22 stelle Michelin provenienti da 9 Paesi preparano piatti per la mensa degli studenti dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo

Di Teresa Cremona
Per l’intera durata dell’anno accademico sono chiamati a dirigere la mensa, una settimana ciascuno, i massimi nomi della cucina internazionale: ad oggi sono 25 i cuochi che hanno aderito, tra cui 22 Stelle Michelin da nove diverse nazioni: da Alice Waters a Davide Oldani, da Ferran Adrià a Davidel Scabin, da Niko Romito, ai coniugi Santini, da Philippe Renard a Giorgio Locatelli, solo per citarne alcuni.
Inizia Davide Scabin, patron del CombalZero di Rivoli, poi gli chef si alternano secondo un calendario consultabile nel web per i due semestri universitari. Nella brigata anche Maya Sfair, Jacqueline Blazer, Lapo Querci e Andrea Riboni, quattro studenti dell’Università.
Spiega Carlo Petrini presidente dell’Università, ideatore delle Tavole Accademiche “Il costo della materia prima a disposizione degli chef non deve superare i 5 € e non ci si deve fermare al puro aspetto economico, punteremo anche e soprattutto sulla sostenibilità e sull’eliminazione degli sprechi, restituendo valore a un bistrattato sistema alimentare, e per garantire il successo di quest’iniziativa, abbiamo pensato ad alcuni accorgimenti, come ad esempio l’idea di vendere il cibo avanzato già dal pomeriggio”.
Accanto alle Tavole Accademiche, l’Università ospita anche la Scuola di alta cucina domestica italiana, un corso per imparare a cucinare i piatti simbolo della ricca tradizione gastronomica italiana, con un docente dell’Università che illustra la storia e i fattori culturali della tradizione gastronomica oltre all’aspetto pratico.
Per informazioni:
www.unisg.it