
Immaginate di viaggiare in un paese ancora lontano dai circuiti del turismo di massa. Immaginate, poi, di esplorarne la parte più remota e meno turistica. Un’area dove non esistono caos né traffico, dove si è circondati solamente dalla natura e dove i visitatori, ad eccezione di qualche backpacker curioso, si contano sulle dita delle mani. Un sogno? Non in Albania. Vi abbiamo già parlato delle spiagge della riviera sud, della vivace capitale Tirana e delle città storiche del paese. Questa volta, invece, vi portiamo in viaggio nel profondo nord, tra alte montagne, foreste di castagni e agriturismi dove si assaporano con piacere i sapori della tradizione locale. Un viaggio alla scoperta di una regione balcanica ancora in gran parte inesplorata, dove si va per rigenerarsi, per stare a contatto con la natura e, soprattutto, per ritrovare se stessi.


Le alte cime delle montagne toccano il cielo. Sotto, campi di lavanda a perdita d’occhio, prati dove le pecore brulicano in tranquillità e boschi che cambiano colore al mutare delle stagioni. Si presenta così, la campagna intorno a Scutari, principale centro del nord dell’Albania. Una città ad alto tasso culturale, sede dell’unico museo fotografico del paese, il Museo Marubi, e della fortezza più grande dei Balcani, il Castello di Rozafa. E poi c’è il lago di Scutari, annidato tra Albania e Montenegro, lo specchio d’acqua più ampio della penisola balcanica. Intorno, sulle sue sponde fertili, si sono sviluppati piccoli villaggi dove gli agricoltori locali, seguendo il ritmo delle stagioni, coltivano prodotti tipici, allevano bestiame e, da poco tempo, accolgono nelle loro abitazioni turisti in cerca di luoghi autentici dove passare una o più notti durante il loro viaggio nel paese delle aquile. Si tratta di piccoli agriturismi, gestiti da famiglie del posto e supportati da progetti internazionali coordinati da organizzazioni locali.


Tra queste, CEED Albania, una organizzazione non governativa, che, attraverso il progetto “Agro Tourism Albania”, ha assistito sei agriturismi situati in alcune delle aree più disagiate nel nord dell’Albania ad introdursi nel mercato agro-turistico attraverso supporto economico, sostegno nei processi di marketing e sviluppo di competenze nel settore agricolo. Qual è il minimo comune denominatore alla base di queste sei realtà (oltre al fatto di trovarsi in contesti naturalistici meravigliosi)? Creare un tipo di turismo sostenibile che coinvolga le comunità, rispetti l’ambiente circostante e aiuti i gestori ad essere economicamente indipendenti. L’agro-turismo è, dunque, la nuova frontiera del turismo albanese? Se in paesi come l’Italia, questo settore è ormai più che avanzato e coinvolge un gran numero di operatori, in Albania è appena agli albori e può rappresentare un valido modello di economia sostenibile e strumento di riscoperta e conservazione della propria identità culturale.

L’Albania è, infatti, un paese rurale e, negli ultimi anni, gli albanesi hanno cominciato a rivalutare le proprie tradizioni e identità, anche e soprattutto, culinarie. Così, per apprezzare cibo stagionale, tipico e genuino, mentre si viaggia nel nord dell’Albania, si fa tappa all’Agriturismo Marku dove i proprietari, dopo aver vissuto per molti anni in Sicilia, hanno creato una piccola attività in cui ospitano clienti che deliziano con colazioni a base di marmellate, confetture e pasta fritta. Oppure, sempre nei dintorni di Scutari, l’Agriturismo Il Melograno: un luogo idilliaco circondato da alberi da frutta che serve, tra le altre cose, succo di melograno fresco spremuto al momento. Per immergersi ancora di più nella natura, sono due gli indirizzi, entrambi nella zona della Malësi e Madhe, da segnarsi in agenda: l’Agriturismo Cantina di Koplik che regala non solo viste meravigliose sul lago di Scutari, ma anche passeggiate tra i vigneti della famiglia e la possibilità di fare degustazioni di vini, come il Kallmet, prestigioso vitigno locale; e l’Agriturismo La Strada del Mulino, immerso nel bosco di castagni di Reç a ridosso delle Alpi Albanesi, che offre panorami incomparabili, ottima gastronomia ed escursioni alla scoperta di antiche grotte.


E per qualcosa di ancora più selvaggio? Occorre spostarsi nella regione di Puka, nell’entroterra settentrionale albanese, dove si susseguono foreste di abeti, fiumi e covoni di paglia. Qui, l’Agriturismo Devin coinvolge gli ospiti nello svolgimento delle attività agricole, come raccolta di frutta e verdura, ed organizza gite nei dintorni della struttura, mentre l’Agriturismo La Piccola Nocciola è, infine, il luogo ideale per combinare visite naturalistiche a tour nel villaggio di Pukë, uno dei luoghi meno turistici, ma più autentici di tutta l’Albania.
Un viaggio in questa zona non è per tutti. Chi cerca lusso, stravaganza e modernità, vada pure altrove. Qui regnano natura incontaminata, ospitalità e sapori autentici della tradizione locale. Si può forse chiedere di meglio?


Indirizzi degli agriturismi:
Agriturismo Marku, Ganjollë, Guri i Zi, Scutari, Albania
Agriturismo Shega (Il Melograno), Muriqan, Scutari, Albania
Agriturismo Kantina e Koplikut (La Cantina di Koplik), Koplik, Malësi e Madhe
Agriturismo Rruga e Mullirit (La strada del Mulino), Reç, Malësi e Madhe
Agriturismo Devin, Qërret, Pukë
Agriturismo Lajthiza e Vogël (La Piccola Nocciola), Pukë