
Armani ha scelto una delle mete più in voga del momento, l’Arabia Saudita, per la creazione del suo hotel, a dieci anni dall’apertura delle sue iconiche proprietà di Milano e Dubai. L’hotel sarà realizzato in collaborazione con la Diriyah Gate Development Authority (DGDA) e come gli altri due sarà gestito da Emaar Hospitality Group, partner dello stilista in Armani Hotels & Resorts.
Nel corso del XV secolo trovarono qui per la prima volta sede stabile le nomadi tribù Al Saud, da cui discendono gli attuali regnanti. Nel cuore di quest’area si trovano la valle e i palmeti di Wadi Hanifah e la roccaforte At-Turaif, costruita nel 1766 in suggestiva posizione dominante e difesa da potenti fortificazioni in mattoni di fango, che comprendeva il palazzo reale, moschee, mercati, un tesoro, un bagno, fattorie e pozzi. Designata patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2010, oggi è destinata a diventare una delle destinazioni storiche da non perdere.
Secondo il piano Vision 2030 lanciato dall’Arabia Saudita, che ha destinato 50 miliardi di dollari per lo sviluppo di quest’area, Diriyah, si appresta a diventare una straordinaria meta culturale ispirata al ricco patrimonio storico del paese e un distretto del lusso per una clientela internazionale.

Lo sviluppo di quest’area prevede la creazione di un centro pedonale, progetto volto a preservare e celebrare la ricca storia e la cultura del regno. Una volta completato, Diriyah comprenderà tredici distretti unici, con musei, sedi di istituzioni culturali, residenze, ristoranti raffinati, alberghi delle grandi catene internazionali, uffici, negozi, attrazioni all’aperto.
Destinata a diventare la capitale culturale e storica della nazione, Diriyah sarà progettata e costruita tenendo conto della sostenibilità e delle tradizioni del patrimonio saudita con i tradizionali principi dello stile architettonico di Najdi, tipico dei villaggi sauditi dei secoli passati, tra cui architettura bassa, compatta e organica, terrazze sul tetto, porte decorate e ampi cortili.
Giorgio Armani ha dichiarato: «Questo è un progetto pionieristico che nasce dalla riscoperta delle radici: un dialogo tra presente e storia che trovo molto affascinante. Armani Hotel Diriyah mi consente di declinare la mia idea di lifestyle e di ospitalità in un modo particolarmente sottile e avvolgente. Dopo aver celebrato i dieci anni dell’apertura degli Armani Hotel di Milano e Dubai, sono pronto a intraprendere questa nuova entusiasmante sfida. Sono stimolato da questa iniziativa e felice di far parte di un progetto di così vasta portata geografica e culturale.”
L’hotel annovererà circa settanta suite lussuosamente arredate cui si aggiungono due ristoranti, una SPA e una piscina, e sarà collegato a circa 18 esclusive unità residenziali autonome, anch’esse a firma Armani, dotate di generosi spazi interni, piscine, terrazzi e tetti panoramici.
