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Quanto ci piace il Brasile

I dati del Ministero del Turismo dichiarano +7,5% di turisti nel 2010. E al terzo posto ci sono gli italiani. Ma dove vanno?

Ceará: buggy, dune, jangadas e surf. Foto di Andrea Foschi

Nel 2010 il turismo in Brasile è cresciuto del 7,5% rispetto al 2009. In cifre, 5,161 milioni di turisti stranieri hanno visitato il Brasile nel 2010, e 245.491 italiani lo hanno preferito ad altre destinazioni per la varietà di paesaggi e di attività. I dati del Ministero del Turismo pubblicati da Embratur (Istituto Brasiliano per il Turismo) dimostrano inoltre che rispetto al 2003 l’aumento è stato del 24,9% e che gli italiani sono al terzo posto come numero di visitatori, dopo gli argentini e gli statunitensi. Ma dove vanno?

Oltre a São Paulo, Rio de Janeiro e Bahia, una delle mete preferite dai turisti italiani è il Ceará nel Nord Est, uno Stato povero ma straordinariamente ricco di spiagge deserte e dune imponenti che si estendono per chilometri e chilometri. Ci si muove in Dune Buggy, che si arrampicano facilmente sulla sabbia per poi lanciarsi giù, lungo pendenze mozzafiato. Niente paura: chi non se la sente, può chiedere all’autista di moderare la velocità e sembrerà di viaggiare in carrozza. Il divertimento comincia a Cumbuco e Lagohina, a nord di Fortaleza (la capitale del Ceará), ma le escursioni più belle si fanno a sud, a Praia das Fontes, partendo presto al mattino per evitare l’alta marea al ritorno. Qualunque sia la scelta, il percorso è adrenalinico, e tra una discesa ardita e una risalita, si riprende il fiato in una barraca, per mangiare pesce arrosto, e bere latte di cocco e caipirinha.

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Dormire: Rancho do Peixe, 20 bungalow sulla Praia do Preà (da 125 $), e Vila Kalango, eco-pousada con 24 camere, 9 palafitte, 8 bungalow e 7 appartamenti a Jericoacoara (da 185 $). Le due strutture, a 12 chilometri una dall’altra, sono anche centro di wind e kite surf.