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Conoscete lo Zimbabwe?

I turisti italiani sono ancora pochi, ma questo paese è una vera scoperta

Gli italiani non vanno in Zimbabwe, gli altri turisti sì per la ricchezza e l’integrità ambientale, per l’ospitalità di alto livello. Compreso tra Zambia, Mozambico, Sudafrica e Botswana l’ex Rhodesia è un gigantesco altopiano a terrazze che precipita con scarpate sui due grandi fiumi che ne segnano i confini, lo Zambesi a nord e il Limpopo a sud; al centro una lunga catena di colline di oro, carbone e di tutti gli altri minerali, e poi foreste su metà del territorio (protetto per il 15%), animali. Con tutte queste ricchezze, non è difficile spiegarsi perché il turismo naturalistico rappresenta una delle maggiori risorse del paese. Oltre alle strafamose cascate Vittoria, patrimonio Unesco, c’è il parco nazionale Hwange, un enorme bush con pozze d’acqua con la maggior concentrazione di fauna (e quindi di turisti): solo gli elefanti sono 22 mila! Ma poi si ci sono le pitture rupestri delle Matapos Hills, la grande città medievale Great Zimbabwe, le piantagioni di tè e i villaggi del Nyanga National Park, decine di elefanti, bufali, ippopotami, coccodrilli, rinoceronti neri che pascolano tra mogani, fichi selvatici, ebani e baobab del parco Mana Pools. Con la visita ai parchi Matusadona e lo sconosciuto Kizarira si conclude il viaggio: 17 giorni studiati dall’operatore I Viaggi di Maurizio Levi. Uniche partenze per piccoli gruppi con voli di linea Lufthansa da Milano e Roma via Johannesburg il 9 luglio, 11 e 22 agosto 2011, pernottamenti in hotel e lodge (2 notti in campo tendato) con mezza pensione, accompagnatore dall’Italia; da 4.480 €.

I Viaggi di Maurizio Levi
tel. 0234934528