DESTINATIONS

Dall’altro lato delle Alpi: l’autunno d’oro del Vallese

Tra i boschi e gli alpeggi si snodano ottomila chilometri di sentieri. Sulla tavola, l’essenzialità della montagna e le sue raffinate interpretazioni si accompagnano agli eccellenti vini locali. L’arte e la musica completano l’offerta di un soggiorno sulla vetta del bon vivre

Se agli antichi Romani, rinomati estimatori dei bagni termali, va il merito di avere scoperto le virtù sotterranee del Vallese (a Leukerbad, gli scavi attestano la loro presenza fino dal IV secolo a.C.) a noi rimane l’invito a proseguire l’esplorazione di un territorio che continua a sedurre.
Sulla piana dove il Rodano traccia il decumano del cantone svizzero affacciano pendici rivestite di vigneti e di boschi, interrotte dall’imboccatura delle valli laterali che si irradiano sovrastate da un pantheon di cime straordinarie: al Vallese, il primato di avere 45 delle 82 vette alpine che superano i quattromila metri. Su una superficie grande quasi quanto la Liguria l’offerta turistica nelle dolci giornate d‘autunno si rivolge agli amanti della natura e della gastronomia, mentre le cantine danno il via alla svinatura.
Nei boschi o più in alto, oltre gli alpeggi, ogni escursionista può trovare tra gli ottomila chilometri di sentieri, quello che fa al caso suo. Sulla tavola, l’essenzialità della montagna e le sue raffinate interpretazioni si accompagnano agli eccellenti risultati di una viticoltura scoscesa, che si estende tra 400 e 1100 metri di quota, delimitata da muri a secco alti decine di metri (quello “da record” supera i 30 metri).

ANDAR PER BISSE

L’acqua e il vino scorrono grazie a un sapiente mix di dedizione e tecnica. Circondati da un paesaggio di boschi e nevi perenni è difficile immaginare quanto l’acqua possa rivelarsi un elemento prezioso. Invece, in un territorio dove il sole splende 300 giorni all’anno e le precipitazioni hanno gli stessi livelli di Tunisi si scopre che non è per nulla scontato indirizzare ai campi e ai frutteti il liquido vitale che precipita dai ghiacciai. Così nascono le bisse, canali d’irrigazione storici del Vallese. Molte di queste rogge alpine sono in funzione ancora oggi e vengono conservate con grande cura: affiancano i sentieri e il loro canto vivace rende l’escursione ancora più piacevole! Nel solo comune di Nendaz, a circa 1300 metri di altitudine – il paese è una vera e propria balconata panoramica sulla valle del Rodano – le bisse si snodano per 92 km e la più antica risale al 1453. Noi consigliamo una passeggiata lungo la più “moderna” bisse du Milieu (risale solo al ‘700) e una sosta gourmande presso lo Chalet les Rindes: la struttura è idilliaca (sia le camere dove è possibile soggiornare che il giardino sono estremamente accoglienti, senza leziosità) e il padrone di casa, Tim Fournier, previa prenotazione, accoglie volentieri ospiti di passaggio alla propria table d’hôtes, presso la quale gustare un’ottima raclette d’alpeggio e accompagnata da un bicchiere di Fendant, il vino bianco che tradizionalmente vi si abbina.

