Anche Richard Gere sul palco durante gli insegnamenti a Milano del XIV Dalai Lama. “Sono qui come studente”

di Roberta F. Nicosia
Richard Gere, buddhista praticante e amico personale del capo spirituale del Buddhismo Tibetano, era tra i partecipanti agli insegnamenti del XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso che si sono svolti alla Fiera di Milano il 21 e 22 ottobre.
Gentile, sorridente, quasi refrattario alla sua stessa popolarità, l’attore e attivista dei diritti umani si è mostrato disponibile a chiacchierare e ricevere piccoli doni. Accompagnato dalla giovane compagna Alejandra Silva, anche lei praticante buddhista da quando lo ha conosciuto, come mi ha confidato lei stessa, Gere è stato seduto sul palco in mezzo a monaci tibetani e rappresentanti di tutte le religioni del mondo durante tutti gli insegnamenti.

Nel corso dell’incontro di sabato Sua Santità Tenzin Gyatso ha tenuto la cerimonia dell’iniziazione Avalokiteshvara, rappresentazione della compassione di tutti i Buddha, una benedizione rivolta non solo ai fedeli del Buddhismo ma a tutti coloro che desiderano condividerne i valori di amore e compassione, con la proclamazione di mantra e distribuzione di petali di fiori e fasce di seta rosse da stringere intorno al capo.

Nel pomeriggio, poco dopo la cerimonia di consegna delle chiavi della città di Rho da parte del Sindaco Pietro Romano e prima della conferenza pubblica del Dalai Lama, Richard Gere è salito sul palco a testimoniare la sua esperienza e il suo impegno a favore del popolo tibetano. “Questo non è un evento politico, anche se tutte le attività del Dalai Lama sembrano diventare politiche. Ma io sono qui come studente, – ha detto Gere -. Ovunque arrivi Sua Santità si crea questo senso di vicinanza, ci si sente tutti inclusi. Sono felice di essere qui a Milano, perché i tibetani sono gli italiani dell’Asia”! – ha aggiunto strappando un sorriso e un applauso alla sala gremita all’inverosimile (12.000 partecipanti dai cinque continenti secondo gli organizzatori dell’istituto Ghe Pel Ling).
