GOURMET

Vigneti tra acqua e cielo

I vini prodotti dalla cooperativa Cantina Kaltern nascono nel terroir del lago altoatesino di Caldaro, uno specchio d’acqua accarezzato da un clima particolarmente mite

Non a caso il lago di Caldaro, il più esteso tra quelli naturali della provincia di Bolzano, nella bella stagione è un vero e proprio paradiso per i nuotatori e per gli amanti della vela e del windsurf. Le sue acque in estate raggiungono infatti i 28 °C, un record in tutto l’arco alpino. Senza contare che anche la temperatura dell’aria circostante lo specchio d’acqua è mediamente più elevata rispetto ad altre località lacustri. Un clima particolarmente mite, grazie alle montagne che proteggono il lago a nord ostacolando la discesa dell’aria fredda, adatto non solo alle attività balneari ma anche alla coltivazione della vite che cresce in abbondanza nel territorio circostante. Tanto che oggi Caldaro è uno dei Comuni vitivinicoli più conosciuti d’Europa: i vini locali sono prodotti da Cantina Kaltern, una cooperativa di 650 soci viticoltori – la maggior parte dei quali possiede meno di un ettaro di terreno – riuniti allo scopo di promuovere collettivamente la viticoltura e la cultura enologica. Una struttura snella che mette insieme piccole realtà familiari – nella maggior parte dei casi i proprietari si dedicano alle vigne nel tempo libero perché si guadagnano da vivere esercitando altre professioni – ma che, proprio grazie all’unione, riescono a creare prodotti vitivinicoli di qualità. La piccola parcellizzazione delle vigne e la cooperazione rendono infatti i coltivatori più flessibili: in autunno tutti i membri delle famiglie associate si riuniscono per raccogliere i grappoli, rigorosamente staccati a mano a uno a uno, filare per filare. Questa “chiamata a raccolta” si rivela particolarmente performante nel caso in cui, per esempio, siano previsti grandinate o temporali: l’intera forza lavoro si mobilita spontaneamente, riunendosi nei terreni a rischio, per selezionare velocemente le uve e i singoli acini e metterli al riparo prima che la tempesta possa danneggiarli. Inoltre, l’agronomo e l’enologo della cooperativa sono a disposizione dei viticoltori durante tutto l’anno, offrendo consulti per la formazione e il perfezionamento, definendo obiettivi di produzione individuali, effettuando visite di controllo per migliorare la qualità delle uve o intervenire nel modo più adatto in caso di attacchi di parassiti.

L’enologo Andrea Moser

Come spiega Andrea Moser, enologo di Cantina Kalter, «i vini prodotti si dividono in tre linee: Quintessenz, Selezioni e Classici. Per i vini della prima linea utilizziamo esclusivamente le migliori uve dei nostri vigneti storici e più rinomati. In questo caso lavoriamo con rese particolarmente basse: la pianta dovrebbe concentrare tutte le sue energie su pochi grappoli, poi raccolti a mano. In questo modo otteniamo vini eccellenti, adatti a momenti speciali, da non bere subito perché migliorano notevolmente col passare del tempo (il Moscato giallo Passito Quintessenz 2017 si è appena piazzato nella categoria massima di Decanter, una delle cinque più rinomate guide enologiche internazionali, ndr). Per la linea Selezioni, usiamo solo le uve dei vigneti più maturi: negli anni abbiamo imparato a conoscerle e a curarle con grande delicatezza, dedicando loro tutto il tempo necessario. Dal 2021 abbiamo deciso di dare più tempo in cantina alle varietà in bianco della linea: Pinot Bianco, Pinot Grigio, Sauvignon Blanc, Chardonnay, Kerner e Gewürztraminer sono usciti sul mercato in autunno, insieme ai vini rossi. Un affinamento extra che ha regalato loro maggior equilibrio, armonia e ampiezza olfattiva. Tra le etichette in bianco più rappresentative della collezione ci sono il Pinot Bianco “Vial”, che coniuga eleganza e sapidità, il Gewürztraminer “Campaner”, un tripudio di fiori, frutta e spezie, e il Sauvignon “Stern”, dalla pienezza tropicale . L’ultima linea, chiamata Classici, incarna perfettamente i vini tipici di Caldaro: leggeri, piacevolmente freschi e aromatici, dal bouquet accattivante. Senza dimenticare i progetti XXX e kunst.stück: le etichette che ne fanno parte sono state create allo scopo di sperimentare e dare spazio alla ricerca enologica: le uve e le lavorazioni cambiano ogni anno, generando vini unici, prodotti in quantità limitatissime».

Il wine center di Cantina Kaltern

Visto che, come abbiamo già detto, Kaltern è il nome del Consorzio istituito per promuovere la viticoltura e la cultura enologica, da queste parti non potevano mancare iniziative volte a valorizzare e a far conoscere il territorio di Caldaro e i suoi vini: da maggio a ottobre residenti e turisti possono partecipare ai numerosi eventi che si svolgono nella piazza del mercato, nel wine center che propone una vasta selezione di vini locali e specialità altoatesine, nella Vinothek, la moderna vinoteca dal bancone di forma ellittica che simboleggia una grande botte di rovere, o nelle cantine disseminate nei paraggi, raggiungibili anche a piedi o in bicicletta. Imperdibili, infine, la visita al Museo del vino nel centro storico del paese e i vari percorsi lungo la Strada del vino dell’Alto Adige, che è lunga circa 70 km e tocca 15 Comuni altoatesini tra i quali, appunto, quello di Caldaro (per informazioni: wein.kaltern.com; www.suedtiroler-weinstrasse.it/it).