Il nome è una sigla, quasi una targa automobilistica – VR 360 – e concretamente è un tour virtuale nato in Valpolicella lo scorso anno e tuttora segnalato dalla Regione Veneto come il più innovativo nel campo del “Food & Wine made in Veneto” di tutto il 2020. Un bell’input per l’enoturismo – in attesa di un ritorno alla normalità – studiato, voluto e realizzato da Cantina Valpolicella Negrar.
LA ZONA DELL’AMARONE IN 3D
VR 360 è un tour virtuale da fare con appositi visori 3D mediante i quali è possibile immergersi nel territorio vitato della Valpolicella classica e apprezzarne i suoi aspetti paesaggistici, artistici e culturali. I visori 3D sono fruibili gratuitamente dal pubblico su prenotazione, quando, ovviamente, le condizioni sanitarie legate alla pandemia lo consentiranno. Frattanto però, questa iniziativa virtuale valorizza e tiene alta l’attenzione sul patrimonio agroalimentare veneto e nel contempo abbatte le distanze unendo narrazione e visione.

Insomma, VR 360 è a buon diritto annoverabile tra le nuove e buone tecnologie per creare valore, dove la tradizione del passato guarda con fiducia al futuro. Il progetto di tour virtuale alla scoperta della terra dell’Amarone, è stato concretizzato da Cantina Valpolicella Negrar fruendo dei fondi regionali destinati alle realtà imprenditoriali venete che affondano le radici in un territorio con il quale hanno instaurato da sempre uno stretto legame, contribuendo a determinarne lo sviluppo economico. Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar osserva: “Siamo felici del riconoscimento regionale di buona pratica del nostro progetto. In questo momento di incertezza generale, diffondere il valore di un’eredità sedimentata nel tempo dà speranza e rappresenta per noi un riferimento tangibile che aiuta a connettere il passato con il presente e il futuro“.
NON SOLO VINO
Il progetto Valpolicella VR 360 unisce l’arte fotografica di Marco Ambrosi, artista veronese, all’esperienza di coinvolgimento delle nuove tecnologie messe a punto da Ximu.la, società specializzata nella progettazione e realizzazione di esperienze di realtà virtuale e aumentata. I visori 3D Oculus sono dotati di un display che avvolge la vista e di un sistema audio surround che garantisce l’effetto immersivo di chi li indossa, occupando l’intero campo visivo e sonoro.

Grazie a un’applicazione apposita,si può accedere a una mappa interattiva e selezionare diversi itinerari, scegliendo tra i differenti paesaggi dei comuni storici della Valpolicella Classica – Negrar, Marano, Fumane, Sant’Ambrogio e San Pietro In Cariano -, la vendemmia, la visita in cantina. “In un periodo in cui l’attività di accoglienza dei turisti è fortemente penalizzata dalla pandemia, la cantina ha voluto progettare il prossimo futuro con creatività, dando origine ad un viaggio emozionale che consente di scoprire la Valpolicella Classica ancora troppo poco conosciuta per la sua storia, le sue peculiarità e la sua bellezza“, ha spiegato Marina Valenti, responsabile del progetto per la cantina, durante il seminario web regionale.
… E NON SOLO PER GLI APPASSIONATI DI VINO
La Valpolicella è un luogo ben preciso e conosciuto nel mondo (non solo il mondo del vino in quanto Doc di produzione), con una forte identità culturale. La strumentazione di VR 360 consiste, anche ai residenti, di addentrarsi meglio, di avvicinarsi ad aspetti misconosciuti. Daniele Accordini, dg ed enologo della cantina sottolinea che si tratta di una iniziativa rivolta a turisti ed enoappassionati italiani e stranieri ma che sarà di sicuro interesse anche per i veronesi e gli stessi valpolicellesi. Quando le condizioni sanitarie lo consentiranno, i visori 3D, in tutto 6, saranno sperimentabili, su prenotazione (eventi@dominiveneti.it) nelle enoteche Domìni Veneti che la cantina ha dislocate a Negrar, Cavion Veronese e Sirmione (BS).
