GOURMET

Al ristorante Suinsom di Selva i menù di Antonio Guida

Lo chef pluristellato Antonio Guida raggiunge “in cordata” Alessandro Martellini, chef del ristorante gastronomico dell’hotel Tyrol, a Selva di Valgardena

Da sinistra, Alesandro Martellini con Federico dell’Omarino, pasticcere, e Antonio Guida

In montagna, la cordata è un sistema di ascensione in cui gli alpinisti sono legati a una stessa corda, per sicurezza e reciproco aiuto. Ed è in cordata che Antonio Guida raggiunge Alessandro Martellini al ristorante Suinsom, indirizzo gourmet della Valgardena. Dal 27 giugno il menu del Suinsom – che in ladino significa “in cima” – si arricchisce infatti di due piatti leggendari firmati Antonio Guida, quale omaggio ai tanti anni passati insieme in cucina dai due chef, il risotto al lampone con crema di riso alle erbe e il parfait alla liquerizia con foglie di tabacco caramellate e salsa al caffè, e di alcune portate perfezionate a quattro mani, come ad esempio i pici verdi con ragout d’agnello, tartare di manzo e di seppia.

Antonio Guida, chef del ristorante Seta del Mandarin Oriental, non ha bisogno di presentazioni. La sua storia è costellata di successi: ha affinato il suo talento presso ristoranti stellati Michelin come Pierre Gagnaire a Parigi, l’Enoteca Pinchiorri a Firenze e il Don Alfonso in Costiera Amalfitana, prima di approdare al La Terrazza Hotel Eden di Roma. In seguito, ha raggiunto Il Pellicano in veste di Executive Chef nel 2002, dove è stato premiato con due stelle Michelin nel 2004 e nel 2010. Con il ristorante Seta ottiene la prima stella Michelin nel 2015, dopo solo quattro mesi dalla sua inaugurazione, e la seconda stella nel 2016.

Il sodalizio tra i due chef ha inizio nel 2002 all’hotel Il Pellicano di Porto Ercole, anno in cui Alessandro Martellini si unisce alla squadra di Antonio Guida, che lo accompagnerà al perfezionamento e alla definizione della sua arte culinaria, maturata attraverso la collaborazione con grandi chef stellati: oltre ad Antonio Guida, Stefano Baiocco ed Enrico Crippa, rispettivamente due e tre stelle Michelin.

La cucina di Alessandro Martellini – in scena nelle due stube del Suinsom rivestite di legni vecchi oltre 200 anni – presta particolare attenzione alle tecniche di cottura e alla preparazione, per una gastronomia che richiama la tradizione attraverso la rivisitazione dei piatti e delle tradizioni ladine. Appassionato di natura, lo Chef Alessandro si pone l’obiettivo di trasformarla quotidianamente in piatti dal connubio unico di colori, odori e sapori. Parole d’ordine, freschezza e qualità, con la scelta di materie prime selezionate scelte quasi esclusivamente da produttori locali, a eccezione del pesce che arriva freschissimo dal mare toscano.

La stube del ristorante Suinsom

La cima è il punto più alto, il traguardo di un percorso spesso non privo di difficoltà ma il cui raggiungimento ripaga di tutti gli sforzi. È il punto da cui si gode della vista più bella, il luogo dove sognare nuove vette da scalare, la partenza verso nuovi orizzonti e nuove sfide”, dicono Bibiana & Maurizio, proprietari dello storico hotel. Il ristorante Suinsom nasce proprio come il punto più alto di un lungo percorso di ricerca dell’eccellenza nel campo dell’ospitalità e della gastronomia, che da più di 50 anni caratterizza il Tyrol attraverso il lavoro instancabile di Bibiana e Maurizio e, prima ancora, degli zii Frida e Karl.

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