IN ALTO I CALICI

Se non avete mai sentito parlare dei vini vallesani è perché questo tesoro viene gelosamente custodito e consumato in loco (le esportazioni sono limitate e per ovvi motivi sono rivolte perlopiù al nord Europa). Pertanto, come fece Maometto… cogliamo l’occasione per andare noi alla montagna. Cinquemila ettari in tutto il vallese ospitano quasi sessanta diversi cultivar per una produzione vinicola limitata ma eccellente.
A dare il benvenuto al viaggiatore enofilo sono Les Celliers de Sion, che schiudono le porte al regno dei vini vallesani in prossimità della capitale del cantone. Frutto della collaborazione e tra le due case vinicole Bonvin e Varone, Les Celliers hanno realizzato il primo enoparco d’Europa, già insignito di prestigiosi premi (Prix suisse de l’oenotourisme 2018, e Prix du Global Winner Swiss Award ad Adelaide). Lo spirito innovativo, evidente fin dal quartier generale, un edificio ultramoderno a totale sostenibilità energetica, si esprime in una visione turistica che coniuga attività diverse: le degustazioni dei vini presso la sede; le escursioni a piedi o in e-bike tra i vigneti;  la conoscenza dei vitigni raccontata da una guida o fruibile con l’app che geolocalizza il visitatore e fornisce mappe e informazioni dettagliate; le soste nelle guérites (costruzioni un tempo utilizzate come rimesse per gli attrezzi) dove gustare ottimi piatti della tradizione debitamente annaffiati. Si segnalano la Guérite le Cube o la Guérite Brûlefer, affacciate sui filari scoscesi, con vista panoramica sul castello di Tourbillon che svetta dal centro di Sion.
Vini freschi o strutturati, comunque di carattere, come i bianchi Petite Arvine, Fendant (da uve Chasselas), Heida, ma anche rossi come Humagne Rouge, Cornalin, Syrah, Pinot Nero, solo per citarne alcuni. Ce li descrive con passione Marie-Thérèse Chappaz insignita del premio di Viticoltrice dell’anno (2021) e di Personalità dell’anno (2017), mentre degustiamo una generosa successione di calici presso l’azienda biodinamica che porta il suo nome. I vigneti, spontaneamente inerbiti, si susseguono sui terreni granitici e scoscesi, mentre seguiamo gli agili passi di Marie-Thérèse, che ci trasmette tutta la passione e l’impegno necessari a far traboccare di grappoli quei tronchetti nodosi.

INATTESE FONDAZIONI

L’abilità (tipicamente elvetica) di valorizzare il territorio e i suoi prodotti, creando destinazioni forti di un appeal non solo naturalistico e gastronomico, passa anche dall’arte e dal recupero di tradizioni inattese. Nella sola Martigny (16.000 abitanti), due fondazioni sono estremamente rappresentative.

Fondation Pierre Gianadda

Quando l’ingegnere edile Léonard Gianadda, impegnato in un cantiere nel cuore della città, portò inavvertitamente alla luce i resti del più antico tempio gallo-romano della Svizzera, rinunciò alla costruzione della palazzina prevista e al suo posto realizzò uno straordinario centro culturale, in memoria del fratello Pierre da poco tragicamente scomparso. Oggi l’offerta culturale della Fondazione spazia dalle prestigiose esposizioni d’arte (fino al 20 novembre è in corso la mostra dedicata a Henri Cartier-Bresson), alle collezioni archeologiche, alle auto d’epoca, passando per il parco dedicato alle sculture. Qui trova spazio anche la musica che nella sua 45esima stagione concertistica annovera ospiti quali Cecilia Bartoli, Daniel Barenboim, Christian Zacharias, i Solisti Veneti…

Fondation Barry

La Fondazione Barry, invece, ha rilevato dai canonici del colle del Gran San Bernardo il canile dei celebri cani omonimi. Da allora la Fondazione è proprietaria del più antico allevamento al mondo del cane diventato un’icona elvetica. Questa particolare razza canina qui è preservata come un “bene culturale”, simbolo dell’amicizia tra cane e uomo. La “vocazione” al salvataggio e l’indole estremamente mansueta continua a essere valorizzata con progetti nel settore sociale: visite in case di riposo e nelle scuole insieme a interventi di pet therapy impegnano i San Bernardo della Fondazione con il presupposto che le interazioni con l’uomo attivino le nostre forze fisiche, spirituali e nonché sociali. L’allevamento è affiancato da un interessante museo che ripercorre la storia della lunga amicizia tra questi molossoidi e l’uomo, con un’ampia sezione dedicata ai bambini.
Scopri, conosci, apprezza. Il paradigma che dovrebbe accompagnare i nostri viaggi non è scontato, ma se volete mettere alla prova questo semplice mantra non esitate a varcare il Sempione.

DOVE DORMIRE

Hotel Nendaz 4 Vallées
Stile alpino confortevole e autentico, a due passi dagli impianti dell’immenso comprensorio sciistico “4 Vallées”. Si distingue per la straordinaria spa che copre una superficie di oltre duemila metri quadrati | www.hotelnendaz4vallees.ch
mARTigny Boutique Hotel
In virtù di un partenariato con la Fondation Gianadda, ogni camera è titolata a un artista, che le dà il nome e le cui riproduzioni decorano le pareti. Ma non solo, l’hotel attua una progetto di integrazione sociale che prevede l’impiego di trenta persone fragili e portatrici di handicap | www.hotel-martigny.ch

INFO

Sito ufficiale | www.vallese.ch
Nendaz | www.nendaz.ch
Martigny | www.martigny.com
Fondation Gianadda | www.gianadda.ch
Fondation Barry | fondation-barry.ch