GOURMET

Nasce nel Roero l’aperitivo di filiera

Classico o stellato, è la novità enogastronomica 2023/2024 dell’Enoteca Regionale del Roero che apre alla conoscenza dei gusti piemontesi. Fra vini Docg, formaggi e salumi tipici, coinvolgendo anche gli chef della Michelin

C’è un imperativo di filiera (che, come noto, è la tracciabilità di una materia dal produttore al consumatore) ma nel caso dell’Enoteca regionale del Roero c’è anche un aperitivo di filiera (reso noto proprio in queste ultime settimane).

È una novità enogastronomica coniata appositamente per identificare una convivialità che invita alla conoscenza dei gusti locali, fatta con prodotti autoctoni: vini, formaggi, salumi, mieli e marmellate. Aperitivi di filiera che, beninteso, coinvolgono anche gli chef stellati presenti in quest’area del Piemonte conosciutissima per tante ragioni.

«Gli aperitivi di filiera sono una delle attività di promozione che abbiamo deciso di organizzare sostenuti dai Piani di Sviluppo Rurale» – spiega il presidente dell’Enoteca Regionale del Roero, Marco Perosino, che traccia anche un excursus sulla vocazione enoica del territorio. «Un pensiero storico non può mancare per un’area che è stata davvero importante per noi e il resto del mondo. In un passato neanche tanto remoto, il vino rientrava nel paniere dei cibi, era considerato un alimento: un bicchiere di vino equivaleva a 250 calorie».

Un’occasione…ghiotta per raccontare i prodotti di qualità del Roero

«Nella fattispecie del Roero si parla di “vini di lusso” – sottolinea Perosino – e ora accanto a queste eccellenze enologiche ci sono anche prodotti caseari, di apicoltura e salumeria altrettanto apprezzati e interessanti. La capacità di questi imprenditori – sottolinea Perosino – ha portato a fatturati in crescita, che in una zona classificata Unesco si traducono, a ricaduta, in dati turistici. Il progetto PSR è arrivato quindi per la seconda volta come strumento e occasione per raccontare la filiera del Roero, non soltanto per il vino ma estesa stavolta anche ai prodotti di food, tra farinacei, nocciole e miele. I produttori di vino sono i narratori per eccellenza di questa denominazione: ogni bottiglia è una biblioteca aperta».

L’Enoteca del Roero, dunque, ha dato avvio nelle scorse settimane a questo nuovo percorso di promozione culturale e condivisione dei prodotti di filiera che proseguirà con l’anno nuovo.  Una strategia e insieme una tecnica di educazione omogenea al Roero.

Vino e salsiccia di Bra: ecco l’aperitivo di filiera squisitamente piemontese (foto di Erika Facchino)

Ogni sabato il piacere della condivisione

Peraltro, Alba, Bra, Langhe e Roero sono ufficialmente candidate a diventare Capitale italiana della cultura 2026. L’iniziativa degli aperitivi di filiera concorre quindi a suo modo alla realizzazione di un sogno più grande, una sfida particolarmente avvincente. Il calendario degli appuntamenti appena inaugurato arriverà fino a fine 2023 e ripartirà con l’anno nuovo, con cadenza ogni sabato: 28 ottobre, 4 novembre, 11 novembre, 18 novembre, 25 novembre, 2 dicembre, 16 dicembre, 24 febbraio 2024, 2 marzo, 9 marzo, 16 marzo, 23 marzo, 30 marzo, 4 aprile e 13 aprile. L’Enoteca Regionale del Roero di Canale propone due tipologie di “Aperitivo di Filiera” all’interno del PRS 2014/2020 Regione Piemonte Operazione 16.4 bando 2022: aperitivo classico e stellato in programma il sabato con date consultabili sul sito. L’aperitivo classico non necessita prenotazione, anche se è preferibile effettuarla, mentre per quello stellato è obbligatoria telefonando al numero 0173 978228 o inviando una email all’indirizzo di posta elettronica amministrazione@enotecadelroero.it

Vino e cibo, cantine e botteghe e l’Enoteca del Roero come catalizzatore

«L’aperitivo di filiera – ha precisato il presidente Marco Perosino – è un progetto che nasce per dare slancio e occasioni di sviluppo alla zona dove l’enoteca del Roero farà da fulcro e fucina di idee».

Rete e condivisione sono le parole d’ordine anche dei nuovi tavoli l’ambito, che mettono in collegamento fra loro vino e cibo con le cantine comunali e le botteghe comunali. Dai Baci di Cherasco alle nocciole tonde gentili del Piemonte, dalle more di gelso ai grissini torinesi, dai sughi alle confetture fino alla crema di gianduia all’Enoteca del Roero ci sono tutte le specialità regionali.

«Come Enoteca del Roero vendiamo solo le 20 Docg e le oltre 40 Doc del Piemonte ma abbiamo chiesto una deroga per i turisti, esponendo anche prodotti gastronomici». Del resto, la vendita è la promozione più efficace degli associati, la vetrina che più di tutte consente una comunicazione diretta e tangibile, con feedback immediato.

Alleanze gustose

Per questo motivo si sono strette alleanze gustose con il  Consorzio del Crudo di Cuneo e dei formaggi Bra e Raschera ma anche sinergie con apicoltori e agricoltori locali. L’albero del gelso, per esempio, che a Racconigi si coltiva fin dal 1500, era considerato l’albero del pane e la mora tuttora è classificata come superfood in quanto i frutti sono un potente anti ossidante e le foglie ricche di proteine vengono utilizzate in cosmetica. Ci sono poi le pesche di Canale, che per anni fu il più grande centro di produzione dell’Alta Italia, soppiantata in seguito dalla viticoltura diventata dominante. C’è nostalgia della coltivazione delle pesche, tant’è che nella città di Canale da 80 anni questo frutto viene celebrato con una fiera di paese mentre oggi è rimasta una piccola produzione limitata, dedicata a chef e intenditori.

Lo chef 1 stella Michelin Davide Palluda conferma che trovare  i prodotti di alta qualità è diventato difficile e tuttavia conferma che proprio le eccellenze stanno conquistando mercato.

Palluda, al ristorante stellato All’Enoteca dove tutto ha avuto il suo abbrivio, partecipa con le proprie creazioni gourmet all’aperitivo di filiera stellata. Un invito a ingolosire alla conoscenza del territorio, gustose tentazioni che aprono le danze ai grandi eventi all’orizzonte, oltre le colline.