
Un evento imperdibile per gli amanti del buon bere e delle buone letture: sabato 6 e domenica 7 maggio al Castello San Salvatore a Susegana, in provincia di Treviso, si terrà Co(u)ltura Conegliano Valdobbiadene, il primo Festival della letteratura del vino presentato dal Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, l’ente privato che garantisce e controlla il rispetto del disciplinare di produzione di questa eccellenza enologica amata in tutto il mondo.
Come sottolinea Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di Tutela, «con Co(u)ltura Conegliano Valdobbiadene vogliamo proporre un modo più ampio e coinvolgente di presentare il nostro prodotto. Si tratta di un evento che prende spunto dalla presentazione dell’ultima annata del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg per condurre il visitatore in un percorso appassionante nel mondo del vino. Attraverso gli incontri con gli autori e i loro libri, con i produttori di Conegliano Valdobbiadene, con le immagini, che useremo in varie modalità per raccontarne le molteplici sfaccettature, i visitatori avranno l’occasione di farsi sorprendere dai molteplici spunti di approfondimento e intrattenimento che siamo certi li coinvolgeranno».

In effetti gli spunti che verranno proposti sono veramente numerosi: non solo i libri e gli autori, coordinati dal direttore di Civiltà del bere Alessandro Torcoli, ma anche varie degustazioni, banchi d’assaggio con i produttori, masterclass, videoproiezioni e mostre sulle diverse declinazioni del tema enologico. Il tutto allo scopo di dimostrare che il vino non è solo un prodotto da consumare, ma espressione culturale in senso lato, passione, fatica, gioia, condivisione.
«Co(u)ltura è un’occasione straordinaria per vivere il vino nella sua dimensione migliore, quella culturale», spiega Torcoli. «E’ la prima volta che un Consorzio decide di andare oltre la dimensione promozionale del proprio vino per restituire al pubblico occasioni d riflessione autoriale, grazie all’incontro con scrittori, giornalisti e saggisti di chiara fama. I visitatori potranno alternare sessioni di assaggio a presentazioni di libri a tema enogastronomico, per uscirne arricchiti non solo nei sensi, ma anche nell’intelletto». Insomma, sarà anche vero che, come sosteneva il chimico e microbiologo francese Louis Pasteur, «una bottiglia di vino contiene più filosofia che tutti i libri del mondo», però la qualità di questa bevanda si è innalzata col passare del tempo grazie allo studio, alla sperimentazione e alla ricerca. In altre parole, grazie alla coltura, che ha forgiato i paesaggi, e grazie alla cultura, che nel corso del tempo è riuscita a proiettare nel mondo realtà un tempo locali, come appunto quella del Prosecco.
Impossibile elencare tutti gli appuntamenti di questo importante fine settimana (per saperne di più: www.coulturafestival.it), ma tanto per avere un’idea basti pensare che all’evento saranno presenti i nomi più autorevoli dell’enologia italiana, come l’agronomo Attilio Scienza e Luigi Moio, presidente dell’Oiv, l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, punto di riferimento scientifico e tecnico del mondo vitivinicolo.

Per chi desidera approfondire la conoscenza del Conegliano Valdobbiadene, sarà possibile iscriversi a masterclass appositamente pensate, anch’esse proposte “in abbinamento” a un libro che a vario titolo affronterà il tema del territorio, dai versi del poeta Andrea Zanzotto, nato e cresciuto tra le colline del Prosecco Superiore, agli studi sui suoli di Diego Tomasi, direttore del Consorzio. Anche le giovani leve della letteratura faranno la loro parte: Antonio D’Orrico, critico letterario, incontrerà infatti i finalisti del Premio Campiello Giovani ’22, autori di racconti ispirati dalle colline del Conegliano Valdobbiadene.
Sarà coinvolto anche Mike Veseth, giornalista ed esperto del mercato globale del vino, nonché autore di molti libri relativi all’economia che ruota intorno all’enologia: intervistato da Susan Gordon, comunicatrice ed esperta di vino, fornirà un quadro della situazione al di là dei nostri confini nazionali. Infine il giornalista Gad Lerner dialogherà con Alberto Grandi, professore di economia e management all’Università di Parma, sull’origine delle denominazioni.

Per quel che riguarda le mostre, ce ne saranno due: la prima dedicata ai manifesti pubblicitari del Museo nazionale Collezione Salce di Treviso visitando la quale si potrà capire come veniva promosso il “prodotto vino” fino alla prima metà del ‘900; la seconda invece, di carattere immersivo, trasporterà il visitatore in mezzo ai filari e alle storie che riguardano questo territorio unico al mondo. Non mancherà neppure l’animazione musicale dei Dj set ClubVeriDisQuo (sabato 6 dalle 15 alle 21) e Dj Macca e Zizza (domenica 7 dalle 14 alle 19). Senza dimenticare, durante la serata del 6 maggio, il video mapping proiettato nella magnifica corte del Castello San Salvatore: il racconto della storia del Consorzio di Tutela, senza il quale il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg non sarebbe il vino che è…
Informazioni: www.coulturafestival.it; www.prosecco.it