Il Faro di Capo d’Orso in Costa d’Amalfi inaugura la stagione 2022 in una sala di soli 20 coperti con un nuovo progetto di fine dining che porta la firma dello chef Andrea Aprea, due stelle Michelin, affiancato dallo chef Salvatore Pacifico.
Insieme hanno elaborato la proposta del ristorante che si esprime in una carta con tre percorsi di degustazione: Tradizione in progresso, Sapori D’A-mare e Contemporaneità.
I piatti simbolo e il ragù napoletano
Molte le proposte inedite accanto ai piatti simbolo di Andrea Aprea come il “Tortello con ricotta dei monti Lattari e doppia concentrazione di ragù napoletano” o il “Risotto al limone”.
La gestione di Faro di Capo d’Orso è della famiglia Ferrara e il ristorante è condotto da Pio e il figlio Bonaventura, Bonny.

Miglior sommelier under 30, Miglior servizio di sala 2019 per il Gambero Rosso e Maître dell’anno 2020, Bonny cura la sala e la cantina de Il Faro di Capo d’Orso che ad oggi conta 1700 etichette tra vini nazionali e internazionali, una importante selezione di Champagne, bottiglie rare e annate storiche, ma anche produzioni di piccole realtà vitivinicole.
Un luogo poetico sul mare
Incastonato tra le falesie della Costa d’Amalfi, a picco sul mare e dentro la macchia mediterranea, il Faro di Capo d’Orso è un luogo poetico dove la vista si spalanca sulla Costiera Amalfitana con davanti l’isola di Capri.
“In Costiera Amalfitana – afferma Andrea Aprea – ritrovo l’energia del mio paesaggio emotivo, le mie radici, le suggestioni che animano il mio amore per la ricerca in cucina condiviso dalla famiglia”.

Aprea apre (anche) a Milano
Lo chef Aprea è prossimo ad aprire a Milano il suo nuovo ristorante Andrea Aprea all’ultimo piano della Fondazione Luigi Rovati, al 52 di Corso Venezia a Milano, in uno splendido palazzo d’epoca con una segreta corte verde.