EVENTS

Echi dall’antichità

Al Museo Vela di Mendrisio, 120 opere dell’artista di Basilea Carl Burckhardt: la mitologia classica incontra la creatività innovativa di uno dei pionieri della scultura svizzera moderna

Carl Burckhardt-Echi dall'Antichità-Museo Vela Ligornetto
Carl Burckhardt-Echi dall’Antichità-Museo Vela Ligornetto | Foto di Gianmario Marras

Carl Burckhardt, considerato per la carica innovativa delle sue opere, il padre della scultura moderna svizzera, è tuttavia rimasto quasi del tutto sconosciuto fuori dai confini del suo paese.

Nato nel Cantone di Zurigo nel 1878 e cresciuto a Basilea, si forma come disegnatore e pittore, ma durante un lungo soggiorno di 5 anni a Roma, si appassiona alla scultura, sviluppando un suo stile originale. Affascinato dalla mitologia classica, sua costante fonte di ispirazione, Burckhardt è aperto all’arte moderna e «partecipa in maniera personale agli albori del cubismo, il movimento artistico europeo più creativo di quel momento». Rientrato a Basilea prosegue l’attività artistica impegnato su diversi fronti: disegno, pittura, scultura, poesia; si distingue inoltre come critico d’arte e curatore di mostre.

Carl Burckhardt - Venere 1908-09
Carl Burckhardt – Venere 1908-09 | Foto di Gianmario Marras

Carl Burckhardt fu una personalità «densa» e ricca non solo in veste di artista, afferma la storica dell’arte Gianna Mina. Un aspetto di questa personalità traspare nell’insofferenza del vivere in società. «Voglio vivere la mia vita nel segno di una creatività libera e spontanea e non permettere mai più che un qualche potere mi costringa a rinchiudere la mia esistenza dentro la dura prigione degli uomini che sanno stare in società, sono ben educati, pensano e si tormentano» scrisse alla moglie Sophie nel 1901

Carl Burckhardt-San Giorgio a Cavallo
Carl Burckhardt-San Giorgio a Cavallo | Foto di Gianmario Marras

Dall’ordine borghese, considerato  il «peggiore dei nemici» non riuscirà mai del tutto a liberarsi, ma riuscirà a realizzare il sogno a lungo perseguito di lavorare nella natura, trasferendosi nel 1920 con tutta la famiglia a Ligornetto, minuscolo borgo del Canton Ticino, ad un passo dal confine italiano. Burckhardt ha 42 anni, ed è ormai un artista affermato, ma l’entusiasmo per la sua nuova terra di residenza pare incontenibile: «ho un palazzo con tanto di parco, stanze dai soffitti alti, spazi da adibire a studio e per giunta in un contesto così tipicamente italiano che non sembra nemmeno di trovarsi in Svizzera.» scrive all’amico Willy Wolf  l’8 maggio del 1920. Fra le colline del Mendrisiotto, la «Toscana della Svizzera», riuscirà finalmente a dipingere nella natura e a lavorare su commissione del Kunstverein di Basilea al suo capolavoro: l’Amazzone che conduce un cavallo. Morirà dopo averlo quasi del tutto ultimato ad appena 45 anni il 24 dicembre del 1923.

Carl Burckarhardt-Amazzone che conduce cavallo 1921-23
Carl Burckarhardt-Amazzone che conduce cavallo 1921-23 | Foto di Gianmario Marras

La Mostra

120 opere fra disegni dipinti e sculture , esposte al Museo Vela di Ligornetto fino al 28 ottobre 2018, per raccontare la sfaccettata personalità artistica di Carl Burckhardt e sottolinearne il ruolo chiave nell’arte Svizzera d’inizio Novecento. Dalla formazione a Basilea e Monaco, fino al breve ma prolifico periodo ticinese, senza dimenticare l’esperienza italiana  e il periodo dell’affermazione come artista fra Basilea e Zurigo. Il titolo Echi dall’antichità, ricorda i miti classici dai quali l’artista attinge in un processo artistico dinamico teso a creare un moderno senza tempo o per citare Burckhardt stesso «qualcosa di appena nato», di «attuale, di appena sbocciato che non ha passato».

Carl Burckhardt - Danzatore (particolare) 1921
Carl Burckhardt – Danzatore (particolare) 1921 | Foto di Gianmario Marras

Nelle varie sezioni della mostra, curata dalla storica dell’arte e direttrice del museo Vela Gianna Mina, risaltano oltre all’Amazzone che conduce un cavallo, il San Giorgio a Cavallo, la Venere in marmo di tre colori, il Danzatore nella versione in bronzo e nel calco in gesso del 1921 e un ampio corredo di opere pittoriche e disegni.

Museo Vincenzo Vela, Ligornetto (Svizzera)

Orario: giugno-settembre: ma-do 10.00-18.00, ottobre 10.00-17.00, tutte le domeniche 10.00-18.00, chiuso lunedì Costo: CHF 12. / ridotto CHF 8.

Curatori: Gianna A. Mina, Direttrice del Museo Vincenzo Vela, e Tomas Lochman, curatore presso l’Antikenmuseum Basel und Sammlung Ludwig, Basilea

Catalogo edito da CMV in vendita a 49 CHF