Nuove misure contro il bracconaggio in Kenya, un paese da amare per questo e tanti altri motivi

di Andrea Foschi
#WhyILoveKenya ? perchè è il paese della biodiversità e si sta impegnando sempre di più per la protezione dell’habitat.kenya
In Kenya, la natura incontaminata ricca di flora e fauna è l’elemento di maggiore richiamo per i turisti e la sua conservazione un punto fondamentale per la salvaguardia dell’ecosistema locale e il mantenimento di una fonte di reddito tanto importante a livello nazionale (12% del Pil).
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Le sfide per il Kenya Wildlife Service (KWS) vanno dal cambiamento climatico al degrado degli habitat, dall’impatto della crescita demografica alla modifica delle abitudini delle comunità locali, oltre ovviamente alla lotta al bracconaggio. Recenti episodi verificatisi presso il Lago Nakuru, che hanno visto vittime dei rinoceronti, sottolineano come questa pratica, nonostante il forte contrasto e i buoni risultati ottenuti, sia ancora presente e pericolosa. A livello nazionale, infatti, solo nell’anno 2014 sono stati persi 16 esemplari di rinoceronte nero, 3 per cause naturali e 13 per bracconaggio (lo scorso anno erano stati 59 in totale). Nel caso degli elefanti, invece, dal 2012 al 2013 si è verificato una riduzione del numero di animali uccisi, passando da 382 a 302: un dato sempre troppo alto, ma abbastanza incoraggiante. Il KWS ha creato una Unità di Intervento Rapido che fornisce supporto alle squadre di ranger in settori ritenuti altamente vulnerabili e lavora in cooperazione con le squadre anti bracconaggio presenti nei Parchi di Tsavo, Narok e Isiolo; presso l’Accademia di Manyani sottopone i propri ranger a continui aggiornamenti e attraverso la collaborazione con le altre forze dell’ordine kenyane raccoglie e condivide informazioni su presunte bande di bracconieri. Inoltre il Kws ha stabilito legami con la Magistratura e la Pubblica Accusa, per offrire il proprio supporto affinché i colpevoli di reati contro l’ambiente vengano adeguatamente puniti.
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I risultati di tali sforzi non hanno tardato ad arrivare, basti pensare alle 13,5 tonnellate di avorio recuperato presso il porto di Mombasa (proveniente sia da traffico in uscita che in transito nel Paese) o ai 10.106 kg di carne di animali selvatici sequestrati nello scorso anno. L’inasprimento delle leggi in materia di conservazione ambientale è stato sancito anche dal Wildlife Act del 2013, che ha permesso al KWS un ennesimo passo avanti nella lotta ai crimini contro la natura. Il Rhino River Camp, un campo di osservazione nell’ambito di safari organizzati per i turisti, è un buon esempio della disponibilità che i campi dimostrano in generale nei confronti del KWS e delle sue attività, attraverso le quali possono offrire ai propri ospiti la bellezza di luoghi incontaminati, protetti e di incomparabile fascino.
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Info: www.MagicalKenya.com Facebook.com/MagicalKenya
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#WhyILoveKenya
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Il virus ebola non è presente nel Paese e dunque non vi sono pericoli per un viaggio in Kenya. Il Ministro della Salute del Kenya, in collaborazione con diverse istituzioni, ha comunque realizzato un sistema di monitoraggio e gestione dei casi sospetti all’interno delle strutture sanitarie del Paese.
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Per raggiungere il paese: www.kenya-airways.com, tel.02/87213421, l’ufficio di Discover The World che rappresenta la Compagnia in Italia. Kenya Airways, membro di Sky Team, vola verso 65 destinazioni in tutto il mondo, di cui 38 in Africa e trasporta più di 3 milioni di passeggeri all’anno.