
Se oggi, due decadi e passa dopo l’inizio del terzo Millennio, ne sappiamo di più delle leggi fisiche che governano l’universo, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, il merito è anche degli esperimenti scientifici condotti al Cern di Ginevra, il più importante laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Grazie ai suoi acceleratori, infatti, sono state fatte scoperte fondamentali. Una su tutte: la storica individuazione, nel 2012, del Bosone di Higgs – la cui esistenza era stata teorizzata per la prima volta nel 1964 – la particella che garantisce la massa a tutte le altre particelle subatomiche della materia della quale anche noi siamo formati.
Non tutti lo sanno, ma qui fu inventato anche il World Wide Web (www). Merito di Tim Berners-Lee, un informatico inglese impiegato appunto al Cern, che voleva consentire ai suoi colleghi e agli scienziati di altri istituti nel mondo di condividere facilmente e velocemente documentazione scientifica in formato elettronico indipendentemente dalla piattaforma informatica utilizzata.

In questo tempio della scienza con la S maiuscola lavorano i migliori teorici e ricercatori del mondo i quali, entro quest’anno, avranno uno spazio pensato per raccontare alla gente comune le loro scoperte. Tale spazio si chiama Science Gateway, è stato ideato da Renzo Piano Building Workshop, studio di progettazione di fama mondiale, con il supporto della Brodbeck-Roulet architectes associés, e avrà una superficie di 7.000 metri quadrati, suddivisa in cinque diversi edifici, e due corridoi a forma di tunnel, ciascuno di 10 metri di diametro e 80 m di lunghezza. Tunnel ispirati a quello di 27 km di circonferenza, situato tra Svizzera e Francia a circa 100 km di profondità, all’interno del quale vengono appunto accelerate e fatte scontrare quasi alla velocità della luce le particelle subatomiche utilizzate negli esperimenti condotti al Cern.
Nei cinque edifici sopra menzionati verranno ospitate mostre scientifiche e mostre interattive, laboratori pratici, un grande auditorio, un negozio e un ristorante, tutti collegati da un ponte a 6 metri dal suolo. Anche l’attenzione per l’ambiente è un must dei progettisti: tutti i padiglioni saranno infatti rivestiti da più di 2.000 metri quadrati di pannelli solari e circondati da un bosco nel quale verranno piantati 400 alberi.
Già oggi adulti e scolaresche possono visitare il Cern, ma proprio per la mancanza di spazi adeguati i tempi di attesa sono molto lunghi. Non appena Science Gateway sarà inaugurato, diventare “un grande scienziato”, anche solo per un giorno, sarà decisamente più facile. Senza contare che, come sperano al Cern, queste visite aperte a tutti saranno per molti giovani il punto di partenza per appassionarsi alla scienza e perseguire veramente, non solamente per il tempo di una visita, una carriera nell’ambito della ricerca di base.
Sempre quest’anno, ma in un’altra località svizzera, il Parco naturale del Gantrisch – che, insieme all’omonima vetta, si trovano nel triangolo delimitato dalle città di Berna, Thun e Friburgo – verrà inaugurato lo Space Eye, il più grande telescopio della Svizzera, firmato da un’altra archistar, il ticinese Mario Botta.
Anche questo nuovo strumento consentirà di approfondire le conoscenze dell’universo andando a osservare corpi celesti che si trovano ad anni- luce di distanza dalla Terra. Inoltre, metterà a disposizione dei visitatori che vogliono saperne di più sulle ricerche in questo campo un planetario high-end 8K per 80 persone e un’area espositiva. L’offerta sarà completata da un percorso avventura. Aspiranti matematici, scienziati, astronomi e tecnici cercansi!
Per saperne di più:
https://sciencegateway.cern/it; https://www.space-eye.ch/en/telescope-and-planetarium/
Per informazioni, visite, highlights e pernottamenti nelle destinazioni citate: https://www.myswitzerland.com/it
https://www.geneve.com;
www.bern.com