Ad ILTM, la fiera del viaggio di lusso che si è appena svolta a Cannes, molte catene alberghiere hanno annunciato aperture in Italia, puntando con insistenza, soprattutto su Venezia, Roma e Firenze. Ma anche Milano è ben posizionata in cima alla wishlist. Ferragamo ha annunciato l’apertura di un nuovo hotel in corso Venezia, con un’uscita in via Sant’Andrea nel cuore del Quadrilatero della Moda. Come ha raccontato il presidente Leonardo Ferragamo nella boutique della Croisette, la Maison ha acquisito l’ex Seminario Arcivescovile in corso Venezia. Celle, refettori e sale di studio diventeranno gli spazi di un nuovo Portrait, il brand della Lungarno Collection che meglio esprime il legame tra l’ospitalità, lo stile Ferragamo e la storia di Salvatore, patron e fondatore di un gruppo che rende onore all’eleganza classica italiana nel mondo. Bisognerà attendere l’autunno del 2020 per prenotare una suite al Portrait Milano, tanto ci vorrà per realizzare il progetto dello studio di Michele De Lucchi.
Sempre a Cannes, Chris Orlikowski, direttore della Comunicazione di Como Hotels annuncia grandi novità, tra cui l’apertura di un ristorante “alla brace” a Londra, un nuovo ristorante nell’hotel Liberty di Miami a febbraio, il rinnovo totale del resort Coco Island alle Maldive per novembre 2019, e un nuovo hotel in Toscana, a venti minuti da Firenze. Si tratta di una struttura già esistente, che dovrà essere rinnovata ma, “incrociando le dita” – dice Chris – “dovremmo essere pronti a ricevere i primi ospiti già nell’estate 2019”. Però al momento, non è autorizzato a dare il nome dell’hotel e della località in cui si trova.
Quanto a Rocco Forte, che già tre anni fa aveva annunciato di voler spingere il turismo italiano di qualità, è passato alla pratica acquistando, fatto tuttora in attesa di rettifica governativa, Villa Igiea, una delle strutture storiche siciliane con una posizione straordinaria: è infatti a pieno titolo un hotel cittadino, trovandosi nel centro di Palermo, ma ha tutta l’aria di un resort sul mare con uno splendido parco di palme e giardini che digrada fino a riva. Quella di Palermo è la più recente delle acquisizioni, e sicuramente non l’ultima, lascia intendere Sir Rocco che nel 2018 ha rinnovato il Savoy di Firenze, acquisito l’Hotel de la Ville a Roma, e preso il management della Masseria (con golf) Torre Maizza, a Savelletri di Fasano, che riapre nel 2019 dopo un rinnovo di 6 milioni di euro con la guida di Olga Polizzi, architetto del gruppo e sorella del patron.
L’Italia è sempre più un meta del turismo di lusso, e lo sarà anche in futuro. Almeno a giudicare dall’interesse insistente dei grandi gruppi alberghieri. Si sa che Four Seasons è a caccia di strutture a Roma e Venezia, e si sa anche che Oetker Collection spera di trovare prima o poi l’hotel dei suoi sogni a Milano, Firenze o Roma. Quanto al Lago di Como, Mandarin Oriental ha da pochi mesi chiuso il contratto per il management di Casta Diva, che riapre a primavera 2019 rinfrescato negli interni. Non era andato invece in porto il contratto per l’acquisizione del Bauer di Venezia, che è tutt’ora sulla piazza, in trattativa forse con Four Seasons che d’altra parte attende la fine dei lavori per aprire con il suo nome l’ex San Domenico a Taormina. La Serenissima resta sempre in cima ai desiderata delle compagnie alberghiere, ma l’offerta è comunque limitata. Rosewood ha da poco chiuso il contratto per la gestione di Palazzo Donà Giovanelli, che apre al pubblico nel 2020, mentre è di prossima apertura, slittata da dicembre a gennaio 2019, Palazzo Canova con H10 Hotels, il gruppo che ha tra i suoi brand di lusso “The One”, da poco inaugurato a Barcellona, e a primavera 2019 anche Lisbona con il magnifico Palacio da Anunciada.