
È sempre il momento giusto per recarsi a Trieste, ma una delle tante ragioni per visitarla quest’anno sono le celebrazioni del suo illustre cittadino adottivo, James Joyce, nel 140° anno della sua nascita e a 100 anni dalla pubblicazione del suo romanzo più celebre, l’Ulisse, che Joyce cominciò a scrivere proprio durante la sua permanenza in città. Joyce nacque infatti a Dublino il 2 febbraio 1882, e sempre il 2 febbraio, ma del 1922, pubblicò l’Ulisse.
Secondo Joyce le reti dell’anima sono la lingua, la religione, la nazionalità, e solo a Trieste lui si sentiva libero da queste costrizioni. Joyce – che dichiarò “La mia anima è a Trieste” – visse a Trieste più di dieci anni, dal 1904 al 1914, frequentando sia i palazzi neoclassici del Borgo Teresiano, che lo onora con la sua statua sul Ponterosso, che il quartiere di Cavana che lo scrittore amava frequentare e che ancora oggi è il fulcro della vita notturna. Qui si trova il Museo a lui intitolato.
Durante tutto l’anno si susseguiranno eventi e speciali itinerari a piedi sulle tracce dello scrittore tra i luoghi del suo vissuto, promossi dal Trieste Convention and Visitors Bureau con l’obiettivo di attrarre sempre più visitatori in città e accompagnarli alla scoperta della Trieste dell’Ulisse. Le visite sono iniziate sabato 29 gennaio e avranno cadenza fissa il sabato con due appuntamenti al giorno e culmineranno il 16 giugno con il Bloomsday, che viene festeggiato in tutto il mondo per celebrare l’Ulisse.
Per maggiori informazioni scrivere a info.trieste@promoturismo.fvg.it