarie delle Galeries Lafayette, Parigi 1/12/1933
«Ancor più della prima edizione del 2013 – spiega il curatore François Hébel – questa rassegna unica al mondo per la sua capacità di selezionare sguardi e visioni sul lavoro e la produzione, è in realtà un autentico festival internazionale di fotografia industriale offerto dalla Fondazione MAST e dal Comune di Bologna ai visitatori, nella cornice eccezionale del centro storico della città e nella riqualificata area periferica dove sorge il MAST. Nel centro città nuovi spazi espositivi con Palazzi storici, cappelle barocche e musei, danno modo ai visitatori di accedere a piedi a luoghi di grande interesse e alle loro collezioni, in occasione della visita a FOTO/INDUSTRIA – L’ambito del lavoro e della produzione – aggiunge Hébel, co-fondatore fra l’altro del Museo della fotografia di Winthertur – richiama immediatamente la vita quotidiana e la società. Un terreno fertile per la fotografia, fin dalla sua nascita, luogo di sfide, di simboli, dove la realtà viene raccontata, ma anche trasformata. Dall’infinitesimale al gigantesco, dal raggio di sole sulla moquette, al treno che sfreccia nella notte a tutta velocità, dalla ricostruzione artificiale che sembra più vera della stessa realtà a composizioni di oggetti recuperati che sembrano, questi si, disegni, dal bello che dovrebbe essere visto brutto, dai corpi logori e sfruttai alla sontuosa dignità dell’ironia e della poesia, i fotografi invitati hanno tutti scelto punti di vista e modi di operare forti, inattesi e soprattutto significativi». Il programma di eventi di quello che si può considerare un vero e proprio festival internazionale di fotografia industriale, prevede anche l’incontro con fotografi e curatori di entrambe le edizioni della Biennale e la presentazione dei finalisti e del vincitore del concorso GD4PhotoArt per la promozione di giovani fotografi.
Biennale Foto/Industria www.fotoindustria.it – Apertura a Bologna, dal 2 al 1 novembre nelle sedi del centro storico e fino al 10 gennaio 2016 alla fondazione MAST