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Foliage di Romagna

Idee per un weekend di Halloween tra castelli stregati, foglie rosse e mare d’autunno

L’autunno in Romagna profuma di funghi, sangiovese e tartufi. Ma profuma anche di sabbia e di onde su spiagge romantiche, lasciate, finalmente, a chi ci vive tutto l’anno. Quando le foglie iniziano a farsi rosse e dorate, si accendono i camini e l’aria si riempie dei fumi speziati della legna che brucia, è il momento di andar per borghi a scoprire tutto il meglio che questa stagione ha da offrire in una regione famosa per l’ospitalità. Ma è anche il momento per godersi il tiepido sole autunnale e il rumore delle onde e dei gabbiani sulla costa. La stagione che cambia sulla costa Romagnola ha un sapore tutto suo. Non succede lo stesso altrove. Qui è una ritualità che sa di nostalgia d’infanzia. Quando le estati duravano 4 mesi e sembravano infinite. Si ritirano gli ombrelloni, poi le sdraio, si chiudono gli stabilimenti e si rivestono i vetri delle hall degli alberghi familiari lungo la riviera. Così accade a Rimini, Riccione, Cesenatico e così accade anche a Bellaria Igea Marina, una cittadina che vive soprattutto del turismo balneare estivo e che d’inverno quasi si addormenta tornando a ritmi lenti, scanditi dalle poche bici che circolano.

Ma è qui a Bellaria che a fine stagione si scopre l’ospitalità più autentica, come nell’Hotel Villa Claudia dove Pietro e la sua famiglia gestiscono un albergo familiare, semplice e super organizzato (riapertura in primavera). A sorpresa, è infatti l’unico hotel della cittadina a offrire piatti di gustosa cucina vegana e a prova di glutine per chi soffre di celiachia. Persino la mitica piadina si può imparare a cucinare con gli ingredienti giusti e la farina apposta per celiaci. La sorella di Pietro, Claudia, che ha dato il nome all’hotel, ne prepara una saporitissima anche senza strutto. A dimostrazione che la piadina è davvero un piatto adattabile ad ogni gusto ed esigenza. Claudia organizza su richiesta delle lezioni di cucina divertenti e ben fatte.

Bellaria è una ottima base per esplorare i borghi dei dintorni. E per chi vuole passare un weekend di Halloween davvero da brivido, le visite notturne al Castello di Montebello sono un must. Questa fortezza di origine medievale nasconde infatti diversi misteri. Come quello del fantasma della piccola Azzurrina. La bimba, figlia di Uguccione, feudatario del castello nel Trecento, era nata albina e, mentre giocava, sparì in una notte di tempesta facendo perdere completamente le sue tracce. Da quel giorno sono ormai innumerevoli gli avvistamenti e le apparizioni nel castello. Non solo. Sembra davvero che il castello di Montebello, nei secoli al centro di diverse vicende di guerra, sia dimora di altri spiriti inquieti, registrati, insieme alla “voce” di Azzurrina. I proprietari del castello hanno fatto installare nella galleria dove sarebbe scomparsa la bambina, alcuni strumenti sofisticati per monitorare questa attività. Gli strumenti sono gestiti da centri specializzati e ogni anno rivelano nuove sorprese. I visitatori possono sentire alcune di queste registrazioni durante il tour notturno. La visita , fatta da guide bravissime, è seria e ben spiega i diversi fenomeni con un approccio preciso ma che non rinuncia alla suggestione. Ogni sabato le visite notturne sono alle 22:30 e alle 23:00, aperte anche ai bambini. E per una volta, il brivido di arrivare al castello immersi nella nebbiolina sottile della sera, non bisogna certo andare a cercarlo in Scozia.