
Venezia, la Biennale. Ancora, con lo stesso immutato fascino della novità, alla 54a edizione. Si alza il sipario su uno dei più importanti appuntamenti internazionali con l’arte di oggi e, di nuovo, c’è solo da scegliere tra decine di opere, padiglioni, fondazioni! Sempre più di quanto l’umana concentrazione possa vedere. Vernici, eventi, mostre, mondanità e poi la Serenissima…Insomma l’orientamento, soprattutto in mancanza di tempo, è difficile. Sicuramente l’inaugurazione, tra l’1 e il 3 giugno, è un momento clou della manifestazione che dura fino al 27 novembre. L’esposizione ingloba tutta la città, e assembla in mostra d’arte opere, vicoli, canali, ponti e palazzi, l’Arsenale, i Giardini, in un percorso in&out che non segue regole se non quelle dell’andare in un luogo, poi in un altro e tra un luogo e l’altro. Venezia che rischia diventare un resort monumental-turistico, una destinazione su cui mettere la bandierina dei viaggi da fare e da sognare, un supermercato di souvenir di cattivo gusto, si scrolla di dosso il cliché e si innalza a palcoscenico internazionale dell’arte, dell’architettura, del cinema con un cartellone che dura tutto l’anno. E non c’è fondazione che si possa chiamare tale se non ha una sede in Laguna. Per nostra fortuna (e dell’Umanità), Venezia è un gioiello, è una sorpresa (perché c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire), è una certezza (perché alla fine resta sempre a galla), è un capolavoro (perché quelli non mancano in città). E andarci in questi giorni è l’occasione per comprenderla come opera d’arte globale, qual è.
Da non perdere nella Biennale 2011
Il Padiglione Italia all’Arsenale, curato da Vittorio Sgarbi che mette in relazione «letteratura, pensiero, intelligenza del mondo e arte» nel tentativo di riconciliarli: 150 scrittori e pensatori segnalano le opere di artisti (pittori, fotografi, ceramisti, designer, video artisti, grafici) che rappresentano lo spirito del nostro tempo.
Il Padiglione di Catalunya e Isole Baleari, per la prima volta alla Biennale (ai Giardini dell’Arsenale).
La mostra Illuminazioni di Bice Curiger, direttore della 54° edizione (nella foto con il presidente, Paolo Baratta): ai Giardini dell’Arsenale espongono 10 giovani italiani, per molti è il debutto, che vivono fuori ma si ispirano a Venezia.
L’opera site specific Ascension dell’artista indiano Anish Kapoor alla Basilica di San Giorgio, sull’Isola di San Giorgio Maggiore. Di fianco, al Centro espositivo, dal 4 giugno al 18 settembre, la Fondazione Cini allestisce Penelope’s labour: weaving words and images, dove si trovano accostati arazzi fiamminghi con quelli geopolitici di Boetti e quelli di denuncia politica di Azra Aksamija. Dal 14 giugno, nello spazio è allestito anche un giardino-labirinto che si ispira a un racconto di Jorge Borges.
Ps: Quest’anno la novità è l’arrivo in Laguna della Fondazione Prada che porta la sua collezione nella nuova sede a Ca’ Corner della Regina.