GOURMET

A cena con 21 stelle

Cinque weekend gastronomici negli Orient Express italiani con 10 star-chef. Primo appuntamento al Cipriani il 17 e 18 marzo

Tour gastronomico negli hotel italiani di Orient Express per provare la cucina di dieci grandi chef. Si comincia al Cipriani il 17 e il 18 marzo con Chiappini Dattilo e Bottura

Cinque weekend gastronomici per tutto il 2012 negli hotel italiani di Orient-Express, e dieci chef un totale di 21 stelle Michelin. Ogni chef preparerà una cena degustazione, che comprende anche un piatto inventato per l’occasione.

Primo appuntamento il 17 e il 18 marzo all’Hotel Cipriani di Venezia (nella foto a destra) con Filippo Chiappini Dattilo e Massimo Bottura (nella foto sopra, a sinistra).

Ogni weekend include due notti in Junior Suite con piccola colazione, due cene gourmet preparate dagli Chef stellati, e un’escursione esclusiva normalmente non disponibile al pubblico, che mette in risalto un aspetto particolare della destinazione. Prezzo del pacchetto per coppia: 3.910 € (+ IVA).

Per informazioni e prenotazioni
tel.  01852678490
reservations@oeh.it
www.diningwiththestar.com

In caso d’imprevisto è possibile che lo Chef venga cambiato, anche lo stesso giorno. L’evento è confermato al raggiungimento del numero minimo di 20 persone, almeno 2 settimane prima dell’evento. Nessuna penale verrà addebitata per cancellazioni ricevute 21 giorni prima dell’arrivo. Per cancellazioni ricevute tra 21 e 15 giorni dall’arrivo, verrà addebitato il 50% del valore della prenotazione. Per cancellazioni ricevute tra 15 e 7 giorni dall’arrivo, verrà addebitato il 75% del valore della prenotazione. L’intero importo sarà addebitato per cancellazioni ricevute entro 7 giorni dall’arrivo.

Chi, dove quando

Filippo Chiappini Dattilo all’Hotel Cipriani, Venezia, il 17 marzo

Due parole su e con Filippo Chiappini Proprietario del ristorante Antica Osteria del Teatro (una stella Michelin) a Piacenza ha vinto il concorso di cucina nazionale “Suppera d’Argint” (Vassoio d’argento) quando era un ragazzo. Al termine degli studi in Francia, ha realizzato il suo sogno aprendo il ristorante che da 25 anni detiene una stella Michelin. Appassionato di pesca con la mosca, Filippo adora affumicare e preparare il pescato da servire nei suoi piatti. La sua cucina riflette l’amore per i prodotti della regione e dà nuova vita a ingredienti dimenticati.

  • Il piatto più bizzarro mai creato? Un dessert alla crema con fois gras e cioccolato alle nocciole
  • Gli ingredienti di cui non può fare a meno? Olio d’oliva e fleur de sel.
  • Se non fosse diventato chef? Sarebbe ingegnere; ha studiato all’Università di Milano prima di capire che la sua vera passione era la cucina.

Massimo Bottura all’Hotel Cipriani, Venezia, il 18 marzo

Due parole su e con Massimo Bottura Dopo un periodo da apprendista con Georges Cogny, Alain Ducasse e perfino Ferran Adrià, nel 1995 Massimo Bottura ha aperto a Modena l’Osteria Francescana. Una pletora di premi negli anni lo ha portato nel 2011 al raggiungimento delle tre stelle Michelin, ma il premio più caro a Massimo è stato il Grand Prix de l’Art de la Cuisine, in cui tutti i maggiori chef del mondo lo hanno nominato “Chef dell’anno” 2011. Massimo ama i prodotti locali e afferma di “crescere i figli a parmigiano e aceto balsamico”!

  • Il piatto più bizzarro mai creato? Di sicuro deve ancora arrivare!
  • Gli ingredienti di cui non può fare a meno? Modestia, passione, sogni
  • Se non fosse diventato chef? È appassionato di arte, per cui forse ora sarebbe pittore o musicista

Escursione speciale: Un’esperienza unica fra i tessuti più preziosi di Venezia: una visita guidata all’atelier Fortuny sull’isola della Giudecca, l’unico al mondo che produce ancora i tessuti ideati da Mariano Fortuny, e all’antico impianto tessile Bevilacqua che produce il velluto unico e straordinario in uso sin dai tempi dei Dogi.

