Quando visiti un luogo che ti entra nel cuore, acquista un souvenir per ricordare il viaggio, così quando ti viene nostalgia lo puoi guardare, usare, indossare come antidoto. Purtroppo però i souvenir sono inutili paccottiglie Made in China.
In ogni luogo visitato invece si dovrebbe ricavare il tempo di cercare un oggetto rappresentativo, e possibilmente acquistarlo da un artigianato o da un artista locale. Ma spesso è una caccia al tesoro senza esito. Un bel souvenir è un pijama di seta stampata con gli arazzi dell’Hotel Posta Vecchia a Ladispoli, un caftano della boutique dell’Hotel Sirenuse di Positano. Lo sono le maschere in cartapesta di Mistero Buffo e i coralli di conteria creati da Marisa Convento a Venezia. A ricordarla, con i suoi canali, le gondole e i gondolieri, le maschere del Carnevale, i merletti di Burano, i vetri di Murano, c’è anche la collezione autunno/inverno 2019 di Kinloch, il più antico setificio rimasto a Como, che ogni anno stampa su foulard, stole, cravatte, pochette, una bella città del mondo.
www.kinloch.it