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Lo stracchino di Rosà

Tre sorelle, un caseificio e lo stracchino più buono d’Italia. Incartato a mano, pezzo per pezzo

Tre sorelle, un caseificio e lo stracchino più buono d’Italia. Incartato a mano, pezzo per pezzo

IMG_5721di Germana Cabrelle

Se siete di passaggio per Bassano del Grappa (meglio ancora: programmatevi appositamente una gita magari articolata in un fine settimana in quella porzione di territorio veneto, perché merita davvero di essere vista per la bellezza dei paesaggi che propone e la quantità di opere architettoniche che ne sono condensate) sappiate che nel Comune prima – che si chiama come il più bel fiore, accentato – Rosà – c’è un caseificio artigianale che produce il miglior stracchino d’Italia, tant’è che ha vinto l’Oscar per ben due volte all’Italian Cheese Awards edizioni 2015 e 2016, oltre che essere già stato insignito di Medaglia d’Oro come migliore stracchino del Veneto nel 2014.

È un caseificio a conduzione familiare, fondato nel 1969 da Urbano Castellan e ora gestito dalle tre figlie Sonia, Manola e Sara, che all’interno dell’azienda hanno ognuna specifici compiti.

Il core business di questa realtà sono i formaggi freschi, freschissimi e a breve stagionatura, ottenuti solo scegliendo il latte delle migliori stalle locali, in tutto una 15 di selezionati allevamenti limitrofi allo stabilimento. Qui, tutte le mattine, il casaro Walter Milani (che, manco a dirlo, è stato ugualmente premiato al Trofeo San Lucio di Assocasearia Pandino con la targa per il terzo posto) a partire dalle ore 7 i camion cisterna conferiscono 250 quintali di latte che viene lavorato nelle apposite vasche polivalenti e poi versato nelle forme per essere girato e prendere consistenza.

foto copia 2“Lo stracchino deve riposare 7 giorni nelle celle refrigerate – spiega Manola Castellan, responsabile della produzione – trascorsi i quali viene tagliato, pesato e impacchettato a mano. Questa settimana di tempo e queste operazioni scrupolose consentono di ottenere un prodotto differente dagli altri analoghi prodotti industriali. Tra l’altro, il nostro stracchino non contiene alcun conservante, perché puntiamo a un’etica del prodotto e quello che diamo da mangiare ai nostri figli lo proponiamo alle tavole delle famiglie”.

Le fa eco la sorella Sonia Castellan, che in azienda segue marketing e comunicazione: “Nel nostro caseificio, ogni operazione è eseguita a mano come quando nostro papà cominciò nel 1969. Niente di industriale ma tutto familiare e fatto con grande passione”.

Insomma, a Rosà (Vicenza) si produce il più buono stracchino d’Italia e il caseificio Castellan è annoverato tra le eccellenze venete e nazionali perché qui ogni operazione, tal taglio, al peso, alla pezzatura e al confezionamento, viene fatto tutto interamente a mano, dichiarato anche stampigliato sulla confezione. “L’incarto a mano consente di mantenere inalterato il processo di qualità della produzione che osserviamo in tutta la nostra filiera – afferma Sara Castellan, la terza delle sorelle, responsabile vendite – e questo per una clientela sempre più attenta al mangiare sano e a nutrirsi consapevole è molto importante. Del nostro stracchino abbiamo anche la versione bio e con latte di capra”.

http://www.caseificiocastellan.it