Al Mudec di Milano, una mostra dedicata a Barbie e ai suoi abiti, tra cui le divise storiche della compagnia di bandiera italiana
Una collezione di 15 modelli unici di Barbie vestite con le divise storiche di Alitalia dagli anni 50 è esposta alla mostra “Barbie The Icon”, fino al 13 marzo 2016 al Mudec, Museo delle Culture di Milano.
Le Barbie esposte nella sezione “The Careers” ripercorrono attraverso le divise disegnate dai grandi stilisti la storia dell’immagine delle hostess Alitalia degli ultimi 60 anni. Per circa 10 anni, sono state firmate dalla sorelle Fontana: gonna scura e lunga ben sotto il ginocchio, giacca blu a tre bottoni.
Dal 1960 al 1966 Delia Biagiotti disegna un tailleur color carta da zucchero, con gonna al ginocchio e giacca con manica tre quarti tipica della moda anni Sessanta.
Nel 1967 si ritorna al blu tradizionale con Titta Rossi che introduce la giacca corta a doppio petto e scollo ovale.
Nel 1969 Mila Schön, la stilista di Jackie Kennedy e Ira Furstenberg, accorcia le gonne e propone colori inediti: prima un brillante “verde Italia”, poi dal 1972 al 1973, un “rosso Manciuria”.
Dal primo maggio 1973 viene adottata l’uniforme disegnata da Alberto Fabiani, con un tailleur giallo oro “albicocca” indossato da una giovanissima Corinne Cléry per le foto del manuale interno della Compagnia.
Il tema classico verde e blu è invece introdotto nel 1980 da Lebole e, negli anni a seguire fino al 1986, da Florence Marzotto che propone una giacca di maglia verde e una gonna blu sotto il ginocchio.
Con Renato Balestra (anni 1986-1991) questa combinazione viene invertita: giacca blu a tre bottoni, con profilo verde, gonna regimental blu a righe verdi.
Nel 1991 Giorgio Armani realizza per Alitalia una divisa con colorazioni autunnali nuove, nella gamma dei verdi, dal salvia all’oliva: giacca blazer, gonna diritta a ginocchio scoperto, camicia maschile senza cravatta.
Nel 1998 Alitalia sceglie il Gruppo Nadini che con il marchio “Mondrian” aveva lanciato a fine anni Settanta una linea pret-à-porter, ispirata ai colori ed alla semplicità delle figure geometriche del grande pittore olandese del primo Novecento, Piet Mondrian