Chicco e Bobo Cerea all’Hotel Splendido & Splendido Mare, Portofino, il 14 aprile

Due parole su e con Chicco Cerea Il ristorante Da Vittorio, a Brusaporto, in Lombardia, premiato con tre stelle Michelin, in cui lo chef patron Chicco prepara una cucina italiana moderna che mantiene un forte legame con tradizione e terroir, è di proprietà e gestito dalla famiglia Cerea. Chicco ha passato tutto il suo tempo libero di ragazzo a guardare, curiosare e studiare i segreti delle ricette di tutto il mondo. La sua passione restano i dessert, e ha pubblicato le sue ricette preferite nel suo libro, Peccati di gola.

  • Il piatto più bizzarro mai creato? Finta mozzarella. La parte esterna era pellicola di latte e l’interno mascarpone e gelato allo yogurt con amarene croccanti.
  • Gli ingredienti di cui non può fare a meno? “Tutti, basta che siano freschissimi e possano essere incorporati nella mia fantasia”
  • Se non fosse diventato chef? “Forse un veterinario. Amo gli animali”.

Pino Cuttaia all’Hotel Splendido & Splendido Mare, Portofino, il 15 aprile

Due parole su e con Pino Cuttaia Il siciliano Pino Cuttaia ha appreso l’arte della cucina in Piemonte, la terra del tartufo d’Alba e del Barolo. Ma il richiamo della Sicilia era talmente forte che nel 2000 ha deciso di tornarvi e aprire il suo, di ristorante, La Madia. Qui ha sposato con successo le tecniche imparate nelle cucine della terraferma con i meravigliosi ingredienti della sua isola. Le sue sensazionali interpretazioni dei classici siciliani – arancini, couscous, cannoli – gli hanno fatto guadagnare due stelle Michelin.

  • Il piatto più bizzarro mai creato? Il “Battutino di acciughe”, artistico al punto da essere esposto al Musée d’Orsay a Parigi, ritrae il Mar Mediterraneo in una cornice di bottarga di tonno.
  • Gli ingredienti di cui non può fare a meno? “La memoria – ognuno dei miei piatti contiene ricordi della mia giovinezza siciliana”.
  • Se non fosse diventato chef? “Sarei un artigiano, facendo cose a mano secondo i valori tradizionali”

Escursione speciale: Una visita guidata privata all’Abbazia di Cervara a Portofino, con cocktail nello stupendo giardino e concerto privato di arpa e violino.

Pietro Leemann, al Grand Hotel Timeo Villa Sant’Andrea, Taormina, 29 settembre

Due parole su e con Pietro Leemann Dopo un periodo a Osaka, in Giappone, nel 1989 lo svizzero Pietro Leemann ha aperto Joia a Milano, che nel 1996 è diventato il primo ristorante vegetariano in Europa a ricevere una stella Michelin. Fa cucina naturale, solo con ingredienti biologici italiani. Joia è un nome inventato, un misto tra inglese e italiano, ma allude al piacere che sempre dovrebbe procurare un pranzo.

  • Il piatto più bizzarro mai creato? “Tributo al Surrealismo”, un piatto innovativo inventato nel 1990.
  • Gli ingredienti di cui non può fare a meno? Yogurt e zenzero.
  • Se non fosse diventato chef? Architetto o dottore; in effetti, la cucina è sia architettura che un modo per restare in salute.

Heinz Beck al Grand Hotel Timeo Villa Sant’Andrea, Taormina, 30 settembre

Due parole su e con Heinz beck La Pergola, situata presso l’Hotel Cavalieri, a Roma, è un tre stelle Michelin, dove il multi premiato Chef Executive Heinz Beck dal 1994 crea una cucina contemporaneo tradizionale. Ama l’Italia – sua moglie, infatti, è siciliana – e gli piace scherzare sul fatto di essere il tedesco più famoso di Roma. I suoi piatti assomigliano a opere d’arte (non è un caso che nel tempo libero ama dipingere).

  • Il piatto più bizzarro mai creato? Chiamato “Mare”, è una mattonella di crostacei e patate vellutate, coperta da un consommé di pesce bollente che lo fa sciogliere ed apparire come un mare pieno di pesci.
  • Gli ingredienti di cui non può fare a meno? Il pomodoro.
  • Se non fosse diventato chef? Sarebbe un pittore.

Escursione speciale: Una vivace escursione al mercato del pesce di Catania, completata da una visita al laboratorio di Pupi Siciliani e un esclusivo spettacolo di burattini.

