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No more bricks in the Wall

A Berlino grande festa con migliaia di palloncini per celebrare la caduta delle barriere politiche e sociali il 9 novembre 1989

A Berlino grande festa con migliaia di palloncini per celebrare la caduta delle barriere politiche e sociali il 9 novembre 1989

Circa 8.000 palloncini sono stati fatti volare nel cielo sopra Berlino come momento culmine delle celebrazioni dei 25 anni dalla caduta del muro. Si tratta di un simbolo della storia presente e della fine della Guerra Fredda tra Urss e Usa: come ha detto il cancelliere Angela Merkel, la caduta del muro ha dimostrato al mondo che i sogni possono diventare realtà.  Decine di migliaia di persone hanno partecipato eventi, tra cui un “party dei cittadini ” davanti alla Porta di Brandeburgo. I palloncini bianchi, alti come il muro e disposti in fila per 15 chilometri sono stati rilasciati uno dopo l’altro a rappresentare la frantumazione da parte della folla di manifestanti.

La storia del muro di Berlino è nota: il 13 agosto 1961 le unità armate della Germania dell’est interruppero le vie di transito e i collegamenti tra Berlino est e ovest e nei giorni seguenti il blocco divenne invalicabile con la rapidissima costruzione del muro sotto gli occhi esterrefatti degli abitanti di entrambe le parti. Il muro intorno a Berlino ovest era lungo complessivamente 156,4 km, 43,7 dei quali attraversavano separando di netto la città. Almeno 136 persone persero la vita nel tentativo di fuggire da Berlino est oltrepassando il muro. La caduta di questo mostro di cemento il 9 novembre 1989 ha rappresentato un dirompente elemento di cambiamento nella storia più recente. La demolizione effettiva di questa barriera praticamente insormontabile iniziò il 10 novembre e si concluse ufficialmente il 30 novembre 1989, sebbene gli ultimi segmenti che segnavano il confine con il Brandeburgo scomparvero solo nel novembre del 1991.

I frammenti del muro divennero cimeli e souvenir molto richiesti. Alcuni segmenti si trovano oggi nel nuovo edificio dei servizi segreti americani a Langley (Virginia) e nel 1994 una parte con raffigurata la chiesa St. Michaelis (san Michele) fu donata a Papa Giovanni Paolo II e collocata nei Giardini Vaticani.

La visita ad almeno uno dei luoghi legati al muro di Berlino è un “must”. Nella Bernauer Strasse c’è il memoriale: proprio sulla ex-striscia di confine si trova un pezzo del muro con marcato il confine e la torre di guardia. La struttura mostra come erano realizzati gli impianti di confine e trasmette un’immagine duratura della costruzione che nel passato divideva l’intero Paese. L’esposizione nel Centro di documentazione mostra la storia della costruzione del muro e la situazione nella città divisa. Sulla riva del fiume Sprea, la sezione di muro più lunga ancora in piedi (1.316 m) è diventata la East Side Gallery, la galleria open-air più lunga al mondo, dipinta da 118 artisti di 21 Paesi con diverse

tecniche. La Trabant, auto diffusa nella Repubblica Democratica Tedesca, che sembra sfondare il cemento è davvero impressionante. (www.eastsidegallery.com). Il Checkpoint Charlie è il punto di controllo per l’attraversamento del confine tra Berlino ovest ed est, ambientazione di numerosi thriller e romanzi di spionaggio, nelle cui vicinanze si trova il Museo del Muro – Museo Casa al Checkpoint Charlie, che sulla mezzeria della via Friedrichstrasse presenta l’esposizione di una ricostruzione del primo posto di guardia. Il percorso tematico Berliner Mauerweg di 120 km suddiviso in 14 tappe è un ricordo della divisione e riunificazione della città. Una guida multimediale fornisce interessanti informazioni ed è un ottimo modo per immergersi nella storia recente.

Il Point Alpha era punto di osservazione nei pressi di Eisenach dove, fino al 1989, l’esercito americano controllava che le truppe del Patto di Varsavia non invadessero la Germania Federale e il blocco occidentale. Qui è stato in parte ricostruito l’ex confine tra le due Germanie e si può visitare la “Casa sul confine” dedicata alle durissime condizioni di vita dei cittadini dell’ex DDR che abitavano nelle sue vicinanze. Testamento della lotta tra le due grandi potenze durante la guerra fredda, ciò che resta della postazione americana consente di vedere, toccare e respirare la storia proprio nei luoghi autentici. Il racconto delle esperienze dei soldati americani fornisce anche uno spaccato della loro vita lungo un confine che segnava la divisione tra democrazia e regime dittatoriale. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.germany.travel/berlino , www.visitberlin.de/it e www.pointalpha.com