Italy

Bari l’ultima nata delle guide Odòs

19 i titoli di una collana di guida di viaggio dal sapere libero e anticonformista: Odòs. Bari è l’ultima nata.

Con l’ultima uscita, “Bari una guida”, sono ormai 19 i titoli della collana incentro (nata nel 2015 con “Udine una guida”), le guide scritte da insider che raccontano le città italiane e l’Italia. Edita da Odòs, libreria turistica di Udine, e diretta da Elena Commessatti, la collana rivela, attraverso la voce rock degli autori, libera e anticonformista, che vivono e conoscono la città da “dentro”, inediti e suggestivi percorsi artistici e letterari, architettonici e gastronomici, narrativi e musicali da sud a nord della penisola.

Indipendenti e contemporanee, innovative ma ricche di memoria, le guide incentro sono fedeli alla struttura del manuale di viaggio classico, con tutte le informazioni e gli indirizzi “giusti” per il turista, ma con lo sguardo preparato e laterale degli autori che ne fanno una sorta di quaderno di viaggio. Il ritmo rock e graffiante è ricco di aneddoti, leggende, fascinazioni personali che creano percorsi inconsueti e attenti anche al “sentimento” dei luoghi (vedere, per esempio, la “passeggiata metafisica” nella neo edita guida di Bari). Con una visione a 360 gradi, sono guide globali e locali che intercettano una nuova figura di viaggiatore che si muove tra Bach e i Greta van Fleet, Ezio Bosso e le poesie di Pierluigi Cappello.

Sono guide slow per un turista non lento ma che si prende il tempo giusto davanti alle cose belle. Il riferimento lungo, in chiave contemporanea, è al Grand Tour sette-ottocentesco (da “Viaggio in Italia” di Goethe all’omonimo testo di Piovene), con grande attenzione ai musei e al patrimonio storico-artistico, narrando l’Italia dei “centri culturali e storici” colmi di bellezza, arte, natura, vivere di qualità. Sono un lungo racconto dentro un format identico per tutti i numeri, con quattro sezioni principali – Ritratto di città/Visioni d’autore/Passeggiate lente/Il Meglio di – in cui fanno irruzione le “Top 5”, in stile Nick Hornby in High Fidelity, con i migliori luoghi da visitare o i quadri più belli, le più vecchie insegne o gli alberi più seducenti o le edicole votive più suggestive (la fantasia degli autori non ha limiti); e i “luoghi del cuore” di artisti e scrittori che hanno vissuto la città o la vivono, di nascita o d’adozione (tra gli oltre 80 personaggi che sono intervenuti Antonia Arslan, Andrea Bianchi, Giosuè Calaciura, Gabriella Genisi, Igort, Giorgio Nisini, Giuseppe Palumbo, Patrizio Roversi, Paolo Rumiz, Giorgio Vasta, Grazia Verasani).

Si parla, volutamente, della storia dei luoghi e di chi li ha celebrati – sezione “incentro alla cultura”, anche molto lontano nel tempo, in letteratura ma anche nel cinema, in musica e in fotografia, per raccoglierne suggestioni e ispirazioni: da “Palermo una guida” che ricorda Richard Wagner, giunto in Sicilia per completare il solenne “Parsifal”, mentre Auguste Renoir lo sublimava dipingendolo, a “Treviso una guida” che salta da Petrarca a Marco Paolini, da “Genova una guida” che cita tra i tanti Stendhal e Calvino, a “Ravenna una guida” con Machiavelli e Dario Fo, passando da Borges. Sono guide che propongono una letteratura da viaggio contaminata e trasversale che valorizza il made in Italy (artigianato di lusso, intraprendenza creativa, design) e lo offre al viaggiatore italiano, anche residente, e straniero.

Tanti i suggerimenti e le chicche che gli autori scovano nel loro peregrinare, turisti essi stessi: in “Bassano del Grappa una guida” ci si imbatte, dopo il giro al Museo della Grappa Poli, nel kit del dentifricio all’acquavite di vinaccia proposto dal Caffè Ponte Vecchio; o nel paragrafo “esistenzialista” “cicchetti e tramezzini” nella guida di Treviso; o nella Top 5 dei fornai in “Matera una guida”, città non solo di Sassi ma anche di grano e di pane. E’ un viaggio anche culinario (sezione “incentro al cibo e al vino”) in cui gli autori parlano dei prodotti tradizionali, con la contaminazione dell’occhio letterario e del racconto gastronomico nei tempi, mescolando gli antichi ricettari con il vissuto familiare e il contemporaneo: attenzione perciò al classico, all’etno, al vegetariano/bio, al gluten free e alle materie prime italiane.

Le guide incentro hanno formato tascabile, veste grafica accattivante, 16 pagine di fotografie e mappa allegata (42×30 cm) dove sono riportati alberghi e ristoranti/caffè/bar in cui fermarsi (segnalati con un puntino colorato) e ogni passeggiata “lenta” ha un close-up sulla parte della piantina da consultare.

I 19 titoli pubblicati ad oggi: Bari, Bassano del Grappa, Bologna, Cividale del Friuli, Ferrara, Genova, Gorizia e Collio, Mantova, Matera, Padova, Palermo, Parma, Ravenna, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Verona, Viterbo e la Tuscia. In uscita  “Pordenone una guida” (Elisa Cozzarini, autrice).

Le guide incentro sono distribuite da ALI in tutte le librerie italiane, vendute direttamente dal sito www.odos.it e nelle librerie online.