Norbert Niederkofler all’Hotel Caruso, Ravello, 20 ottobre

Due parole su e con Norbert Niederkofler Il St. Hubertus, ristorante interno dell’Hotel & Spa Rosa Alpina nelle Dolomiti, ambisce a promuovere l’identità culinaria dell’Alto Adige e rafforzare la cultura alimentare alpina. Premiato con due stelle Michelin, il ristorante è supervisionato dallo Chef capo Norbert Niederkofler, che ritiene che la perfezione si possa raggiungere se si rispettano natura e qualità dei prodotti. Appassionato di sci, negli ultimi anni è stato vincitore della prestigiosa Chef’s Cup.

  • Il piatto più bizzarro mai creato? Un risotto, cucinato in Nepal a 5000 m di altezza – ci sono voluti 50 minuti!
  • Gli ingredienti di cui non può fare a meno? Olio d’oliva, sale marino per il pesce e sale di Maldon per la carne – e un buon bicchiere di vino da godersi finché si cucina.
  • Se non fosse diventato chef? Desiderava diventare architetto, ma ci voleva troppo tempo per studiare, e lui non vedeva l’ora di partire e andare ad esplorare il mondo.

Niko Romito, all’Hotel Caruso, Ravello, 21 ottobre

Due parole su e con Niko Romito Nel 2008, il ristorante Reale nella vallata di Castel di Sangro in Abruzzo, ha ricevuto due stelle Michelin. Lo chef Niko Romito, che ha studiato presso l’Istituto Etoile di Alta Formazione Culinaria, crea piatti dalla perfezione certosina che si focalizzano su ingredienti regionali come il latte e la ricotta di capra e vengono preparati secondo il principio che “con meno si ottiene di più”.

  • Il piatto più bizzarro mai preparato? Il “Dolce Essenza”, preparato con la genziana, il caffè e lo zafferano
  • Gli ingredienti di cui non può fare a meno? Pomodoro e limone
  • Se non fosse diventato chef? Sarebbe un architetto

Escursione speciale: Un concerto privato con danzatori di walzer e su richiesta lezione di walzer, per vivere l’atmosfera che ha ispirato Richard Wagner.

Gennaro Esposito a Villa San Michele, Fiesole, 3 novembre

Due parole su e con Gennaro Esposito Gennaro Esposito ha aperto Torre del Saracino in un’antica torre di guardia sulla costiera amalfitana, e lì ha vinto due stelle Michelin. I suoi piatti forti sono la ricotta di fuscella (ricotta conservata in cestini di vimini) con triglia e i calamaretti ripieni di provola e limone candito. Organizza i tre giorni della FestaVico, che porta 150 chef in città a cucinare pasti per centinaia di visitatori. Appassionato di musica, il suo ristorante vanta uno dei sistemi hi-fi più all’avanguardia.

  • Il piatto più bizzarro mai creato? Il prossimo. La cucina offre infinite possibilità ed io lavoro ogni giorno per inventare piatti nuovi.
  • Gli ingredienti di cui non può fare a meno? Olio extravergine di oliva.
  • Se non fosse diventato chef? Sarei DJ, perché la musica è la mia passione più grande.

Mauro Uliassi a Villa San Michele, Fiesole, 4 novembre

Due parole su e con Mauro Uliassi Il ristorante Uliassi, aperto nel 1990 e gestito da Mauro Uliassi con sua sorella, ha sede in un luminoso e arioso “capanno” (come lo chiama Mauro) che si affaccia sul mare presso Senigallia, nelle Marche. Gli innovativi piatti di pesce includono tagliatelle di seppia con pesto di alga nori e spaghetti affumicati alle vongole. E’ anche specializzato in piatti di pesce con carne e selvaggina, una cucina diffusa nelle Marche. Uliassi ha ricevuto due stelle Michelin nel 2009 e nel 2010.

  • Il piatto più bizzarro mai creato? Cipolla rossa di Tropea, ciliegie, rosmarino e “neve di mare”
  • Gli ingredienti di cui non può fare a meno? “Olio extra vergine di oliva e, indubbiamente, l’entusiasmo!”
  • Se non fosse diventato chef? Sarebbe di sicuro un musicista. Ha deciso che lo diventerà in una via futura, ma non ha niente da ridire sulla sua vita di adesso.

Escursione speciale: Una divertente caccia al tartufo con un cane attorno a San Miniato, un piccolo paesino toscano sulle colline vicino Firenze, con in seguito una degustazione di piatti a tema.