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Al Seven Stars Galleria di Milano apre il ristorante temporaneo James Beard: tacchino il giovedì, brunch la domenica e l’alta cucina americana gli altri giorni

Al Seven Stars Galleria di Milano apre il ristorante temporaneo James Beard: tacchino il giovedì, brunch la domenica e l’alta cucina americana gli altri giorni


di Sara Magro

La cucina statunitense in Italia non gode di ottima fama. Se si parla di cibo americano vengono in mente hamburger e patatine fritte, fast o junk food, forse il tacchino per il giorno del Ringraziamento. Però, come sempre, sono cliché che ingiustamente obnubilano la consistente realtà dell’alta qualità e dell’alta cucina. D’altra parte non sarebbe un po’ sommario liquidare la tradizione gastronomica di un territorio vasto e vario come gli Usa con un generico pollice verso? E infatti, come sempre, basta raschiare un po’ la facciata, saltare le insegne gialle e rosse, per scoprire un’infinità di ristoranti prestigiosi e premiati, ma anche piccoli locali con orti biologici e una cucina regionale e di ricerca preparata con grande cura e passione.

Durante l’Esposizione Universale di Milano, tutti avranno modo di verificare personalmente come può essere gustosa e ricca la cucina americana, specialmente quella “alta”, prenotando al James BeardRestaurant at Seven Stars Galleria dove fino a fine ottobre si alternano alcuni degli chef americani più noti, a cominciare da Mark Ladner, executive del ristorante stellato Del Posto di Mario Batali con Joe e Lidia Bastianich, riconosciuto ai James Beard Awards come Miglior Chef di New York.

Ospitato nella Penthouse da poco inaugurata dell’hotel Seven Stars Galleria, con ingresso in piazza della Scala e vista sulla galleria, il ristorante sarà fino a ottobre il palcoscenico italiano degli chef americani premiati con Stelle Michelin e James Beard Awards o che fanno parte dei World’s 50 Best Restaurants, e si potranno assaggiare e apprezzare specialità e ingredienti sconosciuti ai nostri palati. Ogni martedì, mercoledì, venerdì e sabato sera, gli chef americani preparano menu regionali da cinque portate e, in alcune date speciali, saranno invece invitati alcuni dei nostri cuochi più famosi a interpretare la cucina americana, come Massimo Bottura che ha confermato la sua presenza il 4 luglio, giorno dell’Indipendenza, una delle feste più sentite degli Usa.

Ogni giovedì si serve tacchino con lo stuffing tipico di Thanksgiving (che si celebra davvero il IV giovedì di novembre), mentre ogni domenica dalle 11 alle 16 c’è il brunch con musica jazz, gospel, spiritual.

Il James Beard American Restaurant, aperto dagli Amici del Padiglione USA Milano 2015, in collaborazione con Alessandro Rosso Group, è stato allestito e coordinato dallo chef Carlo Zarri dell’Hotel San Carlo in Cortemelia, Direttore del food&beverage degli Amici del USA Pavilion, ed è gestito dal direttore generale Daniel Alley, ristoratore americano che da più di 25 anni lavora a Milano.

James Beard American Restaurant al Seven Stars Galleria
Galleria Vittorio Emanuele II 11/12, Piazza della Scala entrata 5° piano

Come nella tradizione newyorkese, sono richieste la prenotazione obbligatoria (anche online qui) e il pagamento anticipato della cena.

Date e chef del James Beard American Restaurant

MAGGIO
8–9 Mark Ladner e Brooks Headley Del Posto, New York, NY
12–13 Evan Hanczor, Egg, Brooklyn, NY
15–16 Cathy Whims, Nostrana, Portland, OR
19–20 Barbara Lynch, No. 9 Park, Boston, MA
22-23 Paul Bartolotta, Bartolotta Ristorante di Mare, Las Vegas, NV
26–27 Mary Sue Milliken, Border Grill, Los Angeles, CA/Traci Des Jardins, Jardinière, San Francisco, CA/Emily Luchetti, Marlow, San Francisco, CA
29–30 Daniel Humm, Eleven Madison Park, New York, NY

GIUGNO
2–3 Maria Hines, Tilth, Seattle, WA
4 Cristina Bowerman, Glass Hostaria, Roma, IT
5–6 Art Smith, Table 52, Chicago, IL
8 Matias Perdomo
9–10 Rick Moonen, RM Seafood, Las Vegas, NV
12-13 Sean Sherman, The Sioux Chef, Minneapolis, MN and Lenny Russo, Heartland, St. Paul, MN
16 John Besh, Restaurant August, New Orleans, LA
1
9-20 Maricel Presilla, Zafra, Hoboken, NJ
23–24 Rick Bayless, Topolobampo, Chicago, IL
26-27 Victor Albisu, Del Campo, Washington, D.C.
30-1 Kevin Sbraga, Sbraga, Philadelphia, PA

LUGLIO
2-3 Paul Qui, Qui (Austin, TX)
7–8 Cesare Casella, Salumeria Rosi, New York, NY
14-15 Sara Jenkins, Porchetta, New York, NY
17–18 Tim Byres, Smoke, Dallas, TX
21-22 Tony Mantuano, Spiaggia (Chicago, Il)
24 –25 Mario Pagán, Laurel Restaurant, San Juan, Puerto Rico
28–29 Duff Goldman, Charm City Cakes, Baltimore, MD
31–8.1 Dean Fearing, Fearing’s Restaurant, Dallas, TX

AGOSTO
4–5 Michael Lomonaco, Porter House, New York, NY
7–8 Ken Frank La Toque, Napa, CA
11-12 Michael Cimarusti, Providence, Los Angeles, CA
14-15 Edward Lee, 610 Magnolia, Louisville, KY
18–19 Cristeta Comerford, The White House, Washington, D.C.
21-22 Kyle Woodruff, Waypoint Grill, Williamsburg, VA

SETTEMBRE
1-2 Edward Kenney, Town, Honolulu, HI
4–5 Jennifer Jasinski, Rioja, Denver, CO
8–9 Norman Van Aken, Norman’s at the Ritz Carlton, Orlando, FL
11-12 Alex Young, Zingerman’s Roadhouse, Ann Arbor, MI
15-16 Anne Quatrano, Bacchanalia, Atlanta, GA
18–19 Hugh Acheson, Five and Ten, Athens, GA
22–23 Ming Tsai, Blue Dragon, Boston, MA
25–26 Tory Miller, L’Etoile, Madison, WI
29-30 Mike Isabella, Graffiato, Washington, D.C.

OTTOBRE
2–3 Tom Colicchio, Craft Restaurant, New York, NY
6-7 Jeff Drew, Snake River Grill, Jackson Hole, WY
9–10 Marc Murphy, Landmarc, New York
13-14 Kirsten Dixon and Mandy Dixon, Within the Wild, Anchorage, AK
16–17 David Kinch, Manresa, Los Gatos, CA
23 –24 Naomi Pomeroy, Beast, Portland, OR
30-31 Paul Qui, Qui, Austin, TX